Ho nascosto la mandorla in una delle otto sfere, che circondano quella del centro.
I bambini saranno impazienti di trovarla, mangiando il pane dolce tradizionale svizzero, che da 62 anni è stato ripreso, e ha avuto grande riscontro, e ancora oggi le vendite di questo dolce per l'Epifania sono sempre eccezionali.
La storia di questo dolce è molto lunga, intrecciata alle feste saturnali per per ingraziarsi gli dei ed avere buoni raccolti, quindi d'uso pagano, che poi nei secoli ha avuto l'apporto di simboli cristiani, e si presero le tre figure dei Re Magi, che furono pure fatti Santi, i cui resti giacevano in Duomo a Milano...ma poi il Barbarossa li ottenne (se li fece dare!) e li portò nel Duomo di Colonia
500 g farina 0, pizzico sale, buccia limone grattugiata
2/3 bustina di lievito di birra disidratato
100 g zucchero
200 g latte tiepido
60 g burro sciolto
50 g di sultanina ammollata in acqua calda e asciugata
1 + 1 uova
mandorle a pezzetti, + una intera, da nascondere.
granella di zucchero
Ho miscelato nel robot farina, lievito, zucchero, ho aggiunto il burro, l'uovo e il latte, fino ad avere un impasto morbido
Ho impastato abbastanza a lungo con le mani, aggiungendo l'uvetta.
ho messo a lievitare per circa tre ore, quando era più che raddoppiato di volume
ho tolto quasi un terzo dell'impasto per la parte centrale, quindi ho ricavato 8 palline di circa 90 grammi, che ho sistemato in uno stampo pesante di alluminio, imburrato e infarinato, non avevo carta da forno...
Ho spennellato con uovo battuto, e decorato con mandorle spezzate e granella di zucchero;
dopo circa quaranta minuti per la seconda lievitazione ho introdotto lo stampo nel forno già caldo e ventilato a 160°C per circa 30 minuti
La presenza di questo dolce in Svizzera è accertata nel 1311...notizie storiche e ricetta, diversa da quelle in uso nei paesi limitrofi, è reperibile nel sito
www.foodnews.ch,
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
I bambini saranno impazienti di trovarla, mangiando il pane dolce tradizionale svizzero, che da 62 anni è stato ripreso, e ha avuto grande riscontro, e ancora oggi le vendite di questo dolce per l'Epifania sono sempre eccezionali.
La storia di questo dolce è molto lunga, intrecciata alle feste saturnali per per ingraziarsi gli dei ed avere buoni raccolti, quindi d'uso pagano, che poi nei secoli ha avuto l'apporto di simboli cristiani, e si presero le tre figure dei Re Magi, che furono pure fatti Santi, i cui resti giacevano in Duomo a Milano...ma poi il Barbarossa li ottenne (se li fece dare!) e li portò nel Duomo di Colonia
500 g farina 0, pizzico sale, buccia limone grattugiata
2/3 bustina di lievito di birra disidratato
100 g zucchero
200 g latte tiepido
60 g burro sciolto
50 g di sultanina ammollata in acqua calda e asciugata
1 + 1 uova
mandorle a pezzetti, + una intera, da nascondere.
granella di zucchero
Ho miscelato nel robot farina, lievito, zucchero, ho aggiunto il burro, l'uovo e il latte, fino ad avere un impasto morbido
Ho impastato abbastanza a lungo con le mani, aggiungendo l'uvetta.
ho messo a lievitare per circa tre ore, quando era più che raddoppiato di volume
ho tolto quasi un terzo dell'impasto per la parte centrale, quindi ho ricavato 8 palline di circa 90 grammi, che ho sistemato in uno stampo pesante di alluminio, imburrato e infarinato, non avevo carta da forno...
Ho spennellato con uovo battuto, e decorato con mandorle spezzate e granella di zucchero;
dopo circa quaranta minuti per la seconda lievitazione ho introdotto lo stampo nel forno già caldo e ventilato a 160°C per circa 30 minuti
La presenza di questo dolce in Svizzera è accertata nel 1311...notizie storiche e ricetta, diversa da quelle in uso nei paesi limitrofi, è reperibile nel sito
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Commenti
HaPpY NeW Year!
Ciao Nonna Ivana, auguri di un buon principio!
Tlaz
Big hugs, honey...
CHIaRa
Grazie per avermelo fatto conoscere!!
Buon Anno (anche se in ritardo) e tanti abbracci Jè