Passa ai contenuti principali

ALBEROBELLO /BARI ....... i TRULLI




Domenica pomeriggio, il sole già calante verso l'orizzonte!
I parcheggi per gli autobus sono già svotati,  i parcheggi per le auto sono ancora strapieni, ci rassegniamo a parcheggiare lontano e a prendere la navetta!
Il bianco della cittadina ti abbacina, la luce del sole avvolge i tetti conici scuri, che contrastano il colore della base.

http://it.wikipedia.org/wiki/Trullo 

http://en.wikipedia.org/wiki/Trullo 

CLICCARE  per  INGRANDIRE le  FOTO


Tutto è pulito, lindo, con vasi di fiori sui muretti, che danno colore, i trulli sono aperti, ma  non si riesce a vedere la struttura degli interni, perché sono sistemati come negozietti di souvenir, piccoli bar, qualche trattoria.


Approfitto delle terrazze visitabili per guardare sul panorama della cittadina, che appare così particolare, unica.


I trulli sono un tipo di costruzione antichissima, di epoca preistorica, e dell'età del ferro, non esistono resti di trulli antichi, il più antico risale al Seicento, quando si utilizzò quel tipo di costruzione rurale anche per agglomerati urbani.



pure il micetto riprende i colori basilari di Alberobello, il bianco e il nero!
 La chiesa di Sant'Antonio, alla fine della via mostra una struttura ben inserita nel contesto dei trulli; non e antica, ma costruita una cinquantina d'anni fa


La città di Alberobello è stata inserita nella lista del PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITA'  dall'  UNESCO, nel 1996.





Oltre alla particolarità del metodo di costruzione, attirano l'attenzione i pinnacoli che si ergono sul vertice del tetto e i simboli che sono disegnati a calce sul tetto e hanno varia origine e significato, da quello religioso ad altri di suggestione pagana, o, in tempi moderni, un cuore trafitto dalla freccia!
La visita è stata breve, l'imbrunire ci ha colti quasi di sorpresa, io ho detto addio a quelle guglie semplici e ingenue, come in un paesaggio di favola...pensando che sarà difficile per me, rivederle





Commenti

Anonimo ha detto…
what a beautiful place. I love the heart with the arrow through it on the roof. Pretty buildings.
very beautiful! and interesting!

tell us all about your kitchen re-do! how exciting that must be but sorry i know it will be a mess in the mean time. hang in there my friend!

smiles, bee
oxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao Bridget!!
Thank you..it was a very interesting visit to this town, Unesco World Heritage, with such strange buildings!
Have a great Sunday!
hugs
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!!!

It's a battle- or better a defeatfield!
My son helped me to empty the store, everything is now in the garage, then we emptied the kitchen furniture, so the whole dining room is a mountain of pots, plates, boxes, etc..
G. is completely crazy!!!

Ciao!!!
Anonimo ha detto…
Mi sono sempre chiesto come sono i trulli al interno! Sembra che fate sempre dei bei giri...un abbraccio da Ponente P
Canada Paul ha detto…
Good morning Ivana. I can't keep up with you anymore. Your blogs are coming faster then ever. From Salsadi Pomodoro to The church of St. Anthony. Amazing Ivana. Your interest is unbelievable. You are a very interesting lady and I'm happy to know you. I didn't write my blog yesterday because I was visiting my mother. My wife and I spent such a long time and enjoyable time that we were later getting home. Guess what? Mom asked me to write her obiturary. It sounds weird but my wife and I are going to write one. We all laughed about it. Well I have to go. Have a great day Ivana.

Paul
Elisabetta ha detto…
ciao,Nonna Ivana^;^buona domenica!! e qui gioco proprio in casa!!!!!!conosco come le mie tasche la bellissima e caratteristica Alberobello:))un vanto,per noi pugliesi!!è veramente una cartolina vivente,magicamente immersa nel bianco dei trulli ed i mitici negozietti artigianali!!per non parlare dei prodotti regionali,come vino,tarallini,pasta fatta a mano e carne alla brace!!!sai che il 26 di questo mese,ricorre S.Cosimo e Damiano ed ad Alberobello,allesticono una grande e bellissima festa??che dici?ci ritorni??bacioni carissima:))
Lacrima ha detto…
I was just reading today about it in a book and I am having the pleasure to see them "live" in your pics. Thanks so much! :)
ivana ha detto…
Cara Paula da Ponente!

Grazie..le nostre vacanze hanno sempre due aspetti...nutritivi: arte e cibo!
In pochi giorni mi sono "riempita" di tutti e due!
Buona serata!!!
Un abbraccio!
ivana ha detto…
Ciao Paul! Thanks!
Your mother has humor!
Glad that you had a very good time with Mom Sundina...I often think of her! Please bring my greetings!

Have a great Sunday!
ivana ha detto…
Ciao Lacrima! (?)

Thanks for your words!
See you!!!
Traveling Bells ha detto…
Ciao Ivana!

Very interesting architecture...and a very cute kitty.

Kitchen remodels are a pain. I did that once while living in our cabin here in Mayberry...with two small children, and one on the way! What a pain!!! Good luck.

Big hugs, honey...
ivana ha detto…
Ciao Sandy!!!
It's a pain, to you it was much worse!

Ciao...I must run!!!

Hugs

xoxoxoxoxoxo
Bibliotopa ha detto…
ci sono stata l'anno scorso, in questo periodo, mi è piaciuta tantissimo la Puglia! e i due chili presi allora non li ho mai più persi del tutto..
ivana ha detto…
Grazie Biblio!
Amo anch'io la Puglia, un'altra faccia del Medioevo, affascinante, suggestivo...e una campagna meravigliosa!!!
Abbiamo mangiato bene in famiglia e in trattoria!
Ciao!!
Anonimo ha detto…
Cara Ivana: Finalmente posso dirti che qui ci sono stata !!!!!
Albarobello é meraviglioso, a me é piaciuto tantissimo.
E poi la foto del micetto, ti dico che il mio gatto é identico a questo !!!!! :)))
Un abbraccio !
Nicoletta
ivana ha detto…
Ciao Nicoletta!
Mi fa piacere che rivedi con le mie foto la meravigliosa cittadina di Alberobello!
Il micetto, en pendant con i colori dei trulli, si è lasciato fotografare, era davanti a un trullo con un bel negozio di souvenir...così sono entrata a prendere i regalini per i nipoti...perché quel micio ..mi ha dato fiducia!!!
Un abbraccio!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.