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CREVALCORE: LE VIE DEL TEMPO...TUTTA LA PIAZZA RIVIVE UN LUNGO PERCORSO STORICO OFFERTO DA NUMEROSI GRUPPI

Ancora un evento speciale in nome della solidarietà e per la rinascita del nostro Centro Storico, che ancora tarda a riprendere con coraggio il suo ritmo vitale!!!

E' una manifestazione corale di parecchi gruppi per le rievocazioni storiche, che comprende attività didattica soprattutto, per lo spazio della nostra piazza che nelle sue condizioni ancora di  precarietà non può permettere  combattimenti, botti, sonorità invasiva e destabilizzante...ma sarà piacevole per grandi e piccoli conoscere e ammirare costumi, usanze, attività quotidiane delle varie epoche.
Anche il nostro gruppo del Battaglione Petronio Setti sarà presente e sarà disponibile per le prove dei Garibaldini, per spiegare usi e costumi ed episodi che riguardano la metà dell'Ottocento

 il Tamburino
Il gruppo dei Garibaldini alla cerimonia dei 150 anni dell'Unità d'Italia 2011, in Piazza Malpighi

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Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

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Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.