La giornata qui in pianura è rigida...la galaverna copre i tetti con un lattiginoso strato, che man mano si scurisce, sciogliendosi al sole.
I prati e le siepi sono pure prigionieri in questo abbraccio gelido
Noi siamo al caldo nelle nostre case, protetti da freddo, disagi, sofferenza!
Rileggo la mail di Elena, che settimanalmente invia dall'India...e sempre mi colpisce il coraggio con cui spesso sola, affronta il suo impegno, coscienziosamente, con onestà!
"In questi mesi ho viaggiato molto spesso in treno per Mumbai e non solo, mi sono spinta a nord, nello stato del Gujarat, ed a sud, fino a Goa. Ho imparato a viaggiare da sola, a riconoscere le fermate e ad interpretare le scritte nelle stazioni per leggere le destinazioni.
Viaggiare in treno in India è un ottimo modo per imparare qualcosa di questo straordinario Paese e un po’ di cultura del suo popolo, perchè il treno è come un villaggio in movimento, una prosecuzione della vita quotidiana delle persone che si sposta da un luogo all’altro, e non un semplice mezzo di trasporto.
Nei treni locali ci sono vagoni riservati alle donne: inizialmente mi sembrava una cosa antiquata, ma dopo essere salita su un treno all’ora di punta, ho capito che forse questa separazione fa parte della politica di controllo delle nascite.. I treni sono talmente affollati, che ci si ammassa tutti insieme, schiacciati l’uno contro l’altro.
Sui treni a lunga percorrenza, invece, uomini e donne viaggiano insieme, a volte altrettanto ammassati, e si può assistere alle situazioni più disparate. La settimana scorsa ho viaggiato per 22 ore in pochi giorni, ed oltre a godermi la meraviglia del paesaggio, fatto di colline, sconfinata foresta e campi coltivati (durante tutto il tragitto non ho visto un solo macchinario nei campi, ma solo uomini e donne chinati sulla terra), mi divertivo ad osservare quello che succedeva intorno a me.
I comportamenti sociali degli indiani sono profondamente diversi dai nostri, quindi ciò che per un europeo è considerato sconveniente, qui è normale e viceversa (per esempio, chiedono scusa per uno starnuto, ma ruttano liberamente e sputano ovunque). Essendo abituati a condividere spazi ristretti, ignorando i concetti di privacy e solitudine, anche nei luoghi pubblici o con persone estranee tendono a condividere l’esperienza del momento creando in poco tempo una piccola comunità. Con i miei vicini di posto in treno, durante il viaggio di ritorno dal sud del Maharastra, ho chiacchierato a lungo, ci siamo scambiati cibo e bevande, abbiamo ascoltato la musica ad alto volume, ci siamo tutti spostati per fare accomodare chi voleva stendersi a dormire o chi era salito senza il posto riservato o chi allungava i piedi scalzi sul sedile altrui. Il tutto senza troppi convenevoli, ma semplicemente, come se fosse normale condividere tutto con tutti. Nel nostro estremo individualismo occidentale, invece, in genere siamo talmente presi da noi stessi da non vedere più gli altri, fino ad arrivare a temere tutti.
Sul treno si vendono ogni genere di cose, dal cibo ai libri alla bigiotteria; si mangia tutti con le mani, ma tutti bevono dalla bottiglia senza toccarla con le labbra (considerando la sporcizia dell’India sembra una precauzione ridicola, ma giuro che sono l’unica a bere direttamente dalla mia bottiglia); ed i rifiuti si buttano esclusivamente dal finestrino, che, come le porte, è sempre aperto. Arrivata a destinazione, un bambino che raccoglie i rifiuti sul treno, passava in ogni carrozza a buttare dai finestrini tutte le bottiglie di plastica che erano rimaste a bordo. Si è fermato di fronte a me per gettare, sorridente, una decina di bottiglie, mentre io tenevo stretta la mia, che riutilizzo da novembre, inorridita da questa pratica come un militante di Greenpeace di fronte ad una petroliera! E sempre sconcertata dal fatto che migliaia di bambini in India di mestiere raccolgono i rifiuti per vivere, e sapevo che quelle bottiglie gettate sui binari significavano guadagno per quel bambino. ..............."
