Passa ai contenuti principali

IL PANE DEI RE MAGI PER L'EPIFANIA...

...che tutte le feste si porta via, ma un segno simbolico si può anche per questa festa religiosa realizzare in cucina!
Testo e immagini di ivanasetti

Da anni replicavo un dolce molto amato soprattutto in Svizzera, Dreikoenigskuchen, Torta dei Re Magi, di cui, per una fortunata ricerca di fornai è stata ricostruita la ricetta.
Le origini sono abbastanza confuse,  ricondotte persino ai Romani prima della nascita di Cristo, quindi di ispirazione pagana dei Saturnali, che cadevano all'incirca alla fine dell'anno.
Poi il riferimento cristiano richiama i Re Magi, i doni per il Bambino Gesù, con l'inserimento di un fagiolo all'interno del dolce, solo in una delle parti in cui è suddiviso, in seguito si pensa che per i nobili venisse usata una moneta d'oro.
Fino all'ultimo ho tentennato, ho ancora dolcetti e Pani di Natale, miei soliti, e fare ancora dolci mi rincresceva...potevo fare un pane diverso, la stessa forma, ma salato!





Ricetta semplice:
500  g  farina 00
1 bustina di lievito deidratato PdA (uno può usare il proprio metodo per panificare, ma a me è riuscito molto bene anche cosìì
2  cucchiaini di zucchero, un cucchiaino e mezzo di sale fino
Mescolare bene il tutto a secco, poi aggiungere 
una tazzetta di yogurt intero circa  100 grammi  e
mezza tazzina da caffè di olio evo
aggiungere acqua tiepida man mano, usando il robot, 
Il peso raggiunto era di 830  grammi
Ho fatto una palla, incidendo a croce e in ciotola grande e coperta bene l'ho messa a lievitare dentro a un secondo forno che ho, spento, a lievitare per circa un'ora fino a volume raddoppiato.

Ho ricavato 8 palline da circa 75 g l'una, e la nona è circa il doppio delle altre palline
Ho usato una teglia grande penso di 32 cm di diametro, mettendo una carta da forno, leggermente spennellata con olio, poi ho sistemato le  8 palline a cerchho, distanziate dalla parete della teglia e anche l'una dall'altra, e la palla al centro, non devono toccarsi, spennellare con olio e cospargere con semi di cumino, ma sarebbero stati più adatti semi chiari come quelli del sesamo, ma non ne avevo più. 
Quindi passare alla seconda lievitazione, di circa mezz'ora.
Cottura 40 minuti, forno ventilato a 175° per venti minuti, poi ho abbassato a 160 per gli altri 20 minuti.

Ho cominciato alle 8:50 e alle 11:50 era già cotto!
Crosticina gradevole e mollica soffice!
 

 

Commenti

Anonimo ha detto…
Buongiorno come sta nonna Ivana?
Tanti auguri per l'anno nuovo.
Le ricette sono sempre interessanti!
Ma si è mangiato cosi tanto questi giorni.��
ivana ha detto…
Grazie Anonimo/a,
Discretamente, visto che sto arrivando agli 82, mi devo accontentare!
Infatti avrei tante ricette quasi come qualche anno fa, ma le contingenze della vita mi hanno portato a una situazione che non mi permette di concentrarmi a redigere la ricetta, prendo solo appunti, poi non concludo!


Pazienza!

Buon anno anche a te!
ivana
Anonimo ha detto…
Scusa,mi sono dimenticata di firmare!
Anch'io ho una certa età!!!
Sempre in gamba nonna Ivana!
Un abbraccio Etta
ivana ha detto…
Grazie Etta,
che piacere! Io vado per gli 82, non penso tu sia in queste decadi, ma teniam duro, malgrado tutto!
Ho appena fatto una crostata con avanzo di ricotta, una banana e una arancia, e adesso lho assaggiata, impaziente di vedere il risultato, e mi vengono sempre meglio come prototipi, che come torta normale, con ingredienti ponderati, pesi e regole acclarate, mi piace sempre andare wperimentando e a caso!!!

Un abbraccio carissima!

Post popolari in questo blog

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir...

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di ...

FEGATO di CINGHIALE....à la nonna ivana

Espressamente per Miss BEE and Paul from Canada!! Per farglielo apprezzare e gustare! Circa 200 g fegato fresco di cinghiale (caccia) 1 cipolla dorata circa 150 g, 5 pomodorini dell'orto ( ancora di questa stagione...tardivi, quindi non sono molto rossi!) sale e pepe nero macinato fresco olio extra vergine d'oliva Due padelle antiaderenti Rosolare in due cucchiai di olio, dolcemente, la cipolla tritata, aggiungere i pomodorini a fettine e cuocere una decina di minuti Intanto mettere 3-4 cucchiai di olio nella seconda padella, scaldare bene, cuocere velocemente voltando un paio di volte le fette di fegato asciugate bene. Salare e pepare solo alla fine, servire subito, e rifinire con la salsetta!