Passa ai contenuti principali

"IL DOLCE, IL PIACERE DEL GUSTO NELLA STORIA" UN LIBRO INTERESSANTE

Esce in libreria il libro che ha un titolo accattivante, che senz'altro interesserà molti!



"Dolce" è l'aggettivo che richiama una moltitudine di piacevolezze, dalla carezza affettuosa, alla dolcezza di un viso, delle acque, di gesti come di parole, e testimonianze ed esempi ne possiamo attingere dalla Bibbia come da autori classici greci, latini, attraverso la letteratura di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Questo tema del dolce come qualità è svolto nella prima parte del libro dal giornalista scrittore Alfredo Taracchini Antonaros, noto come gastronomo e conoscitore del cibo, autore televisivo.
La parte che riguarda il "Dolce" come sostantivo, la sostanza dolce che si è cercata nel mondo vegetale nei millenni, per appagare il gusto sempre più raffinato dell'uomo, è redatta da Ettore Franca.
Ettore FRANCA è agronomo, insegna Tecnologia degli alimenti nel corso di Scienza dell'Alimentazione presso l'Università degli studi di Urbino. Ha completato i suoi studi all'Università di Bologna, è giornalista e ha all'attivo pubblicazioni varie su temi  specifici del mondo agro-alimentare.
Le sue ricerche vertono appunto sul percorso storico e sulla descrizione delle piante, dei metodi che hanno, nei millenni, fornito all'uomo la sostanza che appaga il gusto del dolce.
Un percorso affascinante, tra scienza e storia, scritto con la chiarezza e ricchezza espressiva dell'autore, che ci ha sempre colpito, quando leggevamo i suoi articoli specifici dei suoi studi!
Ciascuno di noi avrà risposte esaurienti su parecchie curiosità, sulla frutta, i fiori, sul miele e le api, sulla canna da zucchero e la barbabietola, fino al "dolce" da sintesi, quelli dai nomi strani che conosciamo da decenni, che hanno proprietà elaborate in laboratorio, per ovviare a problemi nell'assunzione degli zuccheri ricavati da piante o dalle api.
Sarà così possibile seguire anche le vicende economiche e di egemonia di Repubbliche come Venezia, o Nazioni come l'Inghilterra e l'Olanda,  che godettero lunghi periodi di ricchezza e potere, proprio attraverso il  trasporto e il commercio dello zucchero, come lo era per le spezie.
Grazie Ettore per il tuo prezioso lavoro, e complimenti al coautore per la parte letteraria, che ci regala citazioni, aneddoti, leggende sul concetto di dolce come sinonimo di piacevole, gradevole, affascinnate, seducente, amorevole, tenero...e tanto altro!

Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.



 

Commenti

Sandy B ha detto…
Sweet is a very interesting and useful word in oh so many ways. We have enjoyed our "sweet" kids for the past few days, but they are heading back home now. Makes me sad.

Big hugs, my friend...

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra...

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir...

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di ...