MARCELLO CHI? UN FILO MAGICO CHE TESSE SUGGESTIONI...ALLA RICERCA DEI PERSONAGGI DI CREVALCORE: MARCELLO MALPIGHI
Il filo magico della memoria all'improvviso si riallaccia alla figura di Marcello Malpighi...di botto le immagini di me, errabonda nel caos del dopo terremoto un anno fa, quando le barriere impedivano a noi tutti di tornare nella nostra piazza, di ritrovare i nostri consueti incontri del mattino, dal panettiere, dal giornalaio. un caffè e qualche chiacchiera, i saluti e i sorrisi che ci si scambiava percorrendo liberamente quelle vie, quella piazza...mi rivedo stordita, persa, vacillante, nella giornata calda...poi un'improvvisa voglia di sapere...
Cosa e come chiedere?
Giovani volonterosi pompieri sono attorno a un tavolino, accanto all'automezzo del comando, mi avvicino:
"Scusate...come sta Marcello Malpighi?" mi sforzo di fare uscire la voce ferma, non vacillante come il mio essere in quel frangente inaspettato, incontrollabile...
Ho i capelli bianchi, l'aspetto di una vecchietta, forse un po' fuori di testa...
"Un suo parente? Dove si trova adesso?"
"Si trova proprio in piazza...è stato colpito?"
"Colpito? E si trova ancora là? Con chi?", mi guarda, è preoccupato, ma pronto ad aiutarmi...
"Non sa chi è Marcello Malpighi?" ormai rinsavisco un pochino e m'accorgo della situazione un po' kafkiana...
"Malpighi è il nostro più famoso concittadino...il suo monumento è là, al centro della piazza, e io da giorni non lo vedo, non so se ha subito lesioni, se è ancora sicuro sul suo piedistallo!"
Anche il giovanotto, rosso vestito, dal volto premuroso, ma anche un po' sconcertato, si accorge della gaffe e mi rassicura:
"Meglio così...non si preoccupi, Malpighi, il monumento, è intatto....!"
Marcello chi?
Marcello, e stiamo sempre parlando del monumento, ci racconta Riccioni, improvvisamente fu colpito dal fulmine, non dal sisma...ed e Marcello era tornato alla vita, al suo tempo, al suo studio...e vagava per la nostra piazza, nell'alba che s'apriva, in cerca della via che lo conducesse a casa!
Nessuno lo riconosce...quanta fatica per cercare la sua casa...io l'avrei preso per mano, avrei camminato con lui verso Via del papa, che era un tempo anche la mia via, e in poco tempo vi saremmo giunti...
E lui l'avrebbe riconosciuta...
Ci andavo a giocare a tombola, nelle sere invernali, finiti i pesanti lavori della canapa, della semina del frumento, in attesa delle potature dei frutti a gennaio... la mamma e la zia erano amici della Rosina e di Mario, e qualche ora alla sera in compagnia faceva loro piacere, e prendevano anche noi due bambine...a divertirci a coprire numeri con fagioli borlotti!
Allora leggevo sempre la unica lapide che si stagliava bianca fra le finestre piccole, con le grate di legno, ancora originali, che recita:
IL DI' XV APRILE MDCCCXCVIII
RODOLFO VIRCHOW
PRINCIPE DEI PATOLOGI CONTEMPORANEI
FU IN CREVALCORE
PER VISITARE DEVOTAMENTE
LA CASA OVE ABITO'
MARCELLO MALPIGHI
CHE SULLA CATTEDRA E NEI LIBRI
EGLI AVEVA SALUTATO
MAESTRO SUO E DI TUTTI
______
IL MUNICIPIO
A RICORDO PERENNE
P (ose)
E Malpighi, nella sua casa ritrovata, si sarebbe rasserenato...
E avrebbe rivissuto il suo tempo con gli studi, gli onori, i riconoscimenti...e il grande merito di avere posto le basi della scienza moderna, che si serve dello studio diretto, non su conoscenza dell' astrologia o col metodo galenico.
Il racconto "Marcello chi?" continua:
Marcello, nella tormentata ricerca arriva alla casa dove si sta celebrando il terzo centenario della sua morte, 1694-1994...i discorsi, il linguaggio, i concetti gli sono un po' astrusi, sono passati tre secoli, molte cose sono cambiate...
a lui è stato innalzato il monumento
e nel terzo centenario che ne celebrava la nascita, il comitato di promozione fece scolpire questo medaglione, la cui copia si trova presso l' AIR, che custodisce tanta documentazione e reperti della nostra storia...grazie ...
E così il filo magico che mi lega a Marcello Malpighi si svolge a tratti dalla fascinosa matassa della memoria...con l'aiuto di persone, eventi, incontri e tanta mia curiosità!
Un libro prezioso, con disegni appropriati, di una mano sicura, classica, a volte "goyesca"...e vi apprezzo il linguaggio accuratamente scelto da Riccioni, che accompagna i livelli culturali e storici diversi
Un libro che dovrebbe essere semplicemente nelle nostre case, per stimolarci a voler conoscere un po' più della nostra storia!
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Cosa e come chiedere?
Giovani volonterosi pompieri sono attorno a un tavolino, accanto all'automezzo del comando, mi avvicino:
"Scusate...come sta Marcello Malpighi?" mi sforzo di fare uscire la voce ferma, non vacillante come il mio essere in quel frangente inaspettato, incontrollabile...
Ho i capelli bianchi, l'aspetto di una vecchietta, forse un po' fuori di testa...
"Un suo parente? Dove si trova adesso?"
"Si trova proprio in piazza...è stato colpito?"
