una parte di Corso Matteotti colorata a pastello, con bancarelle che hanno schiarito l'atmosfera, sembra una fata morgana...ma era vero!
Guardavo e ascoltavo, era un piacere ritrovato, di cui ora ero cosciente: la gente è in piazza, cammina serena, si sofferma, le bancarelle sono per lo più di piccoli hobby, come ricami, oggettistica, monili, ceramiche, quadri...ma anche bancarelle del contadino, con enormi cocomeri verdi, verdure fresche di stagione, e frutta....
E il brusio di voci, parole e suoni mi accompagnava, non ero tanto interessata alla merce, quanto all'essere fra la gente, con la gente, alleggerita dell'ansia che ti prende, durante la settimana, quando in bicicletta arrivi a Porta Bologna e vedi l'immoblità delle cose, inaturale, e io sempre con la macchinetta a fotografare impalcature, armature, cinturazioni, sostegni, ferro e legno, che sostengono edifici privati e pubblici, banche e chiese, teatro e municipio...e la serie di portici deserti, dove i piccioni svolazzano in cerca non so di che cosa.
Commossa mi avvicino all'edicola, verso Porta Modena, e nel fresco del retrobottega con Leda mi trattengo a chiacchierare...e il brusio ci arriva dal corso, e troviamo il sorriso, la leggerezza del tempo passato!!!
Fiera è sentire la musica che arriva da tante parti del paese, ogni angolo agibile ha un evento di svago, e i profumi di cibo di strada verso sera s'insinuano nell'aria, e vien voglia di sedersi e mangiare ai tavolini una piadina farcita al prosciutto, o con un pezzo di salsiccia alla piastra, che cola di grasso bollente!!!
Fiera è trovare dei gruppi che studiano per tempo delle oasi di curiosità, dalle moto, alle macchine, biciclette e questo lo chiamiamo...SESSANTIAMO, l'evento che io visito con più entusiasmo, mi piacciono le persone, signore e ragazze che già mesi prima "combinano" il da farsi, lavorando su un'idea, stavolta l'abbigliamento ha avuto un'applicazione predominante, dalla sala del Hotel Roma da tanti anni chiuso, che rivive proprio solo in queste occasioni di una fuggevole riapertura con l'esposizione di tanti abiti da sposa...non importa se il locale è dotato di poca luce, procurata da prolunghe esterne, la gente si aggira ammirata, sognante, nostalgica...e ascolti le sartine che apprezzano la confezione artigianale, il tessuto, il taglio...e accessori del corredo che accompagnava la sposa nella nuova casa....e incantevoli camicie da notte con vestaglia , di puro nylon, quello che era una fibra nuova, che veniva dal favoloso west!
Sì, le quattro serate della fiera sono state una festa, la danza, la pesca, dove si vince quasi sempre, piccole cose...la birra fresca al Bus Londinese, rosso, a due piani, con il marchio della birra Guiness a lettere cubitali...
Festa era mangiare il gelato, passeggiando accanto alle tende esotiche, come quelle del deserto, con cupole bianche, sullo sfondo verde dei tigli dei viali di circonvallazione...i macchinari esposti, i prodotti, i cibi, le tipicità...
Non siamo sempre andati, e inoltre non stavamo a lungo...sembra una ubriacatura, non siamo più avvezzi alle uscite serali, ci si stanca, le luci , il rumore , gli altoparlanti, i ronzii stordiscono...si ritorna alla quiete della casa!
Fiera è incontrarsi con amici e parenti che non si vedono spesso, comprare l'oggetto della fiera, un ventaglio, un vestitino, le olive pugliesi o le cipolline sotto aceto, la porchetta a fette, calda con pane toscano... la fiera è mercato per tutta la domenica...ma il caldo è sempre tanto e spesso si rinuncia!
E domani torno alla piazza e...l'atmosfera non sarà più di fiera!
Testo e immagini di ivanasetti
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Guardavo e ascoltavo, era un piacere ritrovato, di cui ora ero cosciente: la gente è in piazza, cammina serena, si sofferma, le bancarelle sono per lo più di piccoli hobby, come ricami, oggettistica, monili, ceramiche, quadri...ma anche bancarelle del contadino, con enormi cocomeri verdi, verdure fresche di stagione, e frutta....
