Passa ai contenuti principali

FESTA DELLA DONNA 2013, M.P. BALBONI a MODENA

 Nel giorno della Festa della Donna, un incontro speciale con Maria Pia Balboni, che nel suo recente libro, BISOGNAVA FARLO, il salvataggio degli ebrei internati a Finale Emilia,  ha dato testimonianza della vita di donne negli anni bui della persecuzione degli Ebrei.

Dal sito della BIBLIOTECA ESTENSE UNIVERSITARIA  di Modena

8 marzo 2013, ore 17
BEU, Sala dell'Oratorio


Presentazione: Maria Pia Balboni: Bisognava farlo. Il salvataggio degli ebrei internati a Finale Emilia (Giuntina, Firenze 2012)
Presentazione del volume di Maria Pia Balboni Bisognava farlo. Il salvataggio degli ebrei internati a Finale Emilia (Giuntina, Firenze 2012). In occasione della Festa della Donna, Claudio Silingardi, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza, intervista l’autrice, che traccia nel suo libro profili di donne che condussero vite straordinarie. Verranno letti passi salienti del volume. 


Commenti

Valentina ha detto…
Buona festa della Donna!Che bella iniziativa per onorare questo giorno. Valentina
Anonimo ha detto…
Tanti auguri nonna ivana!!!
Conosco il libro e lo leggerò al più presto.
Buona giornata,che si prepara in cucina?Torta mimosa?!
Anonimo ha detto…
Bella proposta per festeggiare l'8 marzo! Bello lo sfondo rosso, fa tanto risveglio della primavera.
Buona giornata, Francesca
.TelA ha detto…
Carissima Nonna sono sfuggente stanotte in rete... la festa ormai è ieri, come data di calendario.
Come altre robe di questo mondo, come credo spesso, dovrebbe non essere solo ieri, nè solo oggi, nè solo domani.
Spero che chi poteva abbia festeggiato a dovere, almeno col pensiero, ma soprattutto coi comportamenti.
Ora smetto la tedia.
Buonanotte a tutte, donne, o femmine, o ragazze, sognate d'oro, velo meritate!
ivana ha detto…
Grazie Valentina,
Sì, penso proprio che sia il caso di usare l'intelligenza anche l'8 marzo!!!

Un abbraccio!
ivana ha detto…
Grazie anonimo!

Buona lettura!
Niente torta,ma trote al forno!

Ciao!!!
ivana ha detto…
Ciao Francesca!

Per lo sfondo ho semplicemente cliccato su un modello semplice predifinito, perché se devo stare lì a personalizzarlovado in tilt, e dopo non ottengo effetti giusti di visibilità!
Un abbraccio e speriamo nella primavera,oggi sembra meglio!!!
Buon sabato e domenica!
ivana ha detto…
Grazie.T.
Concetti sempre "autonomi"...quello che occorrerebbe oggigiorno per tanti aspetti,visto che si "condivide" solo quello che scorre nei media!!!
Gradisco sempre le tue osservazioni ed espressioni!

Buona giornata!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di