Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta APPENNINO MODENESE

TIGELLE un'altra VERSIONE à la nonna ivana

Cibo tipico del nostro Appennino Modenese, ormai conosciuto in ben più vasta zona! Si può fare anche in casa, se si vuole qualcosa di genuino, un pane profumato, pratico, che si mangia appena cotto nella tigelliera, sul fornello! Io preparo le tigelle in anticipo, in previsione di mangiate fra amici, quando occorre avere cibi già pronti da servire;oggi ne ho preparato più di un kg, le ho cotte e raffreddate e ora sono in freezer! Oggi voglio provare un'altra combinazione...anche perché ho delle rimanenze di farine che voglio togliermi d'attorno, e ho un po' di pasta acida da utilizzare. 500 g farina 0 blu tre grazie 100 g semolato di GD 100 g farina integrale bio 50 g burro 60 g mia pasta acida 3 g yeast lidl 15 g sale fino 10 g zucchero 400 g acqua tiepida e poche gocce di limone Impasto il tutto nel robot, come il solito, è molto pratico, e meno faticoso! Metto l'impasto a lievitare in una ciotola coperta, e per

ECLISSI 4 genn 2011...e la prova col BORLENGO

L'ECLISSI di stamattina, che non ho visto, per il cielo  coperto da nubi, mi ha sfiorato con una sensazione di piccolo essere infinitesimale nell'universo...un brivido...e mi sono sovvenuti i versi di Leopardi  "... ove per poco il cor non si spaura ." Verso le nove la grigia luce nell'aria si è imbrunita,  il freddo è  più pungente, sembra calato il crepuscolo! Qualche cane abbaia dalla campagna.  Nel pomeriggio ho lavorato in cucina...un bisogno di tenere saldi i paletti concreti della vita quotidiana...per rincuorarmi!!! Il sole che si era quasi spento mi ha ricordato una forma, un pane, un sapore:  il BORLENGO, Non conviene farlo in casa, non ho il "sole" quella teglia larga di rame che usano qui nei nostri colli bolognesi e modenesi....vale sempre la pena andare nelle trattorie, o alle sagre in quelle zone e gustarselo originale...con la brutta stagione noi non facciamo escursioni negli Appennini...così la nostalgia di quei sapori mi ha

LA VISITA al PARCO dei SASSI di ROCCAMALATINA.....e quello che ha lasciato in me

 Una riflessione! Ancora ho nell'animo le impressioni della breve gita del primo maggio...un distacco dalla routine quotidiana, dalla condizione di nonni in perenne disponibilità per problemi vari; di anziani facilmente "attacabili" da depressioni, tristezze, acciacchi; di casalinghi di fronte all'impegno ogni giorno della spesa, delle faccende, del cibo; di cittadini pensionati con le attese, le disillusioni, le speranze e le paure, bombardati dalla informazione dei media, della stampa..... Eppure poche ore hanno  cancellato questo mondo, penso non solo per me, ma anche per il G.. Un paesaggio ci veniva incontro, viaggiando verso gli Appennini, che aveva tutt'altro aspetto della nostra campagna piatta, monotona; il Cimone con la sua candida cima, il verde intenso di boschi, castagneti, l'aria frizzante, i borghi che si rivelavano improvvisi, con campanili e guglie, tornanti della strada che mutavano la direzione, corsi d'acqua, ponti....io miravo dal

ROCCAMALATINA frazione di GUIGLIA / MO

Avevamo un'ora di tempo prima del pranzo da "Santina", così G. ed io siamo saliti alla Chiesa dell'Assunta! Una salita abbastanza erta, ma faceva bene ai polmoni, respirare l'aria fresca del colle. La Chiesa ci è apparsa modesta, la semplice sagoma a capanna, ma il bel portale rinascimentale ci suggerisce lo stile della Chiesa, costruita su altra struttura più antica, nella prima metà del Seicento...entrando nell'unica navata si è accolti da colori luminosi, la chiesa è bella, linda, apparati ben ordinati, fiori, tappeti. Una suora vestita di azzurro sta ordinando delle vesti in sacrestia a lato del presbiterio, ci saluta, è gentile e ci lascia liberi di girare e di fotografare!  Un restauro recente deve avere recuperato colori e linee delle antiche pitture, il soffitto a cassettoni è stato rifatto nell'800, i quadri negli altari sono del Seicento, di un certo valore artistico Interessanti sono anche le opere in legno, il Pulpito con la mano

SAMONE / Guiglia / MO, Borgo Antico ...PARCO SASSI ROCCAMALATINA parte 3

Dopo il piacevole pranzo a Roccamalatina, al "Ristorante Santina", abbiamo cercato il  "Museo Permanente della Tigella", per conoscere davvero questa tipicità locale, con la sua plurisecolare tradizione, non tanto come cibo, che quello ce lo procuriamo alla trattoria, ma come attrezzo rustico per cuocere la crescentina. Il Museo è locato a SAMONE, un piccolo Borgo Antico, sempre del comune di Guiglia/MO, facente parte del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina.... Una salita fra il verde, e arriviamo al piazzale della Chiesa di San Nicolò, nel silenzio del primo pomeriggio....   e un campanile elevato su uno zoccolo altissimo ci sovrasta lì accanto, diverso dai soliti campanili, dall'età indefinibile, poi leggo che è del XVII sec., che ha subito danneggiamenti, per cui la guglia, che era caduta, è stata rifatta in rame sulla sua base ottagonale Non c'è proprio nessuno in giro, sembra disabitato, vediamo dall'altro lato della strada la Casa Torre