Passa ai contenuti principali

NOCINO delle nostre famiglie

Ecco 3 ricettine per preparare il nocino, sono le versioni delle mie amiche e vicine!
Io sono poco affidabile...non resto mai fedele a una versione, perché ogni volta mi vien voglia di aggiungere o togliere, anche nei quantitativi delle noci a seconda dell'annata, o per certe spezie che gradisco o meno!!!
Lo faccio di rado...lo ricevo sempre in  regalo,  ho ancora alcune bottigliette nella vetrina!

Stamattina mi è saltato il desiderio di riprovarci....sono andata per raccogliere noci dalla pianta nel piccolo parco dietro casa, ma qualcuno ha senz'altro approffitato della "guazza" della notte e le ha raccolte prima di me!
Sono tutte inutilizzabili, perché la grandinata di due domeniche fa ha rovinato tutte le piante da frutto!!!





Quello fotografato è il Nocino di Anna, mia sorella...che ne produce in serie, per i regalini di Natale!!!



Nel Modenese troviamo sempre delle importanti realtà, che riguardano i prodotti della zona, cibi, vini e liquori tipici, tradizionali.

Vi passo il link al sito della Consorteria del Nocino  di Modena, a Spilamberto, molto interessante e simpatico!

Commenti

i love anything walnut honey! anything at all!

smiles, bee
xoxoxoxoxoxox
BARBARA ha detto…
Dai, ti consolerai con il nocino di tua sorella!
ivana ha detto…
Ciao Barbara!!!
Infatti...ne ho ancora da Natale...non se ne beve tanto in casa mia...me lo dimentico pure!!!!!

Buona serata...anche se in casa c'è un mortorio!!!
ivana ha detto…
Thank you

I love nuts, i bake so many cakes with walnuts!!!!
Have a great afternoon!!!
Here someone is sad...for the soccer!!!

Ciao!!!!
xoxoxoxo
Paula Feldman ha detto…
Ivana mi sono fatto una sana risata quando ho letto che fai il nocino. I nostri amici Gamberi avevano scritto che anche loro facevano il nocino in questo periodo perche era il momento propizia...solo che per cogliere le noci giusti tradizione voleva una vergine scalza....ecco perche la risata mia! Buon fine settimana da Ponente P
ivana ha detto…
Ciao P!!!

Anch'io ho riso!!!!...in genere vanno di notte, così non si distingue lo stato verginale!!!
Io sono andata alla luce del sole...ma le noci erano già partite, e a me son rimaste le più rovinate!!
Niente male...ho ancora bottigliette piene di Nocino...e a Natale me ne arrivano sempre di nuove!!!!

Buona fine settimana a te...dalla bassa pianura levante!!!!
Bibliotopa ha detto…
anche dalle nostre parti si faceva il Nocino, ma invece che nel ricettario di liquori di mia nonna- di cui il liquore all'arancio è tuttora un mio cavallo di battaglia- ho trovato in Nocino della sua amica, la signora Cossovich.
Riporto la ricetta come l'ho trovata, inclusa la curiosa ortografia, forse dovuta a trascrizione da parte della sua cuoca, e la conferma che questa è la stagione giusta!

Nocino
16 noci (raccolte il 24 Giugno) tagliate a fettine fine se le mette in una fiasca con un litro di spirito con dieci teste di garofani un pezzetto di cannella e 1/4 di Kg di zucchero. Per 40 giorni espor la fiasca al sole e scuoterla giornalmente.
Passati i 40 giorni si filtra il spirito con ovata, frattanto si cucina 1/2 l. acqua con 1/2 Kg zucchero per 1/2 ora e quando il sciroppo è freddo se lo unisce e si versa il tutto in bottiglie che verranno ben chiuse e si lasceranno riposare un pezzo.
( il ricettario della signora Cossovich alterna ricette scritte in italiano, in tedesco e alcune in francese)
ivana ha detto…
Ciao Biblio!

interessante anche questo!
Ieri sono stata ospite, si fa per dire, dell'Ordine del Nocino a Spilamberto, e quot capita, tot "nocini" possiamo proprio dire!
Ieri era la giornata di chiusura del Palio del Nocino, per la 140° Fiera di San Giovanni e ho notato che fanno proprio le cose sul serio...conclusione, però, come ho detto all'inizio!
Praticamente noci, o pari o dispari, o poche o molte; spezie, o tante o poche, alcool sempre, zucchero o prima o dopo, a volte anche senza acqua...penso che non possa assolutamente essere incapsulato in una formula matematica...piuttosto catalogato come un prodotto di fantasia popolare!
Mi sta bene così!!!

Buona serata!!!
Passo la ricetta a mia sorella...se vuol derogare dalla sua, del che dubito!!!ahhh!!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di