Passa ai contenuti principali

CREVALCORE...GUARDANDO le STELLE...dopo la FRITTATA!

Appuntamento alla Tensostruttura per l'incontro con l'astronomia!

Guardando le stelle
incontro divulgativo e osservazioni al telescopio; a cura del Gruppo Astrofili Persicetani in collaborazione con il Museo del Cielo e della Terra 

Sono eccitata...arriviamo presto come il solito, solo altre due o tre persone stanno aspettando...rifacciamo il giro intorno e tornando al punto di prima, troviamo altre due persone, il buio sta scendendo, ci vuole per questa esplorazione al nostro firmamento!
Qualcuno compare alla luce dove stiamo chiacchierando fra di noi e dice che ci dobbiamo avvicinare al telescopio, posizionato in un angolo buio verso il campo!

Non possiamo mancare la vista di due pianeti, prima Marte, che ci appare come una pallina luminosa con un riflesso rosso...e intanto che ciascuno si avvicina e applica l'occhio al nero buco della lente per osservare il pianeta rosso, Marco con il raggio laser inizia a puntare sulle stelle, l'Orsa Maggiore,  per giungere alla Stella Polare, la stella che da millenni ci guida, in questo emisfero.
Altre persone stanno giungendo, famigliole con bambini, ragazzini curiosi in giro da queste parti...che sono interessatri in modo fanatico al laser, fanno domande su domande, ma poi restano per ascoltare l'affabulare di Marco, che si sta scaldando, risponde a qualche nostra domanda, ma è lui che prova gusto a parlarci di mitologia, ogni nome di stella richiama un mito greco, e così, più che astronomia è letteratura...non immaginavo di trovare un poeta...fra le stelle!!!
Il G. finalmente si è rasserenato, si lascia trasportare dai racconti appassionati su Arianna e la sua corona, che, lanciata verso il cielo, non è più scesa e si trova proprio quassù sulle nostre teste.
E Orfeo ed Euridice, ed Ercole e le vendette di Era, per punire Zeus, marito reiterato fedifrago!
La luce dei lampioni disturba, per cui, finito di osservare anche Saturno e le sue "orecchie" come diceva Galilei (gli anelli si vedono di coltello, dall'alto al basso, dando proprio quell'impressione), ci spostiamo in mezzo al campo, dove ancora ci sono le stoppie, non si è ancora arato il terreno, qui verranno messi i moduli che sostituiranno gli edifici scolastici di Crevalcore, dalle elementari all'istituto Professionale!
E le favolose avventure dei personaggi dell'Olimpo greco con le parentele varie vengono citati con grande facilità ed enfasi, da farci quasi restare a bocca aperta. Le stelle ora sembrano numerosissime, con le parole di Marco seguiamo i disegni che fin dall'antichità rappresentano un mito, una tragedia, un  dramma anche umano oltre che degli dei e dei semidei!
Una ora e mezza è trascorsa volando...ci ha dato nuovi stimoli per prendere in mano una mappa del firmamento e magari cercare in Internet per rinfrescare la memoria e allargare le conoscenze!
Grazie Marco...ho apprezzato tantissimo questo cammino fra le stelle, al buio di una periferia..un piccolo dono per curare la tristezza di un paese terremotato!

La camminata di andata e ritorno ha stimolato la digestione...avevo fatto una enorme frittata che sembrava una luna, ma poi capovolta sembrava una pizza gonfia e ben guarnita di zucchine!

quattro zucchine chiare varietà Bologna, che sono tenere e dolci, 
7 ovette di giovani gallinelle ovaiole da quest'anno,
4  fette biscottate tritate con il batticarne, in un sacchetto.
2  cuccchiai di parmigiano reggiano grattugiato
1  cucchiaio di farina
3  cucchiai olio extra vergine d'oliva, sale e noce moscata, basilico spezzettato
 
Stufare i dadini di zucchina, mantenere uno strato compatto sul fondo della padella, versare la crema densa ben mescolata sulle zucchine, pareggiando bene, coprire con un coperchio e cuocere per cinque minuti a fiamma bassa, scoprire, fare scivolare la frittata sul coperchio rovesciato, appoggiarvi la padella e capovolgere il coperchio.
Coprire e cuocere altri cinque minuti a fiamma bassa, per non fare scurire la frittata
Scodellarla su un largo piatto!

E' ottima! Piace molto ai bambini!
Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.


Commenti

your life seems so exciting ivana! always something interesting going on in your world...

hugs. bee
xoxoxoxoxo
Anonimo ha detto…
Alla faccia della frittata!!!
Non l'avrete finita da soli, in due, spero.. *_____^
A parte gli scherzi, il tuo entusiasmo è.. entusiasmante.. invidiabile.. ci credo che sei giovane: giovanissima, di spirito!
Anche col tormento del caldo, riesci ad avere l'umore "alle stelle", alla lettera!
Ti auguro che continui ad essere tale, fino alla scomparsa dell'afa.
Buona serata e migliore notte: buon riposo!
Adri
ivana ha detto…
Cara Adri!

Purtroppo le stelle hanno assorbito tutto il mio brio...oggi una giornata no, da zombie, siamo andati da amici, ma solo pr un'oretta, troppo faaticoso!
Inolre sono terremotati, solo da pochi giorni dormono in casa, dormivano nel garage, poi nella roulotte, che hanno comprato....pensano che se vien giù la casa sono almeno al coperto!