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
I prati e le siepi sono pure prigionieri in questo abbraccio gelido
Noi siamo al caldo nelle nostre case, protetti da freddo, disagi, sofferenza!
Rileggo la mail di Elena, che settimanalmente invia dall'India...e sempre mi colpisce il coraggio con cui spesso sola, affronta il suo impegno, coscienziosamente, con onestà!
"In questi mesi ho viaggiato molto spesso in treno per Mumbai e non solo, mi sono spinta a nord, nello stato del Gujarat, ed a sud, fino a Goa. Ho imparato a viaggiare da sola, a riconoscere le fermate e ad interpretare le scritte nelle stazioni per leggere le destinazioni.
Viaggiare in treno in India è un ottimo modo per imparare qualcosa di questo straordinario Paese e un po’ di cultura del suo popolo, perchè il treno è come un villaggio in movimento, una prosecuzione della vita quotidiana delle persone che si sposta da un luogo all’altro, e non un semplice mezzo di trasporto.
Nei treni locali ci sono vagoni riservati alle donne: inizialmente mi sembrava una cosa antiquata, ma dopo essere salita su un treno all’ora di punta, ho capito che forse questa separazione fa parte della politica di controllo delle nascite.. I treni sono talmente affollati, che ci si ammassa tutti insieme, schiacciati l’uno contro l’altro.
Sui treni a lunga percorrenza, invece, uomini e donne viaggiano insieme, a volte altrettanto ammassati, e si può assistere alle situazioni più disparate. La settimana scorsa ho viaggiato per 22 ore in pochi giorni, ed oltre a godermi la meraviglia del paesaggio, fatto di colline, sconfinata foresta e campi coltivati (durante tutto il tragitto non ho visto un solo macchinario nei campi, ma solo uomini e donne chinati sulla terra), mi divertivo ad osservare quello che succedeva intorno a me.
I comportamenti sociali degli indiani sono profondamente diversi dai nostri, quindi ciò che per un europeo è considerato sconveniente, qui è normale e viceversa (per esempio, chiedono scusa per uno starnuto, ma ruttano liberamente e sputano ovunque). Essendo abituati a condividere spazi ristretti, ignorando i concetti di privacy e solitudine, anche nei luoghi pubblici o con persone estranee tendono a condividere l’esperienza del momento creando in poco tempo una piccola comunità. Con i miei vicini di posto in treno, durante il viaggio di ritorno dal sud del Maharastra, ho chiacchierato a lungo, ci siamo scambiati cibo e bevande, abbiamo ascoltato la musica ad alto volume, ci siamo tutti spostati per fare accomodare chi voleva stendersi a dormire o chi era salito senza il posto riservato o chi allungava i piedi scalzi sul sedile altrui. Il tutto senza troppi convenevoli, ma semplicemente, come se fosse normale condividere tutto con tutti. Nel nostro estremo individualismo occidentale, invece, in genere siamo talmente presi da noi stessi da non vedere più gli altri, fino ad arrivare a temere tutti.
Sul treno si vendono ogni genere di cose, dal cibo ai libri alla bigiotteria; si mangia tutti con le mani, ma tutti bevono dalla bottiglia senza toccarla con le labbra (considerando la sporcizia dell’India sembra una precauzione ridicola, ma giuro che sono l’unica a bere direttamente dalla mia bottiglia); ed i rifiuti si buttano esclusivamente dal finestrino, che, come le porte, è sempre aperto. Arrivata a destinazione, un bambino che raccoglie i rifiuti sul treno, passava in ogni carrozza a buttare dai finestrini tutte le bottiglie di plastica che erano rimaste a bordo. Si è fermato di fronte a me per gettare, sorridente, una decina di bottiglie, mentre io tenevo stretta la mia, che riutilizzo da novembre, inorridita da questa pratica come un militante di Greenpeace di fronte ad una petroliera! E sempre sconcertata dal fatto che migliaia di bambini in India di mestiere raccolgono i rifiuti per vivere, e sapevo che quelle bottiglie gettate sui binari significavano guadagno per quel bambino. ..............."
