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CREVALCORE: A GALEAZZA LA FESTA PER IL BEATO FERDINANDO M. BACCILIERI

Sì, la sera di lunedì primo luglio c'è stata una festa...anche se, a un anno dal sisma i luoghi sono ancora sospesi nella condizione di inagibili, in parte o totalmente, e la cerimonia religiosa si deve svolgere in una tensostruttura nella zona sportiva, circondati da campi ma anche da fabbricati industriali...
conosciamo da oltre un anno queste strutture di vario tipo, obsolete o nuove e provvisorie, dove si svolgono i riti religiosi...

Testo e immagini di ivanasetti

Da Crevalcore dobbiamo immetterci nella via Signata, del Quartier Valle, una zona guadagnata dalla palude, che nella prima metà del novecento occupava ancora gran parte del territorio comunale a nord est.

La serata è calda, dopo giorni abbastanza piovosi...molti campi di grano sono già stati mietuti e le enormi balle di paglia stanno sparse come giocattoli sulla distesa gialla dorata.


In macchina passiamo senza fermarci anche per  Palata Pepoli, ancora ferita e lesionata, ci piange il cuore, ma dobbiamo avere coraggio e speranza!
Arriviamo a Galeazza, caratterizzata dal possente torrione che Galeazzo Pepoli fece erigere, nella ricca zona palustre e boscosa del territorio crevalcorese soggetto all'Abbazia di Nonantola, che nei secoli precedenti aveva concesso a buone condizioni terreni da bonificare, e da imbrigliarne le copiose acque.
I signori di Bologna ambivano  possedere terre che potevano offrire ricchezza, dove creare anche dei piccoli "regni", da proteggere naturalmente da invidiosi vicini, con magioni fortificate, e dotandosi pure di un contado per la mano d'opera, e naturalmente costruendo chiese, abbellendole con opere d'arte...per secoli, fino alla rivoluzione economica dell' '800.
 Per secoli godettero di prestigio e soggezione da parte della popolazione...poi le cose cambiarono, gli edifici passarono di mano, non migliorò la condizione delle proprietà, che si sbriciolarono... con le guerre, gli immobili prestigiosi furono destinati ad uso abitativo per braccianti...
A Galeazza c'era la Chiesa, il suo bel campanile
Il sisma ha sconquassato la magione turrita







Ferdinando Maria Baccilieri nell'800 fondò la Congregazione delle Serve di Maria, e la cura dei fanciulli, l'educazione, l'assistenza, e le opere di bene furono un prezioso aiuto al miglioramento morale e sociale della comunità.

Galeazza è una frazione molto attiva del nostro comune, per l'agricoltura, l'artigianato e con la cultura, per le manifestazioni che si svolgevano al Castello di Galeazza, per lo sport e per la gastronomia.
La tensostruttura ospita da anni la sagra del pesce di mare nei fine settimana di luglio, ogni anno...la struttura è ampia, gradevole, con ventilatori, che rendono piacevoli le sarete in compagnia, davanti a del buon cibo...


l'Arcivescovo Metropolita di Bologna, il Cardinale Carlo Caffarra, arriva puntuale verso le 20:30, scortato dalle forze dell'ordine, intanto nella struttura  c'era un gioioso fermento, le sorelle della Congregazione delle Serve di Maria giungevano da vari punti della provincia e della regione, ogni anno tornano il primo luglio per venerare il loro fondatore, e quest'anno ricorre il 120° anno dalla sua morte...si salutavano affettuosamente, riconoscevano tante persone della frazione...
Nella mia vacanza recente nel più lontano comune dell'Appennino Modenese avevo incontrato sorella Anna, appartenente alla Congregazione di Galeazza, e ci si fermava a parlare di Crevalcore, della triste situazione dopo il sisma, una sorella attiva, sorridente, comprensiva...mi aveva detto che sarebbe stata alla cerimonia , così mia sorella ci ha accompagnato...e ci ha fatto piacere salutarla
Non era disdicevole l'ambiente, la  Croce sul fondo, sui bianchi teli che formavano la parete, il coro accompagnato dalla musica, la omelia semplice del Cardinale, l'attenzione dell'assemblea di fedeli, che riempivano la struttura, mentre altri assistevano dall'esterno, contribuivano a infondere una certa serenità in ciascuno.
Dalla mia posizione intravedevo la fascia tricolore del sindaco, Rita Baraldi.
Molti arrivavano da comuni vicini del ferrarese e modenese, essendo la frazione più vicina a Cento e a Finale, che non a Crevalcore.
L'attesa


La celebrazione


La Messa è finita
Tutti si affrettano fuori...ci sarà gnocco fritto e vino, ma noi ce ne torniamo via...e andiamo in pizzeria!!!

Licenza Creative Commons
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Commenti

Jean(ie) ha detto…
Lots of people in that tent! It looked like a good festival. Even the weather cooperated. No rain!

Enjoy the summer!
Paul ha detto…
Hello my friend. It has been some time since I've read your blog and comment back. Life is now getting back to some form of reality. Mom is now in nursing home in Amherstburg. We still visit her but it's not as much as we were. Now I'll be able to check your blog each day Ivana. I'm looking forward to that. I'm now golfing again.So happy for that. Well I have to go now because I need to buy a new printer. See you later.

Paul
ivana ha detto…
Ciao Jean!
It was a religios ceremony, full of joy...many nuns came from other towns to their mother house, convent, where they had taken the vows.
It was a moving ceremonie

Ciao...hugs!
ivana ha detto…
Ciao Paul!

so sad that I cannot write you, I did stop as spam your address, so I ve no new address of you, can you send me a mail, so I can reply and explain what it's happening here!

I hope your Mom can live serenely!

Enjoy your golf!!!

Grets to your family!



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