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NONANTOLA, SAGRA BELSON 2013, ANTICHI MESTIERI, TRADIZIONI...E PERSONAGGI

Nonantola domenica mattina: vi giungiamo verso le dieci, il caldo è già padrone dell'atmosfera, ma  lo possiamo sopportare nelle vie della cittadina, soffermandoci lungo il percorso allestito con i vecchi mestieri, soprattutto.
A Nonantola è molto vivace  l'interessamento degli organizzatori quanto quello del pubblico per  la sagra rurale, che viene sempre programmata  con la presenza di gruppi e associazioni dedite alla rievocazione e all'allestimento di angoli del passato;  ci sembra, a noi anziani, di tornare alla nostra infanzia, a rivivere attività, consuetudini quotidiane, in un altro mondo scandito con ritmi diversi, dove  ci si costruiva spesso i mezzi per gestire, quasi in autonomia, la vita, la sopravvivenza nel cibo, nelle necessità materiali del vestirrsi, curare la persona, in completa sintonia con i ritmi  e i cicli delle stagioni.
In compagnia di mia sorella, che vive in campagna, i ricordi arrivano subito, siamo curiose di vedere se attrezzi e modi di usarli corrispondono a quelli di nostra conoscenza, ne discutiamo con i personaggi che incontriamo man mano!

Ecco lo stand del Gruppo del Belsòn di Nonantola, stanno confezionando zuccherini a ritmo veloce, perché nel punto vendita al pubblico li richiedono di continuo

Testo e immagini di ivanasetti

Lo stand per la vendita di belsòn e zuccherini
Ne compriamo un paio farcite con la confettura, che dovrebbe essere il savòr o una confettura non troppo dolce
Nei pressi della Torre dell'Orologio o dei Modenesi, acquistiamo altro bensone speciale, al lambrusco, di una Accademia sempre di Nonantola, di cui mi sfugge il nome...
La Torre oggi

che vorremmo rivedere alla luce come un tempo


Lungo il portico che si incrocia subito all'angolo si susseguono i mestieri antichi, rappresentati da persone nei ruoli di cestaio, cardatrice, e filatrice con gli articoli confezionati con materiale  naturale, tinto con colori vegetali, e tanti altri


la sfoglina emiliana, che prepara pasta all'uovo e ripiena
le lavandaie, accompagnate dal canto popolare

il pane lavorato con la grama. o gramola, lavoro molto mattiniero, pesante, in due uno a sollevare la trave che pressa l'impasto, ripiegato e sistemato con abilità e sveltezza a ogni battuta sotto al legno che cala senza perdere il ritmo.
 
Un'operazione che ritrovo riprodotta in miniatura da un altro signore che ha composto con mobili e statuine la cucinona della casa del contadino

La gente si aggira attorno a ogni postazione di mestiere, molti giovani e bambini e alcuni chiedono dimostrazioni, spiegazioni, perché a volte è difficile capire per un giovane abituato a comprare tutto quello che serve, senza doversi preoccupare di come coltivare, produrre, elaborare...mestieri che dovrebbero fare riflettere tutti, per riconoscere come certi saperi fossero importanti anche per una disciplina e responsabilità personale e di una comunità, un armonizzare e scambiare le proprie capacità con quella di altri.
Abbiamo percorso secoli con modifiche lente nei mestieri, con attrezzi semplici, che poi il progresso tecnologico, la ricchezza più diffusa, il consumismo hanno velocemente reso potenti, sofisticati, alienando l'uomo da...se stesso, dalle sue capacità manuali, ma anche gestionali
Il gruppo che abbiamo visto per primo proviene da due località montane dell'Appennino Modenese, Castellarano e Frassinoro,che da anni prestano la loro attività nelle fiere e sagre.
Incontriamo sempre i simpatici signori che confezionano insaccati, il loro stand è pure molto frequentato, il maiale è protagonista assoluto nella nostra alimentazione contadina, e non solo...
o la venditrice di ricotta casalinga, condita con confetture

l'impagliatore di sedie con erba di palude
la mugnaia casalinga che con la pesante pietra tritura cereali
Mi incuriosisce la signora, pure lei con la candida camicia di foggia inizi novecento come tutti quelli del "Gruppo Storico Margheritino" di Calerno, frazione di S.Ilario sull'Enza, che utilizza un attrezzo già evoluto, che carda la lana in modo veloce, è una macchina brevettata, un modello che facilita e alleggerisce il lavoro alla donna

Ma anche il simpatico signore dalla mente fresca e dalle mani abili, che ha la sua serie di rompicapo, ma mi piacciono di più quei baffi e capelli canuti

e c'è pure un signore compito e professionale, l'acconciatore, appartenente a una famiglia che dal 1904 gestisce una Sala di Toeletta, come mi spiega il biglietto da visita

Vi sono oggetti vari di collezionisti, robe vecchie, a volte anche interessanti




E tantissime altre cose!
In ultimo...da appena due anni si può leggere questa lapide in memoria degli avvenimenti che  Nonantola visse in persone importanti ma anche nella popolazione per il coraggioso salvataggio di ragazzi ebrei, nascosti a Villa Emma...
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Commenti

Anonimo ha detto…
Ciao Ivana,
Che bella fiera.Sembra di piombare in un altro tempo.Una cosa è certa,che le donne di quel epoca lavoravano duramente, non come noi con tutta la nostra tecnologia.
un caro saluto
da Vreni, Toni e Angela
ivana ha detto…
Ciao a voi tre!

Sì, è davvero interessante, e con anche mia sorella ci siamo proprio godute molti angoli che ci facevano rivivere l'infanzia...l'Anna si è messa alla grama a lavorare il pane, poi è venuto l'uomo del gruppo, c'era molta gente che assisteva! In un certo senso vivacizzo le situazioni con le mie domande, con le foto e la gente siferma interessata!
Solo che c'era poco tempo e il G si annoiava ...

Un abbraccio!
Jean(ie) ha detto…
So often we forget the way things were done in the past. Festivals and fairs like this help us get in touch with the old ways. So important!

Big hugs from the pacific northwest!
ivana ha detto…
Ciao Jean!

I like the fairs and festivals that show our traditions and the way men could do so many things, with intelligence and patience!

Big hugs from hot Northitaly!

Anonimo ha detto…
Alcuni anni fa ci sono andata anch'io a questa fiera e il ricordo più bello è il profumo di belsone che aleggiava nell'aria, però ricordo anche tanto caldo :-))
buona giornata, Francesca
Traveling Bells ha detto…
I love these festivals. We have a lot if those here in the mountains, helping the children see how life was in the old days. Very important.

Big hugs, honey...
Anonimo ha detto…
Ciao Ivana, finalmente sono di nuovo in grado di salutarti e di leggere quotidianamente i tuoi diari
Bella fiera e bella pure Nonantola con la sua bella chiesa Un saluto Erminia

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