E il brusio di voci, parole e suoni mi accompagnava, non ero tanto interessata alla merce, quanto all'essere fra la gente, con la gente, alleggerita dell'ansia che ti prende, durante la settimana, quando in bicicletta arrivi a Porta Bologna e vedi l'immoblità delle cose, inaturale, e io sempre con la macchinetta a fotografare impalcature, armature, cinturazioni, sostegni, ferro e legno, che sostengono edifici privati e pubblici, banche e chiese, teatro e municipio...e la serie di portici deserti, dove i piccioni svolazzano in cerca non so di che cosa.
Commossa mi avvicino all'edicola, verso Porta Modena, e nel fresco del retrobottega con Leda mi trattengo a chiacchierare...e il brusio ci arriva dal corso, e troviamo il sorriso, la leggerezza del tempo passato!!!
Fiera è sentire la musica che arriva da tante parti del paese, ogni angolo agibile ha un evento di svago, e i profumi di cibo di strada verso sera s'insinuano nell'aria, e vien voglia di sedersi e mangiare ai tavolini una piadina farcita al prosciutto, o con un pezzo di salsiccia alla piastra, che cola di grasso bollente!!!
Fiera è trovare dei gruppi che studiano per tempo delle oasi di curiosità, dalle moto, alle macchine, biciclette e questo lo chiamiamo...SESSANTIAMO, l'evento che io visito con più entusiasmo, mi piacciono le persone, signore e ragazze che già mesi prima "combinano" il da farsi, lavorando su un'idea, stavolta l'abbigliamento ha avuto un'applicazione predominante, dalla sala del Hotel Roma da tanti anni chiuso, che rivive proprio solo in queste occasioni di una fuggevole riapertura con l'esposizione di tanti abiti da sposa...non importa se il locale è dotato di poca luce, procurata da prolunghe esterne, la gente si aggira ammirata, sognante, nostalgica...e ascolti le sartine che apprezzano la confezione artigianale, il tessuto, il taglio...e accessori del corredo che accompagnava la sposa nella nuova casa....e incantevoli camicie da notte con vestaglia , di puro nylon, quello che era una fibra nuova, che veniva dal favoloso west!
Sì, le quattro serate della fiera sono state una festa, la danza, la pesca, dove si vince quasi sempre, piccole cose...la birra fresca al Bus Londinese, rosso, a due piani, con il marchio della birra Guiness a lettere cubitali...
Festa era mangiare il gelato, passeggiando accanto alle tende esotiche, come quelle del deserto, con cupole bianche, sullo sfondo verde dei tigli dei viali di circonvallazione...i macchinari esposti, i prodotti, i cibi, le tipicità...
Non siamo sempre andati, e inoltre non stavamo a lungo...sembra una ubriacatura, non siamo più avvezzi alle uscite serali, ci si stanca, le luci , il rumore , gli altoparlanti, i ronzii stordiscono...si ritorna alla quiete della casa!
Fiera è incontrarsi con amici e parenti che non si vedono spesso, comprare l'oggetto della fiera, un ventaglio, un vestitino, le olive pugliesi o le cipolline sotto aceto, la porchetta a fette, calda con pane toscano... la fiera è mercato per tutta la domenica...ma il caldo è sempre tanto e spesso si rinuncia!
E domani torno alla piazza e...l'atmosfera non sarà più di fiera!
Testo e immagini di ivanasetti
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Commenti
How are you and your family doing? I miss your different types of dinners. It seems that you still can't get into my blog. I'm so sorry about that. I would love for you to read my words again. I see that Bee is going to be going on another cruise. Good for her. My cruise won't be until Feb. 1st, 2014, a long time. I hope that your weather is good. See you Ivana.
Paul
Bello, Ivana, grazie.
Un abbraccio
Gian Marco
Davvero una magia!!!
Un abbraccio!
Non sapevo del banchetto dei Castellani...con il caldo e il "vento contro" non ne ho poi molto gioito della fiera...sempre di corsa e i miei banchetti: venerdì al Borgo in campagna, sabato piadina al prosciutto da Luca, domenica sera cena all'aperto con grigliata da mio figlio, per compleanno di nipotina...quindi, se era domenica sera non ho visitato la fiera!
Grazie
Un abbraccio!
be well...
hugs, bee
xoxoxo