Passa ai contenuti principali

GNOCCO allo STRUTTO...per le cene con amici!

Lo gnocco è un antico cibo delle nostre campagne, veniva cotto sotto la cenere caldissima, sulla pietra refrattaria del focolare.
Stasera ne ho preparato uno, e mi sono gustata una cenetta dal sapore antico!



Da mia sorella lo si fa nella maniera davvero alla campagnola, come da tradizione, dove si utilizza grasso di prosciutto, strutto in abbondanza, ha un aspetto diverso, proprio per il contenuto in grassi, è molto frollo...ma pesantuccio!
Lo strutto è essenziale per il sapore rustico; questo è di produzione famigliare, viene versato in bottiglie da acqua, allo stato liquido, e conservato in freezer


Il mio deve essere soltanto pane arricchito, che si serve caldissimo, da farcire con salumi e affettati.
Un mezzo kg di farina 0 -  50  g di strutto a temp ambiente - sale marino, che va sciolto in acqua calda -
succo di limone - zucchero - una bustina lievito secco di birra - olio da spalmare in superficie. Acqua tiepida q.b.


Io lavoro sempre col robot


 ma lavoro l'impasto a lungo a mano, circa 10-15 minuti, con forza sul tavolo. Lascio lievitare anche due ore, coperto da plastica, al riparo, dentro a un mobile o nel forno spento.


Va lavorato ancora, ma brevemente, quindi lo si stende con le mani su carta da forno, in una teglia pesante d'alluminio, di 32 cm di diametro, a un cm e mezzo o due di spessore. Premere bene con la punta delle dita, per aggiustare la forma e lo spessore. Oliare bene e cospargere con un cucchiaino da te di sale grosso marino



Cuocere a fuoco ventilato a 170°C per 35-40 minuti


Io ho mangiato lo gnocco con mortadella ottima, il calore esaltava il profumo del salume...che a me piace tanto



Commenti

Anonimo ha detto…
That looks delicious! I may have to try this recipe when things settle down for us.

Have a wonderful night... sweet dreams!
lard also makes the best pie crusts and biscuits. southern cooks have used it for years.

i am really tired, too many activities today! and it is raining so much! a big tropical storm going through.

hope your day is grand my friend!

smiles, bee
xoxoxoxoxoxo
Dida ha detto…
Adoro lo gnocco al forno, mi hai fatto venire voglia di farlo. Io di solito aggiungo all'impasto dei ciccioli di maiale freschi o della pancetta tritata.
ivana ha detto…
Dida cara,

grazie...e chi non lo farebbe come dici tu? Da mia sorella infatti lo mangio come dici tu... è già completo, si mangia che è una delizia!
Ieri ho fatto questo per i miei nipotini, più leggero...e me ne sono tenuta una fettona per cena!
Era la versione più idonea a loro, altre volte lo faccio con olio e rosmarino, stavolta hanno voluto con strutto, e l'hanno "votato"! Per domenica gliene devo prepare tre, quindi ho da fare in questi giorni!!!
Un abbraccio!!!
Buona giornata!!!
ivana ha detto…
Thank you Lois.
i like focaccia, this is a light version of the focaccia of our old farmers!!!
I hope you get good news!!!
Prayer for Beth!

Hugs!
ivana ha detto…
Ciao Bee, buongiorno!!!
Lard was very often used, now folks don't know it!!!
We have sunny, but cool!
Have a great Prince Spaghetti Day!!!

Hugs

xoxoxoxo
Traveling Bells ha detto…
Ciao Ivana!

That bread looks delicious. Bee is correct, southern cooks have been cooking with lard forever!

Have a Wonderful Wednesday. Big hugs, honey...
ivana ha detto…
Thank you, Sandy!
I use the lard that is made at the farm of my sister Anna!
The taste is fantastic!
It's traditional Food, every region has Focaccia, we name it Gnocco al Forno!

Have a lovely Wednesday!!!

hugs!

xoxoxoxox
barchetta ha detto…
Viva lo gnocco! E viva ivana che porta avanti le tradizioni! Non avevo mai sentito parlare di gnocco inteso come focaccia (vedendo solo la foto senza leggere lo chiamerei così), non vedo l'ora di poterlo assaggiare, magari provando a farlo in qualche prossima domenica autunnale! Speriamo!
ivana ha detto…
Ciao!
Vedi che i nomi dei cibi variano da regione, da provincia e a volte anche da paese e paese??
Da noi si chiama gnocco o crescente al forno, questo è nella versione leggera, altrimenti è una goduria di pancetta, salsiccia, grasso di prosciutto ecc...una bomba!!!
Focaccia qui da noi è dolce, morbida, questa invece è sempre salata, più ruvida...ad ogni modo a me piace mantenere l'identità della zona!

Io ho sempre cercato in tutte le regioni d'Italia visitate, l'originalità!

Grazie, ciao!!!
Anonimo ha detto…
Eh, vedi, io sinora conoscevo solo il gnocco fritto... Bacioni! CHIARA
ivana ha detto…
Ciao Chiara!!!
Gnocco per noi corrisponde a impasti di farina tipo pane, ma schiacciato. gnocchetti sono invece un primo a base di patate, crescente è il nome dello gnocco al forno in paesi limitrofi al mio...insomma i termini sono sempre locali, spesso hanno altro significato in altre regioni!
Grazie, cara...e buona notte!!!
Anonimo ha detto…
Sto provando a farlo facendo io le dosi. La ricetta più dettagliata è possibile averla?

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.