Mi vuole un po' di tempo, che ritaglio dalle mie giornate un po' troppo impegnate, per conoscere, almeno a grandi linee l'artista Giuseppe GORNI; sono fortunata ad avere in anticipo le impressioni di mia sorella e le foto sue e di nostro cugino, B. Helfenberger, svizzero, scattate proprio nei luoghi..
La loro gita domenicale con amici li condusse per caso a QUISTELLO e lì ebbero la fortunata occasione di trovare un ambiente accogliente, persone simpatiche e disponibili, e di venire a conoscere questo loro concittadino, che ha operato nel paese stesso.
Poi le immagini prese da Bruno all'interno,
Riporto dalla
ENCICLOPEDIA TRECCANI
"GORNI, Giuseppe. - Figlio di Arcinio, agricoltore, e di Iole Longhini, nacque a Santa Lucia, frazione di Quistello nel Mantovano, il 27 marzo 1894.
Frequentò le scuole elementari a Quistello e le scuole tecniche a Padova. Proseguì quindi gli studi a Bologna, dove frequentò l'istituto tecnico Pier Crescenzi fino al 1913 e si iscrisse poi alla facoltà veterinaria presso la locale Università......."
Mi interesso alle note biografiche per capire l'ambiente, l'educazione e l'istruzione ricevute, non che siano basilari per conoscere una persona, ma per capire da dove è scaturita, come è stata alimentata la sua vena artistica!
Ebbe una vita non pacifica e tranquilla, segnata da esperienze dolorose, vissute nella prima e nella seconda guerra mondiale; durante i mesi e gli anni della prigionia, trovò la consolazione del disegno e della scultura, doti che proprio in quegli anni amari si manifestarono in lui!
"Dopo il rientro del G. dalla prigionia, nel 1919, Margherita Sarfatti - che lo aveva conosciuto grazie all'interessamento del critico d'arte del Resto del carlino, Giannotto Bastianelli - scrisse un articolo corredato da numerose illustrazioni, in cui lo giudicava un precursore dell'avanguardia artistica del dopoguerra.
Il G. riprese quindi gli studi, da solo, abbandonando l'università, e si diplomò nel 1922 all'Accademia di belle arti di Bologna, come privatista. Decise quindi di intraprendere due "viaggi di formazione" scegliendo come meta Firenze e Monaco di Baviera per visitare le gallerie d'arte.Ritornato a Quistello, vi fondò una scuola tecnica di cui fu all'inizio vicedirettore e insegnante di disegno; ma ne venne presto allontanato per motivi politici.Nel 1923 si recò a Parigi, dove rimase per alcuni mesi, ospite di Severo Pozzati, suo primo insegnante di scultura e ormai apprezzato cartellonista. Condusse lì una vita solitaria e per guadagnare realizzò disegni per giornali di sinistra - L'Humanité, L'ère nouvelle, Le Populaire - ma ben presto dovette tornare in Italia, nonostante le esortazioni di Massimo Campigli a rimanere a Parigi........"
Spesso ho di questi incontri trasversali, leggendo di Severo Pozzati, mi sono ricordata del nipote, Concetto Pozzati, padovano, che lavora a Bologna, ho visitato alcuni anni fa il suo atelier, zeppo di opere...Bologna è quindi anche per Gorni una città che gli ha dato qualcosa!
"...Era intendimento del G. che ogni edificio segnalasse con un graffito l'attività che in esso si svolgeva: sulla casa del veterinario la nascita del vitellino; sui muri del mulino i fornai che fanno il pane; sulla facciata dell'ENAL i giocatori di carte; un girotondo di bambini su un lato della scuola materna. I graffiti costituirono un interesse costante per il G. lungo tutto l'arco della sua vita.".
Sono quindi curiosa di visitare i luoghi dove le opere di architettura da lui eseguite ci mostrano questa sua maniera di vivificare facciate, muri, porte, con pitture, graffiti, bassorilievi, intaglio!
