Da alcune settimane è stato aperto il vicolo che costeggia l'ala sinistra del nostro Municipio, che consente di camminare proprio a ridosso della facciata laterale del palazzo..io temevo questo approccio, conscia dei danni, delle ferite che esistono e si rivelano man mano puntando lo sguardo con attenzione, con interesse quasi amoroso, soffrendone parecchio!
I nostri vicoli sono stretti, ognuno ha la sua denominazione ufficiale moderna e accanto quella antica, dipinta su una piastrella di ceramica decorata, a volte pittoresca, come Vicolo dei Fiori, Vicolo della Stella, o Dei Frutti, Della Pergola ecc...
Stamattina la giornata non era limpida, la nebbia si era già dissolta, lasciando però un cielo lattiginoso
l'edificio rosso mattone si erge massiccio, con il tetto fissato da una gabbia di metallo, per permettere i lavori di recupero dell'interno
i muri sono in molti punti scrostati, la linea di attacco al suolo è a fessura, come se la scossa sismica abbia sollevato il blocco, che si è poi riassestato...
il mio sguardo coglie la sagoma della teca, mi avvicino e sento un tuffo al cuore....questo ci succede quando un particolare ci riporta indietro nel tempo, di colpo, a prima del sisma
e si rimane spiazzati... un capogiro...un trattenere il respiro...e svegliarsi!
Non dovrei camminare sempre fra queste mura, né guardare ogni casa, ogni tetto, le finestre chiuse da allora, i vasi trascurati nei cortili abbandonati...
Il viale è deserto, è il Viale del Canale...è sotto i miei piedi, sarà gonfio di acque in questi giorni, scorrono giù dalle montagne modenesi, è un manufatto di quasi mille anni ...quante cose ci vengono in mente, quando si è soli... siamo attenti, ricettivi, curiosi!
Sono curiosa dei fiori nei giardini poveri delle case di periferia, brulli giardini da geometrie antiche, con pochi tipi di piante, quelli stagionali, i tulipani stanno sparando fuori leloro foglie appuntite, il croco è già fiorito, ma oggi, con la nebbia, ritarda il suo
schiudersi, una piccolanota accanto alla rete che delimita il cortiletto dal mio sentiero
Anche il radicchio rosso di Chioggia è di stagione, ci farò abbastanza velocemente un primo piatto, il G. sta aspettando...
Mi basta una grossa cipolla bianca tritata finissima, uno spicchio d'aglio tritato, una palla di radicchio ripulita della parte dura bianca, amara, tagliato a strisce, poi a pezzetti, un piattino di prosciutto crudo pure tagliato a strisce poi a pezzetti, olio, sale e pepe.
rosolare dolcemente cipolla ed aglio
fare appassire bene il radicchio, anche coprendolo, deve restare morbido, quindi aggiungere il prosciutto, solo un paio di minuti a fine cottura, non deve cuocere, ma solo mescolarsi bene al radicchio
salare e macinare una bella spolverata di pepe nero...
Gustoso, con una puntina amarognola, ma reso piccantino dall'aglio e dal pepe.
Gli strozzapreti sono un caratteristico piatto romagnolo, non preparato con la sfoglia all'uovo, ma con farina di grano duro, tirato non troppo sottile, tagliato a striscioline di circa un cm di larghezza e 4-6 cm di lungheza, quindi "strozzati ", con rapido giro della mano a dargli quel movimento a vite che conosciamo dalla pasta secca che si compra, mentre le casalinghe romagnole, amanti della tradizione, la preparano fresca in casa.
I condimenti tradizionali sono con ragù di carne, o con salsiccia...io ci lavoro di...fantasia!!!
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
I nostri vicoli sono stretti, ognuno ha la sua denominazione ufficiale moderna e accanto quella antica, dipinta su una piastrella di ceramica decorata, a volte pittoresca, come Vicolo dei Fiori, Vicolo della Stella, o Dei Frutti, Della Pergola ecc...
