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NONANTOLA 2009...SABA SUGHI SAVOR

PARTE PRIMA:

Partiamo sempre al mattino, preferiamo avere un tranquillo percorso fra bancarelle in allestimento, pochi visitatori ancora, più possibilità per me di avere qualche ragguaglio sui prodotti...e io sono sempre curiosa!

La Torre dell'Orologio o dei Modenesi, fu costruita nel 1261 dai Modenesi, che avevano conquistato Nonantola, che era sotto i Bolognesi, i quali la ripresero all'inizio del '300 e a loro volta costruirono una torre più alta, detta dei Bolognesi.




Sulla facciata che dà verso Modena si trova l'edicola votiva dedicata alla Madonna con Bambino, una pittura su vetro del 1980, che ricalca una pittura del Seicento che si era molto deteriorata nei secoli!



Nella piazzetta antistante la Torre troviamo un bellissimo carro agricolo, ben conservato, decorato e intagliato, munito di borchie in legno, e attrezzatura varia per i lavori di trasporto. Nella parte posteriore vi è l'immagine in legno di Sant'Antonio Abate, protettore degli animali!




Altri carri si incontrano nella via e nelle piazze, carichi di derrate varie, o attrezzi agricoli di un tempo. Una bella rassegna delle tradizioni contadine





Oltrepassata la Torre dei Modenesi troviamo, come tutti gli anni, il banco di un'azienda agricola di Spilamberto MO, dove si vendono i prodotti tipici del mosto, soghi, saba e savòr;
Il paiuolo di un tempo è sosituito dalla caldaia in acciaio e il fuoco a legna dal bruciatore a gas...ma il savòr ha le caratteristiche del nostro antico savòr di casa!!!
Molta gente acquista queste leccornie preziose.
Dalla signora addetta al savòr apprendo la ricetta, che devo mettere in opera a giorni! E' abbastanza simile a quella delle nostre famiglie del Bolognese, non molto distante da Nonantola!









Ho trovato il foglietto con gli appunti scritti durante l'assaggio del savòr di Spilamberto, lo stand che ho fotografato qua sopra; la gentile signora mi ha dato le indicazioni della loro ricetta:

Facendo le debite proporzioni trascrivo questi quantitativi!

mosto fresco di lambrusco, generalmente, litri 15

sottobollitura per circa 24 ore (in caldaie) si arriva a litri 5 di mosto cotto (saba)
A questo mosto si aggiungono 5 kg di frutta, di cui un terzo zucca, per il resto mele cotogne, mele e pere
Cottura altre 24 ore, sempre a temperatura inferiore ai 100°C.



La visita prosegue: la Zucca, l'Aceto Balsamico, Curiosità...

CONTINUA.................

Commenti

so interesting, all the places you go to see! i brought balsamic vinegar back from italy two years ago and still have a bit left. it is so thick and rich, delicious!

smiles, bee
xxoxoxoxxoxoxoxo
Lacrima ha detto…
ho letto con un vivo interesso tutto .. grazie di aver postato questo. ho imparato moltissimo e mi ha fatto un piacere enorme!
ivana ha detto…
Ciao Bee!
It was very interesting, I may meet some very special people who know how to mantain traditions!
Balsamic vinegar is an amazing product, but it is important to know the authentic balsamic vinegar, which is very expensive and few people really know it.
I'll show other photos of it!
Have a good week!
Un abbraccio!
xoxoxoxo
Traveling Bells ha detto…
Ciao Ivana...

Dick and I both love balsamic vinegar. I would love to try your truly authentic variety.

These photos make me want to hurry back to Italy. Thanks for posting them.

Big hugs...
ivana ha detto…
Thank you Sandy!!!

I'll post the photos of the Aceto Balsamico, today I get no connection with IE, I'm trying with Firefox!

Ciao!!! Hugs!!

Have a great week!!!
angela ha detto…
Ciao,
quanto mi sarebbe piaciuto esserci anch'io !!! Aspetto con ansia la ricetta del savor e intanto ricordo che,quando ero una bambina e andavo in campagna da una zia sorella di mia madre, la sera di Sant'Antonio Abbate i contadini non si intrattenevano come al solito nelle stalle a giocare a carte o chiacchierare per rispettare la tradizione che voleva, quella notte, gli animali capaci di parlare...come sempre belle foto, complimenti , Angela
ivana ha detto…
Cara Angela,

grazie.
La memoria delle consuetudini e dei saperi della nostra gente rurale è a volte un bisogno per risollevarci, per ritrovare almeno spiritualmente, persone e cose di un tempo!

Il reportage continua...sto elaborando!!!

Ciao|!!!
Byte64 ha detto…
Grande Ivana,
sempre belle e interessanti le tue carrellate sulle tradizioni gastronomiche della Bassa!

Ah, se ti imbatti nella ricetta dei tortelli fritti al savór, fammi un fischio, anzi due! :-)

Ciao
Tlaz
ivana ha detto…
Ciao Byte!

Stavolta non c'erano!
Li ho fotografati la volta precedente, ma non erano gran che, noi pure li facciamo a carnevale, non so se li ho messi...

Grazie!!!!
Buona notte!!!!

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