"Colpito? E si trova ancora là? Con chi?", mi guarda, è preoccupato, ma pronto ad aiutarmi...
"Non sa chi è Marcello Malpighi?" ormai rinsavisco un pochino e m'accorgo della situazione un po' kafkiana...
"Malpighi è il nostro più famoso concittadino...il suo monumento è là, al centro della piazza, e io da giorni non lo vedo, non so se ha subito lesioni, se è ancora sicuro sul suo piedistallo!"
Anche il giovanotto, rosso vestito, dal volto premuroso, ma anche un po' sconcertato, si accorge della gaffe e mi rassicura:
"Meglio così...non si preoccupi, Malpighi, il monumento, è intatto....!"
Marcello chi?
Marcello, e stiamo sempre parlando del monumento, ci racconta Riccioni, improvvisamente fu colpito dal fulmine, non dal sisma...ed e Marcello era tornato alla vita, al suo tempo, al suo studio...e vagava per la nostra piazza, nell'alba che s'apriva, in cerca della via che lo conducesse a casa!
Nessuno lo riconosce...quanta fatica per cercare la sua casa...io l'avrei preso per mano, avrei camminato con lui verso Via del papa, che era un tempo anche la mia via, e in poco tempo vi saremmo giunti...
E lui l'avrebbe riconosciuta...
Ci andavo a giocare a tombola, nelle sere invernali, finiti i pesanti lavori della canapa, della semina del frumento, in attesa delle potature dei frutti a gennaio... la mamma e la zia erano amici della Rosina e di Mario, e qualche ora alla sera in compagnia faceva loro piacere, e prendevano anche noi due bambine...a divertirci a coprire numeri con fagioli borlotti!
Allora leggevo sempre la unica lapide che si stagliava bianca fra le finestre piccole, con le grate di legno, ancora originali, che recita:
IL DI' XV APRILE MDCCCXCVIII
RODOLFO VIRCHOW
PRINCIPE DEI PATOLOGI CONTEMPORANEI
FU IN CREVALCORE
PER VISITARE DEVOTAMENTE
LA CASA OVE ABITO'
MARCELLO MALPIGHI
CHE SULLA CATTEDRA E NEI LIBRI
EGLI AVEVA SALUTATO
MAESTRO SUO E DI TUTTI
______
IL MUNICIPIO
A RICORDO PERENNE
P (ose)
E Malpighi, nella sua casa ritrovata, si sarebbe rasserenato...
E avrebbe rivissuto il suo tempo con gli studi, gli onori, i riconoscimenti...e il grande merito di avere posto le basi della scienza moderna, che si serve dello studio diretto, non su conoscenza dell' astrologia o col metodo galenico.
Il racconto "Marcello chi?" continua:
Marcello, nella tormentata ricerca arriva alla casa dove si sta celebrando il terzo centenario della sua morte, 1694-1994...i discorsi, il linguaggio, i concetti gli sono un po' astrusi, sono passati tre secoli, molte cose sono cambiate...
a lui è stato innalzato il monumento
e nel terzo centenario che ne celebrava la nascita, il comitato di promozione fece scolpire questo medaglione, la cui copia si trova presso l' AIR, che custodisce tanta documentazione e reperti della nostra storia...grazie ...
E così il filo magico che mi lega a Marcello Malpighi si svolge a tratti dalla fascinosa matassa della memoria...con l'aiuto di persone, eventi, incontri e tanta mia curiosità!
Un libro prezioso, con disegni appropriati, di una mano sicura, classica, a volte "goyesca"...e vi apprezzo il linguaggio accuratamente scelto da Riccioni, che accompagna i livelli culturali e storici diversi
Un libro che dovrebbe essere semplicemente nelle nostre case, per stimolarci a voler conoscere un po' più della nostra storia!
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Commenti
smiles, bee
xoxo
E presto arriverà anche qui, spero.
Ora mi ripiglio un poco perché ho ancora negli occhi il fermo immagine del giovane pompiere che ascoltava la tua richiesta, il sorriso mi è piacevole e aiuta il ricordo di quei giorni.
Brava. Grazie. Come sempre.
Big hugs, honey...
It's a relief that the monument is still there, safe and looking on our main square!
Have a good time there!
Hugs!
Sorry for the long delay, due to emotions and events!
grazie delle sempre comprensive e e acute espressioni in merito a quello che scrivo, che vuol descrivere, emotivamente, la vita post terremoto!
Buona giornata!
Cose buone a te!
History is our home, from the past to the present!
We should take care of it!
Big hugs!
Grazie per le parole sempre gradite...chiedo scusa per il ritardo, ma eventi e pensieri ritardano il mio lavoro sul blog...spero di riprendere!
Un abbraccio a te e buona estate!
grazie per il tuo commento...è stata una "riesumazione" di un testo rievocativo, a suo modo, della vita e dell'importanza di Malpighi...è una fortuna che sia ora in mano a dei ragazzini e alle loro famiglie...apprezzo la realizzazione che ne fu fatta...ho avuto solo il piacere di parlarne con Riccioni...e con Carlo Zucchini, in merito alla cerimonia del terzo centenario della morte di malpighi, avvenuta a Crevalcore nel '94!
Mi fa piacere divulgare anche oltre i confini del nostro comune le eccellenze culturali e storiche che ci appartengono...soprattutto adesso che il presente è così sconquassato!
Un abbraccio...e ci inconttreremo, qualche volta!!!
Mi fa piacere rileggerti, sei sempre anche molto attenta a certi eventi del mio paese!!!
Un abbracciio e buona giornata!