Passa ai contenuti principali

CAKE AL LIMONE à la nonna ivana

Ancora una ciambella? Ciambella col buco?

No, stavolta ho riesumato, dal rifugio nel sottoscala delle caccavelle obsolete, lo stampo anni Sessanta per il plumcake inglese, marca incisa sul fondo: Sky-line Bakeloy, made in England, 25 x 15 CM circa, un po' malmesso, ma coperto con carta da forno va bene ugualmente.
Un gioco che mi appartiene: prepararsi sul tavolo gli ingredienti, scandagliare quale proporzione sia adatta e seguire le dritte che suggerisce la frequentazione sessantennale e oltre della mia cucina, da curiosa del cibo!
Parto in quarta, con entusiamo, attesa, trepidazione, come avviene all'artista che plasma una sua opera...va be', la mia è semplicemente a livello culinario, inoltre sono così poco dotata di abilità decorativa, che di arte non si può proprio parlare...ma di sapore, sì!!!

Ho eseguito guidata da pensieri, sensazioni, e intima dedicazione a un'amica...
Poi mi trovo il dolce fragrante uscito dal forno, penso subito di dargli un aspetto più ricco : ma non ho né panna, né glasse, ma solo una busta semiusata di zucchero a velo...

Fine della considerazione letteraria!




sequenza dell'esecuzione, come immetto gli ingredienti nella ciotola dello
sbattitore elettrico:

INGREDIENTI



100 g burro morbido
180 g zucchero semolato

montare bene con le fruste e aggiungere uno alla volta
3 uova medie



aggiungere il succo di 1 limone bio, medio, mescolare bene e aggiungere
2 cucchiai di yoghurt naturale intero



aggiungere a cucchiai alla volta:

200 g farina 00 mescolata a
2 cucchiaini di lievito per dolci
1/2 cucchiaino bicarbonato di sodio
scorza grattugiata di 1/2 limone



Ha la densità di una crema.


Preparare uno stampo da plumcake, il mio è un vecchio stampo anni Sessanta
foderarlo con carta forno
ritagliata abbondante e incisa negli angoli.
Versare la crema e mettere nel forno ventilato preriscaldato a 160°C per 45
minuti, a me è riuscito a puntino come cottura.
Lasciare raffreddare un quarto d'ora, quindi capovolgere e togliere la
carta!



preparare la glassa, magari più abbondante della mia Glassa al Limone:

Zucchero a velo, penso fossero appena 50 g
2 cucchiai di succo di limone e qualche goccia d'acqua calda se occorre




mescolare bene fino ad avere una crema liquida, versare al centro del dolce
capovolto...



si espande verso i lati lasciando delle gocce cadenti alle pareti
laterali...guarnire con fettine di scorza di limone, o come meglio credete!



Ho ottenuto un dolce equilibrato, nessuna stonatura di sapore amaro o agro, né stucchevole.
Lo mangiamo in onore della mia amica BEE!




Merito anche dello stampo del mio periodo di sposa giovane...sulla via dell'educazione cucinaria!!!



Commenti

ivana you are the MOST creative person i know! how pretty this is and i am sure good too! sarge made me a pineapple upside down cake today, it was very good, he is a good cook too. and we had our pasta! it was a great day, all the children and grandchildren called me and sent me cards, very sweet.

hope your thursday is tits! (and no more flu!!!)

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Carissima Bee,
thanks.
I'm so glad you had very happy birthday and Thanksgiving...
Compliments to Sarge for the upside cake (i hope he will give me the true recipe for the doug!), since long years i bake no pineapple upside cake!!!
Have a serene Thursday!!!

Un abbraccio
xoxoxoxoxo
irene ha detto…
Ciao Ivana, pensa che ieri volevo proprio chiederti la ricetta di questa torta perchè mi garbava molto! Detto fatto!
Anche oggi giornata novembrina...cercherò di fare qualcosa di buono con le lenticchie che ho cotto stamattina....vorrei avere l'energia che hai tu (quella positiva!)...grazie come sempre
Irene e baci
ivana ha detto…
Cara Irene,
ecco ..il mio vivere una preparazione nel modo come descrivo qui sopra, è un tassello per costruire giorno per giorno la serenità...gioire nello studiare le soluzioni, nel dedicare a una persona, nel rimanere aderente alla semplicità..tutto confluisce in questa mia filosofia di vita...senza scomodare Platone o Schopenhauer...La quotidianità deve essere creativa nelle intenzioni e attenzioni!!!!
Tutto qua!!!!

Credo che siano pochi coloro che nelle mie "ricette" leggono questo substrato...spesso vedo solo un precipitarsi e arraffare...

Ciao, buona giornata!
irene ha detto…
Mi permetto di dire, forse da presuntuosa, che io ho visto prima il substrato...penso che tu non sia così VERA solo nel cucinare ma anche e soprattutto nei confronti della vita (la cucina è la prima e materiale espressione di una "filosofia" ben più vasta)
Con attenzione
Irene
ivana ha detto…
Proprio così, Irene...

grazie!!!
Anonimo ha detto…
Ciao,
bella e sfiziosa e carini i tuoi racconti, la proverò. Io oggi ho fatto una ciambella usando la tecnica dei vasetti di yogurth cui ne ho aggiunto uno di marsala, che ha lasciato un aroma davvero buono, ma non forte.

la ricetta dei panini di meliga te la scrivo qui nei commenti?

Non importa se non ti ricordi di me ti ho scritto solo un commento qualche settimana fa, io intanto ti leggo che mi piace molto il tuo blog.
a presto
Ludmilla
ivana ha detto…
Cara Ludmilla,
sì che ti ricordo!!!

Grazie del commento!
Per i panini alla meliga puoi mandarmelo come commento, che però non va pubblicato, non essendo un mio lavoro...se poi li farò, metterò foto e lavorazione e metterò il tuo nome!
Però mi dovrai dire se è una ricetta della tua famiglia o della tua zona, insomma non deve essere una ricetta presa in giro, perché io preferisco solo cose della propria famiglia!!!
Penso che lo vedi appunto dal mio modo di cucinare!!!

Grazie e a presto!!!
Paul from Canada ha detto…
Fantastic Ivana. Is there nothing that you can't create. I think I'm trying to make ideas from you and that is wonderful. Thank you.

Paul
ivana ha detto…
Ciao Paul,

to create is too high...i prepare my food with mind and heart, by trying and by remembering from my youth and wife-motherlife.
Thank you!!!
ivana all we do is put some brown sugar and butter in the pan, all pineapple rings, and pour cake batter over the top and bake. we used a cake mix. then invert it when done.

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Buon Giorno Bee!

Thank...we also do the pineapple cake, the same, i wished to know the preparation of the doug, as i do not buy cake mix.
Have a great day!!!
Ciao!!!

xoxoxoxo
Federica Simoni ha detto…
ammazza che buono!
ivana ha detto…
Grazie Federica,

appena finita a colazione l'ultima fettina...devo rifarla, è ottima e poi anche adatta per le occasioni!!!

Ciao!!!
sorry, i don't know honey how to do the dough. i don't think it matters though, any white or yellow cake would do fine!

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao cara Bee,

don't worry, I've got my recipe, I was curious to know yours too!!!
I'll try with apples slices!!!

Thanks!!!
Un abbraccio!!!

xoxoxoxoxo

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di