Altri link consultabili la PINACOTECA per altre opere di Gorni
Comune QUISTELLO vedi dettagli
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
La loro gita domenicale con amici li condusse per caso a QUISTELLO e lì ebbero la fortunata occasione di trovare un ambiente accogliente, persone simpatiche e disponibili, e di venire a conoscere questo loro concittadino, che ha operato nel paese stesso.
il prof. ENZO GEMELLI, presidente della Fondazione G. Gorni, si è reso disponibile a illustrare le opere di Gorni del Museo
Poi le immagini prese da Bruno all'interno,
Riporto dalla
ENCICLOPEDIA TRECCANI
"GORNI, Giuseppe. - Figlio di Arcinio, agricoltore, e di Iole Longhini, nacque a Santa Lucia, frazione di Quistello nel Mantovano, il 27 marzo 1894.
Frequentò le scuole elementari a Quistello e le scuole tecniche a Padova. Proseguì quindi gli studi a Bologna, dove frequentò l'istituto tecnico Pier Crescenzi fino al 1913 e si iscrisse poi alla facoltà veterinaria presso la locale Università......."
Mi interesso alle note biografiche per capire l'ambiente, l'educazione e l'istruzione ricevute, non che siano basilari per conoscere una persona, ma per capire da dove è scaturita, come è stata alimentata la sua vena artistica!
Ebbe una vita non pacifica e tranquilla, segnata da esperienze dolorose, vissute nella prima e nella seconda guerra mondiale; durante i mesi e gli anni della prigionia, trovò la consolazione del disegno e della scultura, doti che proprio in quegli anni amari si manifestarono in lui!
"Dopo il rientro del G. dalla prigionia, nel 1919, Margherita Sarfatti - che lo aveva conosciuto grazie all'interessamento del critico d'arte del Resto del carlino, Giannotto Bastianelli - scrisse un articolo corredato da numerose illustrazioni, in cui lo giudicava un precursore dell'avanguardia artistica del dopoguerra.
Il G. riprese quindi gli studi, da solo, abbandonando l'università, e si diplomò nel 1922 all'Accademia di belle arti di Bologna, come privatista. Decise quindi di intraprendere due "viaggi di formazione" scegliendo come meta Firenze e Monaco di Baviera per visitare le gallerie d'arte.Ritornato a Quistello, vi fondò una scuola tecnica di cui fu all'inizio vicedirettore e insegnante di disegno; ma ne venne presto allontanato per motivi politici.Nel 1923 si recò a Parigi, dove rimase per alcuni mesi, ospite di Severo Pozzati, suo primo insegnante di scultura e ormai apprezzato cartellonista. Condusse lì una vita solitaria e per guadagnare realizzò disegni per giornali di sinistra - L'Humanité, L'ère nouvelle, Le Populaire - ma ben presto dovette tornare in Italia, nonostante le esortazioni di Massimo Campigli a rimanere a Parigi........"
Spesso ho di questi incontri trasversali, leggendo di Severo Pozzati, mi sono ricordata del nipote, Concetto Pozzati, padovano, che lavora a Bologna, ho visitato alcuni anni fa il suo atelier, zeppo di opere...Bologna è quindi anche per Gorni una città che gli ha dato qualcosa!
"...Era intendimento del G. che ogni edificio segnalasse con un graffito l'attività che in esso si svolgeva: sulla casa del veterinario la nascita del vitellino; sui muri del mulino i fornai che fanno il pane; sulla facciata dell'ENAL i giocatori di carte; un girotondo di bambini su un lato della scuola materna. I graffiti costituirono un interesse costante per il G. lungo tutto l'arco della sua vita.".
Sono quindi curiosa di visitare i luoghi dove le opere di architettura da lui eseguite ci mostrano questa sua maniera di vivificare facciate, muri, porte, con pitture, graffiti, bassorilievi, intaglio!
Altri link consultabili la PINACOTECA per altre opere di Gorni
Comune QUISTELLO vedi dettagli
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Commenti
hugs, bee
xoxooxoxox
Thank you!
My thought is constantly with you, I think of the pain and sorrow that accompany your days, and of the moral and practical difficulties you'll have!
I hug you!
xoxoxoxo
Il tempo passa!
Sì ho guardato il sito del Museo di Luzzati, Genova...purtroppo non sono registrata a FB, perché non avrei più tempo...per vivere..so come sono fatta, e starei sempre a parlare!
Un abbraccio,cara!
We leave in a couple of hours, so there is much to do to get ready to leave.
Sending hugs from sunny Florida, honey...
What a wonderful respite from the winter weather!
La Memoria, appunto...
Un abbraccio a te, e grazie! A.