La lungo onda del terremoto ci tiene ancora sotto il suo dominio!

Un abbraccio...finisco la posta. poi vado a letto!
Nei ritagli leggo i tuoi viiaggi, mi pare che quello in Mauritania non sia completo!, o forse non vedo io la pagina che segue, spero domani di svegliarmi colpiede giusto!

ivana ha detto…
Ciao cara Bee!

We walked only ten minute, it was a lovely night, and very interesting!

Have a great Wednesday afternoon!

Big hugs!

xoxoxoxoxo
nonna Rosi ha detto…
Non ne posso più di afa e caldo, dormo per sfinimento...invidio la serata a rimirar le stelle e cercherò di saperne di più dei miti che hai citato!
Ho preso nota della frittata che sicuramente proverò e poichè ho un po' di pesche copierò una delle tue torte. Buon dopo ferragosto e un abbraccio, nonna Rosi
Anonimo ha detto…
Ma che meraviglia una serata sotto le stelle!Io tutte le sere le ammiro dal mio terrazzo,ma sono molto ignorante in materia(zucchine trombetta comprese eh!eh!)
E lo spettacolo di Venere luna e giove allineati quest'inverno non era bellissimo?Quest'anno non ho visto stelle cadenti,sarà colpa della crisi?!
Questa frittatina è da provare subito subito perciò smetto di annoiarti e scappo in cucina,adoro le zucchine.
ps se ti fa piacere vedere qualche immagine insolita della Sardegna
puoi visitare il blog di mia figlia,ti dirò in seguito.Buona giornata a voi ETTA
ivana ha detto…
ciao Rosi!

Noi abbiamo dei piccoli eventi che cercano di tenerci su il morale in questi duri mesi di dopoterremoto, piazza non agibile, chiese, nessuna agibile, ospedale neppure, tutte le scuole, escluse le materne, ma quelle delle frzioni sono da ricostruire, niente municipio, che è trasferito nella biblioteca...che altro di più...a pensarci vengono i brividi...ma nella tensostruttura ci offrono deii momenti di svago, musica, incontri..e questo delle stelle, che cui ho partecipato con grande entusiasmo!

Scusa lo sfogo, Rosi, il caldo poi ci fa sragionare!

Un abbraccio forte!
ivana ha detto…
Grazie Etta!

Con piacere visiterò un blog sulla sadegna, in genere non frequento blog di cucina, per mancanza di tempo...e perché prendo spunto solo da quello che mi trovo disponibile in cucina, non vado a cercare (non sono io che faccio la spesa!) ingredienti diversi...mi sbizzarrisco con la mia fantasia e memoria, per fare cose semplici per la famiglia...
Ma visito i siti di arte, varia umanità e viaggi...quindi mandami pure l'URL!
Grazie delle parole, sei sempre gentile!

Un abbraccio forte
ChoralConductor ha detto…
Cara Ivana, i miti greci mi hanno accompagnato per anni e anni, dal liceo fino a oggi, appassionandomi, avvincendomi, stupendomi anche, facendomi pure, in qualche caso, capire alcune cose dell'oggi. Ogni tanto rileggo molti di quei racconti, e ogni volta rinnovo l'intima gioia di entrarci e trarne sempre nuovi spunti di riflessione.

E attraverso le stelle, che sempre da lassù ci guardano, si possono anche dimenticare le grandi difficoltà che attendono la ricostruzione di Crevalcore.

Ma, se puoi, non essere così triste e sconsolata (almeno, dalle tue parole di commento alla situazione di terremotati traspare ciò: se non è, perdonami...): vedrai che si potrà rinascere, vedrai che la forza tornerà in noi, anzi, sta già tornando. Un abbraccio da Montecreto, ci vediamo (sarebbe il momento di conoscerci personalmente... ahahahah!) a Crevalcore.

Gian Marco
nonna Rosi ha detto…
Si fa presto a dirlo, ma vivere una esperienza come la vostra stravolge la vita e tiene col fiato sospeso sempre...speriamo che al più presto possa tornare per tutti serenità e speranza. Ti abbraccio forte, nonna Rosi
ivana ha detto…
Grazie Rosi!

Ci prende un fatalismo e un'inedia incredibili, forse anche il caldo ci impoverisce l'elasticità di spirito...speriamo che passi!

Un abbraccio!
Buona fine di settimana!
ivana ha detto…
Caro Giangi!

trovo solo dopo due giorni, per caso, visto che alice non mi consegna avvisi da forum e altro, e infatti mancano anche i commenti, questo l'ho preso per i capelli!

Non sono poi veramente pessimista...solo che ci si vive a contatto e il pensiero rimane fisso lì...cammini e vedi davvero delle modificazioni, guardi più in fino e scorgi delle crepine in più nei muri di casa, , vedi nel parco le tende di poveracci che han perso quelle case abbandonate di contadini ridotte a ruderi, che essi abitavano e ora non sanno dove andare!
I miti greci o quelli classici della nostra cultura ci accompagnano, perché sono la rappresentazione dell'umana tragedia e...commedia...la tragedia ha sempre più presa, no?

Non la leggo da parecchio, ma quando la sento rievocata la rivivo non più come esercitazione mnemonica scolastica...ma come riflessione sull'esistenza, l'uomo, la sua natura...sempre quella, dopo millenni!!!

A presto!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.