Passa ai contenuti principali

BORGATA CITTA'....una domenica speciale

OMAGGIO A UNA PICCOLA, STRANA, VIVISSIMA CITTA'


Il campetto stava già animandosi di persone che si accingevano a preparare tavoli e cibarie per il "party all'aperto" che avrebbe avuto luogo dopo l'inaugurazione...
Devo però conoscere la CITTA', che è persino in Wikipedia...70 abitanti, un sindaco, una storia particolare di "riqualificazione" di abitati poveri, a volte degradati (sto a quello che dicono le persone anziane del Persicetano!!!)...e scopro il primo personaggio, il micio sornione e tranquillo, che si è accomodato sull'erta dell'argine, non si smuove difronte alla mia digitale...poi capirò perché!!!!


Testo e foto di ivanasetti

.....e difronte la sua casa: Attenti al Gatto, avvisa la targhetta di ceramica murata nella loggetta tutta ornata di scaffalini pieni di vasi e vasetti di piante e fiori!



vasi un po' dappertutto, sugli stretti marciapiedi davanti a qualche casa, semplici, ma curati!



Un'edicola votiva sulla facciata di una casa in piazza



decorazioni con flora e fauna stilizzati che danno una gentile nota di colore e linee sugli intonaci delle case





anche una meridiana disegnata sulla facciata



al centro della piazza centrale campeggia la fontana, sovrastata da un pezzo architettonico che forse era la parte sommitale di un pilastrino votivo o di un pilastro di ingressi a ville padronali



Questa minuscola casetta, che forse non era per uso abitazione, mi sembra ora una "casa delle vacanze" col suo attrezzato barbecue, l'aiuola ingentilita dal bordo bianco ad archetti, il tetto rifatto, i pretenziosi vasi in cotto addossati al muro



nella "immediata periferia" resistono ancora le vecchie strutture di servizio, mini-magazzini, porcili, pollai, cantinette, depositi attrezzi



Ma dove usavano questi strani cesti di ferro? In ferrovia? Ma ora, stracolmi di fiori, abbelliscono l'ingresso alla città



Dedica dell'artista Gino Pellegrini per la casetta museo di Borgata Città, San Giovanni Persiceto, BO



Ecco la casetta del gioco: in mezzo al verde, accanto a un campetto da gioco del calcio, all'ingresso della città-bonsai!
Il micio, che avevo fotografato, era stato modello, pure replicato, per l'opera di Pellegrini....per questo la mia macchina digitale non gli aveva fatto batter ciglio!!!



Durante la cerimonia dell'inaugurazione della casina continuamente arrivavano dal "centro città" signore che recavano vassoi coperti di stagnola, che sistemavano sui tavoli approntati nel campetto all'ombra degli alti pioppi cipressini








.....la festa continua, con musica e allegria.
La minuscola comunità in toto ha contribuito a rendere particolare un isolato angolo di campagna, a ridosso del bizzoso Torrente Samoggia.



Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.



Commenti

Traveling Bells ha detto…
Ciao Ivana...
Handsome kitty. Love the iron pots. That is an interesting arrangement.

Thanks for sharing all the fun with us. Big hugs...
what a beautiful cat!!!!! i wish i could have him! and you know i can almost smell those cookies at the end, they smell like licorice, and i love them!!!

sarge is home now and feeling really good, we are happy about that, daughter will be here tomorrow, son in law and grandchildren are here now, they painted the apartment for me, it is almost finished, so nice!!! photos soon.

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao cara Sandy!!!

It's fun and poetry!!!
I fall in love for these extraordinary, little human stories!!
Have a lovely WE!

Un abbraccio!

xoxoxoxoxoxo!
ivana ha detto…
Carissima Bee,

I'm glad your family is there...one need at times "reinforcements"....you are not alone, the apartment is o.k, and Sarge has his treatment!!!

Have a serene WE!!!

Un abbraccio!

xoxoxoxoxoxo!
Anonimo ha detto…
Ciao Ivana

Che dire, le piante e gli animali ci abbelliscono anche gli angoli piu insinificanti!!Che bello!

Saluti da Vreni
ivana ha detto…
Ciao Vreni e Toni!!!

Questo è proprio un posticino da fiaba!!!!
Mi ci sono divertita un sacco, e commossa, per la poesia così controcorrente che si respirava!!!

Grazie...buona giornata, e buon viaggio!!!!!

Fatti sentire, vero!!!??? Porta gli indirizzi!!!!

Ciao!!!!

Una abbraccio a voi!!!
Prez ha detto…
caspita, questo posto è proprio un gioiellino. da visitare assolutamente
ivana ha detto…
Ciao !

Piccole cose di provincia, favola e poesia!!!!

Grazie, ciao!!!!
Valentina ha detto…
Io ho un amico che vive a Borgata, andiamo sempre a trovarlo quando fanno la Grande Abbuffata! Mi piace tantissimo!
ivana ha detto…
Ciao Valentina!

Benvenuta...ma sei proprio un giramondo appassionato!!! Io mi perito a raggio breve, nelle mie escursioni!!!

Grazie della visita...
Un abbraccio!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di