CREVALCORE, FESTA DELLA REPUBBLICA SULLA NOSTRA PIAZZA MALPIGHI, ANCORA SILENZIOSA, FERITA, IN ATTESA DI TORNARE ALLA VITA
La piazza comincia ad animarsi solo poco prima dell'inizio della esibizione dei due cori invitati per la cerimonia della Festa della Repubblica...non è una festa sentita intimamente da tutti, dalle famiglie, si vedono sempre meno genitori che arrivano con i figli, sempre meno è l'entusiasmo...
Guardare l'edificio del Comune tutto chiuso e rinforzato esternamentre da sostegni in legno, viene una stretta al cuore, come lo stesso effetto fa la Parrocchiale, inagbiile pur essa da due anni...e palazzi intorno, ancora disabitati, e tante saracinesche chiuse, le attività si interruppero allora...e lungo i marciapedi, accanto alle colonne, negli interstizi delle pavimentazioni continuano a crescere erbacce, le uniche, assieme ai pochi colombi che riescono a sopravvivere, a essere padroni della piazza...
Testo e immagini di ivanasetti
Ascoltiamo con attenzione il discorso del nostro sindaco Broglia, rieletto nelle ultime votazioni...poi, finiti i cori con arie da opere verdiane, e con il Canto degli Italiani, l'inno nazionale di Mameli, la gente si è dispersa, il sole a mezzogiorno scotta picchia bene sulle teste...
Andare in piazza in questi due anni trascorsi, e lo sarà ancora, è per me sempre un ripercorrere le vie agibili, osservare, voler capire, interpretare il silenzio e l'abbandono...
Una signora che mi vede fotografare...si avvicina:
- Vede quella bandiera lassù? E' lì dal maggio 2012, avrebbe servito per la Festa della Repubblica, poi ci fu il terremoto...ed è ancora lì!-
Non l'avevo mai notata, o forse non avevo visto le sue condizioni: colori sbiaditi, rotta e malmessa!
Con tristezza e disagio ho fotografato anche la bandiera...
Camminare a piedi e guardare con caparbia attenzione è diventato il mio bisogno, periodicamente di percorrere le vie, per il lungo e per il largo, scoprire cose non gradevoli, ma anche cose buone e commoventi, come una nicchia con una statuella votiva, una palma altissima in un giardino, e la cornice verde della Madonna del Terremoto tutta bianco-fiorita
una giornata di riflessione e di sensazioni contradditorie.
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Guardare l'edificio del Comune tutto chiuso e rinforzato esternamentre da sostegni in legno, viene una stretta al cuore, come lo stesso effetto fa la Parrocchiale, inagbiile pur essa da due anni...e palazzi intorno, ancora disabitati, e tante saracinesche chiuse, le attività si interruppero allora...e lungo i marciapedi, accanto alle colonne, negli interstizi delle pavimentazioni continuano a crescere erbacce, le uniche, assieme ai pochi colombi che riescono a sopravvivere, a essere padroni della piazza...
Testo e immagini di ivanasetti
Ascoltiamo con attenzione il discorso del nostro sindaco Broglia, rieletto nelle ultime votazioni...poi, finiti i cori con arie da opere verdiane, e con il Canto degli Italiani, l'inno nazionale di Mameli, la gente si è dispersa, il sole a mezzogiorno scotta picchia bene sulle teste...
Andare in piazza in questi due anni trascorsi, e lo sarà ancora, è per me sempre un ripercorrere le vie agibili, osservare, voler capire, interpretare il silenzio e l'abbandono...
Una signora che mi vede fotografare...si avvicina:
- Vede quella bandiera lassù? E' lì dal maggio 2012, avrebbe servito per la Festa della Repubblica, poi ci fu il terremoto...ed è ancora lì!-
Non l'avevo mai notata, o forse non avevo visto le sue condizioni: colori sbiaditi, rotta e malmessa!
Con tristezza e disagio ho fotografato anche la bandiera...
Camminare a piedi e guardare con caparbia attenzione è diventato il mio bisogno, periodicamente di percorrere le vie, per il lungo e per il largo, scoprire cose non gradevoli, ma anche cose buone e commoventi, come una nicchia con una statuella votiva, una palma altissima in un giardino, e la cornice verde della Madonna del Terremoto tutta bianco-fiorita
una giornata di riflessione e di sensazioni contradditorie.
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