Passa ai contenuti principali

CREVALCORE: VISITA AI LAVORI, CHIESA, PORTA MODENA, TEATRO E...UN POLPETTONE MIA MANIERA!

Le giornate si sono allungate, la neve con il sole di quasi tutti i giorni se ne è andata, nei giardini e lungo i viottoli crescono a vista d'occhio narcisi, tulipani, le gemme premono sui rametti nudi... sto spiando l'angolo del praticello che presto si coprirà di viole
Con l'avvicinarsi della primavera sembra che riparta una nuova vita, che ci fa dimenticare le ambasce, le paure, l'ansia dell'anno scorso, con le innumerevoli scosse che, che hanno davvero sconvolto la nostra esistenza!
Cammino volentieri lungo i soliti percorsi, e sempre la meta delle mie passeggiate sono la piazza, gli edifici lesionati, le Porte del Centro Storico, la Chiesa Parrocchiale...
L'ultimo giorno di febbraio ho fotografato così:

Porta Modena vista dal piazzale esterno, alti ponteggi, ora velati da teli biancastri, tesi a coprire il complesso, porta-palazzo-chiesa

Testo e immagini di ivanasetti


all'interno della piazza

Finalmente anche il Teatro sta ricevendo l'attenzione dovuta per la messa in sicurezza e i ponteggi stanno già innalzandosi celermente


Per la struttura prefabbricata che da tempo la comunità aspettava era la Chiesa Parrocchiale, che doveva essere consegnata alla fine dell'anno appena trascorso, i lavori sono ripresi da pochi giorni, ma si spera che si prosegua celermente


La speranza e il coraggio si rafforzano, più gente al bar, dal fornaio, dal giornalaio, qualcuno in più attraversa la piazza, guardando, soppesando, commentando...

In cucina il G. mi ha preparato due contenitori di macinato di manzo, decido subito per il ragù e il polpettone!


600  g  acinato di manzo, scelto, che rimacino nel tritatutto con
4     gallette di riso soffiato e un tozzo di pane  bianco 30  g. circa
50   g  parmigiano reggiano
50   g di salsiccia sbriciolata
30   g  di mortadella a pezzetti
1     gambo di sedano
un  cucchiaio di prezzemolo dal freezer, 1  spicchio d'aglio, sale, pepe

mescolo l'impasto ottenuto con 

3     cucchiai di yogurt e
1     uovo maxi

Lascio riposare a l fresco per mezz'ora
Con il matterello e aiutandomi con della pellicola stendo su un foglio di carta da forno bagnata e strizzata 2/3 dell'impasto a rettangolo,  di un cm e mezzo di spessore, circa, e vi appoggio sopra delle fette di mortadella IGP,
In frigorifero ho sempre questo tipo di mortadella che utilizzo per cucinare

Arrotolo nella carta a polpettone, non è molto grosso...sistemo in una pirofila e vi metto pure dei pezzetti di sedano e carotae aggiungo mezzo bicchiere di Bonarda della Valtidone PC
E cuocio al forno a 180°C per tre quarti d'ora.
Lascio qualche minuto fuori dal forno e srotolo la carta.
E' profumato e la pasta è morbida e abbastanza fine.
Con il terzo dell'impasto trattenuto ho confezionato delle polpette
che ho cotto in padella, con una spruzzata di limone e quattro ucchiai di passata di pomodoro
 

Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

 






Commenti

Traveling Bells ha detto…
Meatloaf--have not made that in a very long time and it looks good. Thoughts of spring sound fabulous!

The sun is trying, trying to peek out here, where it is chilly.

Love watching all the town progress. Big hugs, honey...
what a great idea! i did not know you could bake in waxed paper like that. very interesting and looks really good too!

so much construction going on there, hope you get back to normal soon honey.

smiles, bee
xoxoxoxoxo
Paul ha detto…
I'm so very happy to finally get back into your blog Ivana. Things are moving well with my mother. We are in the process of getting rid of her large materials and soon we should know how to deal with her future.
I'm hoping to get back into cooking. I miss it quite a bit. I plan on making cabbage rolls. You seem to be doing well and so is your town. Ivana please pray for my mom and us. The future is ahead of us. I'll keep trying to get back to your blog as much as I can. Ciao for now my friend.

Paul
ChoralConductor ha detto…
Primavera incipiente, lavori indefessi, città che vuole rinascere e pian piano rinasce, persone che vogliono proseguire, tornare a sperare, vivere. Crevalcore è viva, la gente è viva, e sono orgoglioso di far parte, seppur da "cittadino onorario", di questa bella comunità crevalcorese.

Coi ragazzi e le ragazze del coro oggi faremo un po' di "caos calmo" alla Sala Ilaria Alpi, e spero che qualcuno dei crevalcoresi abbia voglia di condividere e partecipare attivamente alla nostra "lucida follia coreutica". Spero anche di poter dare, assieme al canto del coro, un minimo contributo alla causa del "risveglio"...

Un abbraccio

Gian Marco
.TelA ha detto…
E noi, tutti ne sono certo, camminiamo volentieri con te sui tuoi soliti percorsi.
E sempre saremo contenti di sapere da te le novità, gli avanzamenti, e l'allontanamento di un robo che tanti chiamano mostro.
Il ricordo no. Quello rimane. E forse è proprio giusto così.
Grazie!
ivana ha detto…
Thank you, Sandy and Bee...
I was so busy and tired and sad for the death of a great novelist, we had seen him here in December...
Our Sunday and Monday were sunny and mild!

Big hugs, my friends!
ivana ha detto…
Thank you Paul!
Sorry I cannot get your blog, where sure youwrote interesting things!
I'm glad your mother is getting well!
I wish that she can go in to the structure, where she can live there with serenity!

See you!


See you!
ivana ha detto…
Grazie Giangi,
sempre espressioni di empatia con noi tutti, un incoraggiamento a tenere vigile la nostra attenzione, e riconoscimento di quello che concretamente si riesce a fare, compatibilmente con problemi strategici dei lavori, le contingenze meteorologiche.....
Mi ha fatto piacere vedervi tutti entusiasti a preparare l'evento alla Sala Alpi,un po' soffro di claustrofobia, e per il caldo degli ambienti affollati...ho fatto una lunga passeggiata poi ho fatto visita a mia nipote Elena, e alla sua bellissima neonata...e da lì vedevo i danni arrecati al tetto della chiesa parrocchiale!
Al ritorno la gente stava uscendo,quindi avevate certamente terminato,spero siate stati soddisfatti!!!
Un saluto a Milena, se legge!!!
Buona notte!
ivana ha detto…
Grazie T.

La coscienza del presente e del futuro dovrebbe poter cancellare il passato,dovremmo davvero rifare, costruire, sfidare e trasformare le ferite materiali in una rinnovata sana cittadina!
Il ricordo sarà allora meno amaro!
La serata per Lucio sta finendo...non era triste...
ma forse poi il silenzio sarà più sereno!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di