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PENNE e ASPARAGI con SALSICCIA..in economia

Come per i carciofi,  con i cui scarti di foglie e gambi preparo dei piatti gustosi, come vellutate, zuppe e risotti, così anche degli asparagi io non butto quasi niente!
Il G. mi ha portato a casa dalla spesa due mazzi di asparagi, che mi hanno incuriosito, perché non erano i nostri soliti IGP di Altedo e comprensorio, quindi emiliano-romagnoli, ma arrivavano dalla Basilicata!
Ho notato il colore di un bel verde brillante, per quasi tutta la lunghezza del turione, il gambo, di  diametro pure inferiore ai nostri.
Con le mani ho cominciato a spezzare in due parti il gambo, per trattenere la parte più tenera verso le punte, ma  pure la parte inferiore non era poi così coriacea come lo è di solito...così ho pensato di lessare una buona parte e con i restanti di preparare un bel ragù.

Testo e immagini di ivanasetti
La parte tenera per un piatto di contorno, condito con olio, sale e pepe, e limone

 mentre ho tenuto a bagno in acqua fresca il resto.


Poi ho pelato la parte più dura all'estremità e ho ritagliato delle rondelline, che ho lasciato in un colino con sale marino e succo di limone. Non conoscendone il sapore, ho pensato bene di addolcirlo, o meglio, di spurgarlo.



300  g circa di asparagi a rondelle spurgati peralcune ore su un colino
200  g  c.  di salsiccia fresca modenese, spellata e sbriciolata
100  g   c. di cipolla ramata tritata
mezzo limone, succo
sale grosso per lo spurgare
olio, pepe, un po' di latte verso la fine 
Cottura un'ora abbondante

200  g  penne lisce (per metà ragù, con il rimanente faccio un risotto)
parmigiano reggiano 24 mesi a scagliette


Appassire la cipolla nell'olio, poi aggiungere gli asparagi a insaporire un paio di minuti, quindi mettere la salsiccia e lascira insaporire bene, allungare un po' d'acqua calda, pepe e cuocere lentamente coperto, controllando che ci sia sempre umido in tegame. 


Cuocere la pasta, e nel frattempo aggiungere solo tre-quattro cucchiai di latte, per ammorbidire il sapore.
Scolare la pasta e condire.
(Una variante: al posto del latte mettere invece nella terrina della pasta un po' di burro fresco, per dare un sapore più delicato! Io non uso panna, perché mi "confonde" l'aspetto del piatto!)




Licenza Creative Commons
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Commenti

Unknown ha detto…
Buona brava, mi ispira molto l'abbinamento con la salsiccia!
oh my now that's a dish i could love! how inventive! hope you feel better and got some good rest honey.

smiles, bee
xoxoxooxox
Anonimo ha detto…
Come mi piacciono queste ricettine per usare "tutto quel che c'è"! Io sono proprio come te, se posso non butto via (colpa dell'esempio delle nonne?). Sai che qui in Francia fanno una minestra vellutata con le foglie dei ravanelli? Bisogna che siano fresche, s'intende: belle verdi. Si fanno "sudare" con un po' di cipolla, si agg. il brodo caldo e una o due patatine per ispessire, e voilà. Poi si passa. Semplice e fresca. Un caro saluto! CHIARA
ivana ha detto…
Grazie, Elisa!


Niente di eccezionale...solo piccole strategie di casa mia!

Buon notte!
ivana ha detto…
Ciaocara Bee!

I feel like yesterday, no fever though!

Have a lovely afternoon!

Big hugs

xoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao Chiara!

Che bella idea con le foglie di rapanelli...pensare che in ogni orto c'è sempre stato un quadretto dedicato ai ravanelli, ma da tempo chi li pianta più? Allora sì che erano fresche le foglie e senza inquinamento!
Piacciono anche a me le vellutate, ne farò presto, con una verdura e le patate per ispessire!

Buona notte, cara!
Un abbraccio!

Io ho ancora tutto costipato, spero di dormire e che mi maturi!

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