La giornata è serena, leggermente ventilata!
Siamo proprio nella condizione ideale per trovarsi a tavola con amici e ritrovare una cucina tradizionale rustica e ben curata, per passeggiare in un quartiere di periferia , dove ancora si incontrano testimonianze del passato.
Tutti la chiamavamo "La Villa dei Tre Leoni"
Ci passiamo proprio accanto, i leoni sono ancora belli arditi e vigili, il cancello è grazioso con le sue punte e la lettera B che si staglia nell'azzurro.
Il terzo leone giace tranquillo e accogliente al centro del cortile erboso difronte alla signorile facciata sttecentesca, con ancora visibile il fregio e lo stemma affrescati. L'aspetto è dimesso, ma non si ha completamente il senso dell'abbandono.
Solo in questa stagione si riesce a vedere all'interno dell'intricato parco, che nelle stagioni calde è tutto una muraglia verde che nasconde e dà un senso di mistero al complesso!
Foto in controluce al ritorno!
Da bambina ero stata all'interno della villa, ma non ho molti ricordi...tuttavia sono legata al ricordo di persone che avevano parecchio a che fare con questa famiglia, e che a loro volta avevano la villa di campagna proprio vicino alla mia casa dell'infanzia e giovinezza.
In quella invece andavo spesso, le due anziane signore erano gentilissime, erano padrone di gran parte dei terreni che circondavano la nostra piccola proprietà, avevano parecchi contadini che abitavano case coloniche, tutte attorno.
Ricordo il gazebo dove si andava a prendere il te, era in ferro battuto, da come lo si vedeva quando il roseto rampicante di antiche roselline rosse era spoglio. Nelle nostre case non avevo mai visto gazebo, a quei tempi!
Mi prestavano sempre dei libri da leggere, e mi sono rimasti impressi dei grossi volumi ricoperti di cuoio, la Divina Commedia e la Bibbia con le illustrazioni di Gustave Dorè, disegni affascinanti e conturbanti!
Il nipote, circa della nostra età di bambine arrivava in vacanza d'estate e con lui ci si divertiva a correre dietro alle mie galline, o a cercare, da parte di lui, lucertole e ramarri, che ci apparecchiava sul davanzale della finestra della cucina...provocando le nostre grida di paura!
Il Lago Azzurro è meno attraente del solito, più scarso di acqua, per la siccità, la natura ancora non ha rivestito gli alberi, o fatto crescere erbe e fiori, l'orizzonte è brullo.
I pescatori sono sparsi sulle rive con le loro canne in mano, pazienti e attenti solo ai movimenti sotto il pelo increspato dell'acqua.
Prima del pranzo ci soffermiamo a guardare le acque dove le trote, carpe e pesci dai bei colori guizzano e giocano, poi si affolleranno sotto al terrazzo del ristorante, in attesa di cibo che i bambini gettano loro
Il cibo è ottimo: freschi affettati, una miriade di salsine, sottoli, formaggi, confetture, creme cioccolato nocciole, lardo e parmigiano da mangiare con calde crrescentine fritte e croccanti tigelle leggerissime!
Abbiamo finito con delizie di semifreddi, tra cui la zuppa inglese, sempre per gli uomini, io mascarpone con i frutti di bosco, e creme varie.
Di nuovo la passeggiata al ritorno, che ha aiutato un po' l'organismo a smaltire un po' delle calorie incamerate!
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Siamo proprio nella condizione ideale per trovarsi a tavola con amici e ritrovare una cucina tradizionale rustica e ben curata, per passeggiare in un quartiere di periferia , dove ancora si incontrano testimonianze del passato.
Tutti la chiamavamo "La Villa dei Tre Leoni"
Ci passiamo proprio accanto, i leoni sono ancora belli arditi e vigili, il cancello è grazioso con le sue punte e la lettera B che si staglia nell'azzurro.
Il terzo leone giace tranquillo e accogliente al centro del cortile erboso difronte alla signorile facciata sttecentesca, con ancora visibile il fregio e lo stemma affrescati. L'aspetto è dimesso, ma non si ha completamente il senso dell'abbandono.
Solo in questa stagione si riesce a vedere all'interno dell'intricato parco, che nelle stagioni calde è tutto una muraglia verde che nasconde e dà un senso di mistero al complesso!
Foto in controluce al ritorno!
Da bambina ero stata all'interno della villa, ma non ho molti ricordi...tuttavia sono legata al ricordo di persone che avevano parecchio a che fare con questa famiglia, e che a loro volta avevano la villa di campagna proprio vicino alla mia casa dell'infanzia e giovinezza.
In quella invece andavo spesso, le due anziane signore erano gentilissime, erano padrone di gran parte dei terreni che circondavano la nostra piccola proprietà, avevano parecchi contadini che abitavano case coloniche, tutte attorno.
