I doni del mese di giugno sono stati importanti: la dolcezze dei morbidi frutti del bosco, come le fragoline; i maribolani o marusticani, che si mangiano anche quando sono acerbi e agri, le albicocche, le more di gelso, i primi meloni; poi dall'orto le insalate, le zucchine, melanzane, le cipolle e già le patate novelle. Il raccolto più atteso è il grano, cereale che qui dalle mie parti è coltivato estesamente, in bellissime distese ordinate, per lui i coltivatori temono le improvvise e devastanti tempestate, o le piogge abbondanti, che rovinerebbero le piante già mature, vanificando mesi di cura, dopo la semina. Percorro le strade comunali e ammiro ai lati di queste le vaste distese di maturo frumento, già pronto per la falce! Una decina di giorni fa le grosse macchine agricole hanno cominciato il loro lavoro sui campi e nel giorno dei Santi Pietro e Paolo, tutto sembra compiuto Le stoppie rimangono sul campo, puntite...quanti graffi alle gambe delle bambine che assieme...
Un tramonto con le sue luci ed ombre, una nonna che sempre più lentamente scrive, risponde, raccoglie ricette,racconti, immagini...fino a quando si potrà.