Stamattina la giornata non era limpida, la nebbia si era già dissolta, lasciando però un cielo lattiginoso
l'edificio rosso mattone si erge massiccio, con il tetto fissato da una gabbia di metallo, per permettere i lavori di recupero dell'interno
i muri sono in molti punti scrostati, la linea di attacco al suolo è a fessura, come se la scossa sismica abbia sollevato il blocco, che si è poi riassestato...
il mio sguardo coglie la sagoma della teca, mi avvicino e sento un tuffo al cuore....questo ci succede quando un particolare ci riporta indietro nel tempo, di colpo, a prima del sisma
e si rimane spiazzati... un capogiro...un trattenere il respiro...e svegliarsi!
Non dovrei camminare sempre fra queste mura, né guardare ogni casa, ogni tetto, le finestre chiuse da allora, i vasi trascurati nei cortili abbandonati...
Il viale è deserto, è il Viale del Canale...è sotto i miei piedi, sarà gonfio di acque in questi giorni, scorrono giù dalle montagne modenesi, è un manufatto di quasi mille anni ...quante cose ci vengono in mente, quando si è soli... siamo attenti, ricettivi, curiosi!
Sono curiosa dei fiori nei giardini poveri delle case di periferia, brulli giardini da geometrie antiche, con pochi tipi di piante, quelli stagionali, i tulipani stanno sparando fuori leloro foglie appuntite, il croco è già fiorito, ma oggi, con la nebbia, ritarda il suo
schiudersi, una piccolanota accanto alla rete che delimita il cortiletto dal mio sentiero
Anche il radicchio rosso di Chioggia è di stagione, ci farò abbastanza velocemente un primo piatto, il G. sta aspettando...
Mi basta una grossa cipolla bianca tritata finissima, uno spicchio d'aglio tritato, una palla di radicchio ripulita della parte dura bianca, amara, tagliato a strisce, poi a pezzetti, un piattino di prosciutto crudo pure tagliato a strisce poi a pezzetti, olio, sale e pepe.
rosolare dolcemente cipolla ed aglio
fare appassire bene il radicchio, anche coprendolo, deve restare morbido, quindi aggiungere il prosciutto, solo un paio di minuti a fine cottura, non deve cuocere, ma solo mescolarsi bene al radicchio
salare e macinare una bella spolverata di pepe nero...
Gustoso, con una puntina amarognola, ma reso piccantino dall'aglio e dal pepe.
Gli strozzapreti sono un caratteristico piatto romagnolo, non preparato con la sfoglia all'uovo, ma con farina di grano duro, tirato non troppo sottile, tagliato a striscioline di circa un cm di larghezza e 4-6 cm di lungheza, quindi "strozzati ", con rapido giro della mano a dargli quel movimento a vite che conosciamo dalla pasta secca che si compra, mentre le casalinghe romagnole, amanti della tradizione, la preparano fresca in casa.
I condimenti tradizionali sono con ragù di carne, o con salsiccia...io ci lavoro di...fantasia!!!
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Commenti
it's getting warmer here. hopefully we are done with the cold.
your flowers will soon be in full bloom!
hugs, bee
xoxoxoxoxo
Però un appunto ce l'ho: non è vero che non dovresti, che non dovresti guardare quello che spontaneamente gli occhi e il cuore vogliono vedere, piuttosto non dovresti essere sola, sarebbe bello che altre persone lo facessero, e sono sicuro che ci sono, ma soprattutto sarebbe costruttivo e "riempitivo" se le persone tornassero per quanto possibile alla gestione anche sono di una pianta in giardino, dell'erba da mantenere, da un vaso da rinvasare e coccolare.
Ci fossero più testimoni locali attivi sarebbe tutto un altro vedere.
E sono certo che ci sono, e ci saranno sempre più.
Continua a dare l'esempio, anche involontariamente.
Mi raccomando, tieni botta!