Ricordo il gazebo dove si andava a prendere il te, era in ferro battuto, da come lo si vedeva quando il roseto rampicante di antiche roselline rosse era spoglio. Nelle nostre case non avevo mai visto gazebo, a quei tempi!
Mi prestavano sempre dei libri da leggere, e mi sono rimasti impressi dei grossi volumi ricoperti di cuoio, la Divina Commedia e la Bibbia con le illustrazioni di Gustave Dorè, disegni affascinanti e conturbanti!
Il nipote, circa della nostra età di bambine arrivava in vacanza d'estate e con lui ci si divertiva a correre dietro alle mie galline, o a cercare, da parte di lui, lucertole e ramarri, che ci apparecchiava sul davanzale della finestra della cucina...provocando le nostre grida di paura!
Il Lago Azzurro è meno attraente del solito, più scarso di acqua, per la siccità, la natura ancora non ha rivestito gli alberi, o fatto crescere erbe e fiori, l'orizzonte è brullo.
I pescatori sono sparsi sulle rive con le loro canne in mano, pazienti e attenti solo ai movimenti sotto il pelo increspato dell'acqua.
Prima del pranzo ci soffermiamo a guardare le acque dove le trote, carpe e pesci dai bei colori guizzano e giocano, poi si affolleranno sotto al terrazzo del ristorante, in attesa di cibo che i bambini gettano loro
Il cibo è ottimo: freschi affettati, una miriade di salsine, sottoli, formaggi, confetture, creme cioccolato nocciole, lardo e parmigiano da mangiare con calde crrescentine fritte e croccanti tigelle leggerissime!
Abbiamo finito con delizie di semifreddi, tra cui la zuppa inglese, sempre per gli uomini, io mascarpone con i frutti di bosco, e creme varie.
Di nuovo la passeggiata al ritorno, che ha aiutato un po' l'organismo a smaltire un po' delle calorie incamerate!
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Commenti
"Watch your step" merely means to be careful where you step...just in case you might step in something you do not want to step in! You really do well with your English. Mr. Google often times makes LOTS of mistakes!
Big hugs, honey...
As a child didn't the lions scare you? Did you as a child fish in the Blue Lake? It appears to be a wonderful place to fish when you were a child. I remember when I was a child my grandfather Pietrangelo use to take me fishing down near the river.
Now my most important section of your blog was the food. Wow! It's these photos that are great. It would be so great just to sit at your table and enjoy the wonderful food and enjoy the conversation of the people but you'd have to be able to tell me the Italian to English. I love the people when they speak Italian. I wish I could understand the language.
Have a great day my friend. Ciao.
Paul
Come mi ricordo del lago azzurro e le cose buone che abbiamo mangiato insieme alla vostra amabile compagnia.Bei ricordi!!!
un abbraccio
Vreni
Buona notte, Francesca.
I had understood, I wondered why google does not translate some words, when I understand them...ha..ha..ha!!!
We had a lovely Sunday!
Have a great new week...and compliments for the tasty stew!
Big hugs, my friend!
xoxoxoxoxo
It's an artificial lake for sport fishing,once there was a great brick factory, then the family made three lakes for fishing, they began with a small hot dogs stand. now there is a great restaurant, you can see it under Lago azzurro, in the blog!
Thank you!
big hugs to you!
xoxoxoxoxo
I may say, the lions scared me as a child, now they are like lambs!
We ate at the restaurant's at the lake, with friends!
The lakes were made after destroying the bricks factory, now it's a wonderful place!
Have a great new week!
Greets!
Davvero!!! Guardavo le foto di due anni fa a giugno, c'era anche zia Irma, parenti e amici, nel terrazzo sul lago!
Soeriamo di ritornarci! Che fate...quest'anno noi festeggiamo i 50 anni, che ne dite?
Bene apresto!
Un abbraccio a te e a Tony!
Hai ragione, basta saper guardare e abbiamo ovunque dei tesori!
Sabato vado ai castelli parmensi in gita, spero di farcela!!!
Un abbraccio!
Troppe volte andate in fumo.. A
Adri
Pensavo a te l'altro giorno, guardando le foto delle tue cose!
Come mai non riesci acommentare? Non devi selezionare niente di particolare, se non "anonimo" mi pare, poi Pubblica commento", non ho messo restrizioni di accesso!!!
Grazie cara e a presto!
Non è chiusa, gli eredi sono in altra regione, ma compaiono!
Non ho messo dettagli, ma c'è una storia bella d'amore a corollario!
Un abbraccio!
E'così che ci sono riuscita: vorrà dire che l'account Google per La noiosa non è più valido, ma non m'importa, tanto mica voglio tenere un blog!
Magari, intanto potresti dirmi che significa la B sul cancello: sono diventata scema a cercarlo, ma non ho trovato niente al riguardo.
Ripasso.. ne vengo dal cenare a farinata, cosa che non facevo da troppo tempo..
Perfino le golosità di quest'ultimo post mi hanno toccato meno, stasera ;)))
A più tardi! Finalmente un abbraccio, cara Ivana!