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Commenti
wow the children collecting "waste", that is so sad that they have to do that. makes me really sad to think about it.
hugs, bee
xoxoxoxoxo
Today is less cold, and sunny!!!
Elena has finished her task, now she is spending a two weeks holyday in Philippines, at a friend's of her!
We'll see her on end Februar!!
Have a lucky Friday!!!
See you, I stay tuned!!!
xoxoxoxoxoxoxo
Elena è partita dall'India, dove ha concluso il suo compito, ora si trova in vacanza nelle Filippine da un'amica!
Chissà...potrai anche conoscerla!!!
Grazie delle parole!!!
Un abbraccio!
Elena ha concluso il suo impegno in India, ho trascorre una vacanza da un'amica nelle Filippine, la vediamo alla fine del mese!!!
Ho appena ricevuto la lettera delle giornate conclusive in India...un resoconto intenso e importante per chi è interessato all'esperienza delle adozioni a distanza, per sostenere il lavoro di abnegazione e amore delle persone che si sono votate a questa missione!
Grazie, cara!
Un abbraccio!!!!
India - le lettere di Elena ci aprono la porta su un mondo tanto diverso dal nostro. Ringraziala da parte mia!
un abbraccio da ponente, P
Anch'io ho quella temperatura...ho appena fotografato margherite e veronica!!!
Che bello uscire fuori di casa a respirare nel sole, che scalda già!!!!
Elena è già nelle Filippine!!!
Un abbraccio dal Levante luminoso e caldo!!!!
Domanda da un milione di euro!!!
Proprio questo...Elena è una sorta di vulcano spento che ha delle improvvise esplosioni incoercibili...e lei va!!!!!
Quindi siamo davvero sempre in questa incertezza!
Io penso alla sua salute...e pure al suo futuro...ma non si può scegliere noi per la vita degli altri!!!
Grazie!!!
Un abbraccio!!!
Sì, abbiamo avuto delle belle giornate, pure con la galaverna, ma poi il sole scalda ed è bello aprire e lasciare entrare aria e sole!!
Oggi abbiamo festeggiato Agnese, che ieri ha compiuto 12 anni...e li abbiamo trovati nel prato a giocare!!!!
Una buona settimana a te!!!
Un abbraccio!!!
Io ho sempre pubblicato solo dei brani delle lettere di Elena...magari dopo stampa dei libri e se fa di nuovo delle conferenze te lo prtecipo!!!
Finalmente ho avuto tempo per leggere tutti i commenti ai miei diari di viaggio e sono rimasta davvero stupita!
Sono felice di aver trasmesso un po' delle emozioni che mi hanno accompagnato durante i miei 3 mesi in India, e chiedo alla zia di pubblicare anche l'ultimo diario di viaggio, con il quale si conclude la mia esperienza.
Grazie per le parole bellissime che mi avete scritto! Consiglio a tutti di fare un viaggio in un Paese asiatico, magari proprio in India, dove immergersi in un mondo ed in un'atmosfera unico. Ma bisogna essere pronti alla botta al cuore ed allo stomaco che colpisce appena si arriva.
Sarei felice di dare ulteriori informazioni sull'India a chi lo desidera.
Grazie di cuore a mia zia per aver condiviso i miei diari e a chi si e' emozionato leggendoli.
Namaste', Elena
I commenti nel blog sono davvero stati commoventi, come pure nei forum dove già ti conoscono dalle precedenti esperienze!!!
Io spero di abbracciarti in settimana e di trovarci tutti la prossima domenica!!!!
Spero che pure Luca dalla Russia torni con molta emozione da raccontare!!!
A presto!!!