Passa ai contenuti principali

il FILONE di PANE SEMINTEGRALE del lunedì!

Per me il pane è sempre un'avventura: la rinnovata passione per la mia pasta acida che ricorda il metodo antico di fare il pane in casa nostra, almeno fino agli inizi degli anni Cinquanta, ogni lunedì mi offre ore di attesa, di speranza e di sorpresa!
Non dimentico più di togliere il panettino dall'impasto lievitato, per utilizzarlo alla prossima panificazione, questo è già una grossa conquista!
So che è tutta una procedura poco ortodossa, all'insegna della improvvisazione, dello sperimentare solitario, non supportata da teoria consolidata, visto che vado quasi sempre ad occhio, non rifletto troppo su quello che faccio...e tutte le volte è una nuova variante!


Mi sono segnata questi pesi!

220 g farina 0 tre grazie perché era una rimanenza
140 g farina bio integrale
140 g semolato di Grano Duro
70 g pasta acida della settimana precedente
mezzo cucchiaino di yeast lidl
un cucchiaino e mezzo di sale fino
1 cucchiaino di zucchero
Acqua tiepida circa 250-280 g

Nella tazza blu c'è la pasta acida. circa 120 grammi, ne utilizzo solo un po' più della metà


Impasto nella ciotola del robot, come il solito, poi lavoro alcuni minuti anche a mano, faccio la palla, incido a croce e faccio lievitare, coperto da un telo dentro alla lavastoviglie, il posto più sicuro, che non apriamo mai, perché la uso pochissimo

1.lievitazione circa 4 ore. La massa è bella sollevata.


Reimpasto a mano
Trattengo circa 100 g dell'impasto lievitato


e rimetto nella ciotola per la
2. lievitazione di circa due ore


Rompo ancora la lievitatura e formo un filone, incido in diagonale e lascio lievitare cinquanta minuti, quando la pasta è bella lievitata


metto in forno caldo a 190°C per 20 minuti, quindi abbasso a 165°C ventilato per altri 25 minuti!


E' davvero ottimo, la lievitazione è giusta per avere un pane morbido, dalla crosta croccantina!

Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

Commenti

one of my very favorite foods is the taste of hot bread with cold unsalted butter. you only can get one or two bites before the bread cools and the butter warms but oh those few bites are amazing!

have a lovely day my dear dear friend...

smiles, bee
xoxoxoxoox
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!

The same for me...I cannot stand the fragrance of freshly baked bread!!!
No butter though, we don't eat much butter!

Have a great and funny Water Aerobics Thursday!!!
Big hugs!!!


xoxoxoxoxoxo
Anonimo ha detto…
I'm with Bee on the hot bread and cold unsalted butter. Either that or olive oil with some herbs for dipping.

Bread is always welcome in our house.
ivana ha detto…
Ciao Lois!

Bread is a great gift...I love to work it with my hands and to bake it!
Have a great Thursday!

Hugs!

xoxoxoxoxo
Traveling Bells ha detto…
Ciao Ivana!

We all love both the butter and the dipping oil. Haley brought a baguette last night that was good, but homemade bread is always the best!

Have a great day, my friend. Big hugs...
ivana ha detto…
Ciao Sandy!!!
I love bread with the lunch, veggies or meal, in the soup, too!
And in the morning with jam, no butter!

Have a lovely Thursday!!!

Kiss to Missy, of course!

xoxoxoxoxo
Paula Feldman ha detto…
Certo è che la tua esperienza di panificatrice non si smente mai. E tu dici che ogni volta è un avventura. Ce l'hai nel sangue mia cara Ivana. Ogni volta che togli un filone o dei panini dal tuo forno sento il profumo nel blog...un abbraccio da ponente, P
Paul ha detto…
I agree with all of you. Hot bread with butter and jelly is the best to me.
It has been in the 90's the last two days but it cooled day a little to early 80's. Much better after a storm last night.
See you my friend.

Paul
ivana ha detto…
Grazie Paula!!!

Sai che non sono mai sicura di me stessa...e questa tensione, forse, aiuta, lascia accesa sempre la curiosità di sperimentare, di trovare nuove vie!!!
Le tre lievitazioni sono il quid che ci voleva!!!
Sta tuonando in modo minaccioso, di nuovo!
Un abbraccio!
Perché non scrivi in inglese, cosi anche le mie amiche ti leggono?
ivana ha detto…
Ciao Paul,
thank you!
It's thundering, each day and night rain!
It's cool too!
See you!

smile!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di