Sto guardando come appare da me la scelta per l'identità!
Vedo quattro cerchietti e da me è selezionato il primo =ivana (account Google)- esci.
gli altri tre a seguire sono vuoti.
Con anonimo, ma poi si mette la firma nel commento, in genere vengono le amiche che trovi anche come commenti in questo post: Francesca, Chiara, Vreni, perché non hanno blog, o se si vuole essere privati!
Speriamo che tu non abbia un account scaduto o modificato!
la B corrisponde all'iniziale della famiglia, ma per la privacy non l'ho messo!
Ad ogni modo gli eredi sono persone professionisti liguri, in vista!
Un abbraccio!
p.s,
se usi Internet Explorer, forse la cosa è diversa, io uso Mozilla Firefox e la finestrella del commento si presenta come ho segnato sopra!
Sappimi dire!
Ti rispondo di corsa, il pane è già lievitato, vado a confezionare i crostini, poi di nuovo a lievitare...oggi mi sono ridotta così tardi.purtroppo!
Poi passo da te, per festeggiare!
Spero che ora tu abbia un respiro di sollievo dopo la tensione del lavoro!
Un abbraccio e buona notte!
Uso Internet Explorer, sì.. e probabilmente ho fatto qualche errore, ma forse è da imputarsi al fatto che ero certa di avere un account che invece non c'è più.
Bando alle ciance! :)))
Commenterò come anonimo, e quindi firmerò. D'accordo?
Troppo tardi, ormai, per recuperare o ricordare tutti i commenti abbozzati o pensati in questi ultimi tempi.
Ma ti ho sempre letto, e volevo dirti almeno - giacché ne avevamo accennato - che ho poi preso il libro della Fefa, con le ricette, la sua storia ed i disegni di Luzzati, l'ultima volta che sono andata a Genova.
E' un bel librone, le ricette sono interessanti e i disegni - ovvio - mi piacciono moltissimo, anche se ne conoscevo la maggior parte.
La cosa più interessante e coinvolgente, però, è - una vera sorpresa, per me - la storia stessa della signora Giovanna Guidetti.
La Fefa, come saprai, era il nome di una precedente proprietaria dell'Osteria, che ha mantenuto, o ripreso, il suo nome.. un nomignolo derivante, nientemeno, da Genoveffa :)))
Bene, la sua storia personale e quella della sua Trattoria sono davvero.. quasi commoventi.
Mi è piaciuto alquanto il suo racconto.. devo anche, per onor di bandiera, dire che ( non ci pensavo fino a poco fa! ) la mia nonna paterna aveva una "locanda" ( trattoria Ferrari ) a Ceriale, e.. accipicchia, a ben pensarci anche la mia bisnonna materna ne aveva una all'Estaque, nella parte alta di Marsiglia, tanto che mia nonna è nata là!!! Guarda qui che cosa non mi esce, che ricordi mi affiorano man mano! INCREDIBILE..
E non aggiungo altro, perchè, se questo commento mi si volatilizza, scompaio anch'io per un pezzo, dalla rabbia!
Ora guardo l'anteprima, e.. incrocio le dita!
Buonanotte, Ivana cara!
Alla prossima. Adri
Io ho pubblicato, anche se è poco attinente all'argomento!
Conosco la storia dell'osteria la Fefa da altre fonti e soprattutto dalle persone, più anziane di me, di origine del Finale, che la frequentavano, quando c'erano gli altri gestori!
Dalle nostre parti si incontrano di queste realtà dalla particolare storia dietro!
Vedo che anche tu di storie interessanti ne avresti!!!
Buona notte, vado a infornare i mie crostini della settimana!
Un abbraccio!
E' colpa dell'essere, appunto, rimasta indietro coi commenti.
Del resto per i prossimi tempi ho un impegno gravosissimo ( ma me la sono cercata ) proprio per fare la riscrittura del libro che voglio pubblicare: taglia e cuci, copia e incolla.. non so come e quando ce la farò.. ma è appunto una storia - LA storia - che voglio e devo raccontare.
Anche questo è un OT, per cui scusami ancora una volta e NON pubblicarlo.. serve per spiegare a te.. Se non mi vedrai per un pezzo, ne capirai la ragione!
Buon blog, cucina, storia e nonnità!
Un abbraccio! Adri
Mica ti riprendevo! Anzi mi fa piacere leggerti...solo che pensavo che potesse essere troppo privato!!!
Mi va bene, anzi pubblico anche questo, sono cose non banali, e a me piace molto trattare cose vere della vita, ma anche ideali, intenzioni e lavoro!!!
Grazie...ora vado a esercitare la mia nonnitidine!!!
Un abbraccio!
Vedi che anche ad essere sintetica ci riesco, qualche rara volta?
Kisskiss..
Adri
Grazie!
Non sembrate proprio alle prime armi, tutto perfetto!
Un abbraccio!