Era così naturale arrivare in piazza in bicicletta prima di questi cento giorni...varcavi la soglia di un salotto, a Porta Modena o a Porta Bologna, di fronte avevi uno spazioso corso vivace, con pure il traffico automobilistico, che ancora era permesso a differenza di altre piazze di paesi e cittadine vicini.
Mettevi la tua bicicletta nelle ganasce dei portabiciclette davanti ai negozi e a piacere entravi da uno o dall'altro, come facevano tanti altri, e chiacchierando, sorridendo, brontolando passavi minuti o quarti d'ora quasi sempre alla stessa ora, per le stesse abitudini, il giornale, il pane, la scuola per i figli, una visita in chiesa, un'attesa più seria in farmacia ecc...
E' giovedì. Sono le undici, entro da Via Pigozzi, sotto un tunnel di travi che sorreggono i muri di due palazzi d'angolo, anche le arcate dei portici sono puntellate da un incrociarsi di pali e traverse...
E subito ti inonda una luce irreale posata sulle facciate dei palazzi e delle case che si fronteggiano da un lato all'altro del corso; luce e silenzio, immobilità e solitudine.
Testo e immagini di Ivanasetti!
Il negozio della Profumeria Silvana è aperto da dieci giorni, non c'è nessuno nei pressi, nessuno che entra nei minuti che io chiacchiero con Elena.
Ho la macchina e scatto le foto...mi faccio ardita e oltrepasso la transenna solo per un paio di metri, alle calcagne di due residenti che vanno a ritirare qualcosa, penso...e arrivo proprio ad avere una visuale diversa, è Piazza Malpighi
Scorgo il Campanile, messo in sicurezza da subito, e in fondo Porta Bologna e sul corso i mezzi per la messa in sicurezza dei palazzi...e il monumento a Marcello Malpighi
Le ombre della tarda mattinata, per il sole già molto alto, rendono molto stanco l'aspetto dello scienziato, sembra un disincantato e rassegnato Vecchio che osserva la sua piazza con tristezza, ma anche con caparbia fermezza a tutelare questo abbandono, questa solitudine.
E scorgo la Parrocchiale di San Silvestro, lo strano del nostro paese dopo il terremoto è questo aspetto quasi intatto delle facciate, delle strutture, ma internamente sono pericolanti, come una costruzione a secco, che con un soffio del lupo debba cadere giù come le casette fasulle dei Tre Porrcellini.
Richiudo la transenna e riprendo la mia bicicletta...è strano come si notino particolari che per una vita ti sono stati sotto gli occhi, ma senza essere visti...
Un cammeo a bassorilievo e una targa bianchi risaltano sull'intonaco rosso della casa di fronte alla profumeria...chi sarà mai?
Scatto le foto, certa che non avrò la possibilità di leggere che ci sta scritto, le transenne mi impediscono di avvicinarmi, non voglio riavventurarmi come prima, i Vigili del Fuoco sono da altra parte, e non voglio fare la monella!
Naturalmente nell'elaborare le foto trovo invece la scritta abbastanza leggibile... Don Vincenzo Ferranti, questa è la casa dove nacque nel 1811, credo di avere letto; fu un famoso studioso del diritto, e qualcosa si trova in Internet, come il commento alla lettera di risposta del Barone Ricasoli all' on. Deputato Ricciardi, una pubblicazione che fa parte di una raccolta edita nel 1931, da parte delle Librerie del Harward College, contenente studi sul Risorgimento Italiano.
Il Commento di Ferranti abbraccia i temi del tempo (ma riferibili benissimo anche ai nostri: scuola e lavoro!); il rapporto stato e chiesa, l'educazione popolare; la Questione Romana!
Vincenzo Ferranti commento
Naturalmente Leda ed io approfondiremo la conoscenza di Don Vincenzo Ferranti...la targa così evidente, che ci è sfuggita sempre, ora ha bisogno della nostra attenzione!
Queste visite a quella minima parte accessibile di Corso Matteotti mi procurano tristezza a volte amarezza e rammarico...ma qualcosa di positivo cerco sempre di afferrarlo, malgrado tutto!
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Mettevi la tua bicicletta nelle ganasce dei portabiciclette davanti ai negozi e a piacere entravi da uno o dall'altro, come facevano tanti altri, e chiacchierando, sorridendo, brontolando passavi minuti o quarti d'ora quasi sempre alla stessa ora, per le stesse abitudini, il giornale, il pane, la scuola per i figli, una visita in chiesa, un'attesa più seria in farmacia ecc...
E' giovedì. Sono le undici, entro da Via Pigozzi, sotto un tunnel di travi che sorreggono i muri di due palazzi d'angolo, anche le arcate dei portici sono puntellate da un incrociarsi di pali e traverse...
E subito ti inonda una luce irreale posata sulle facciate dei palazzi e delle case che si fronteggiano da un lato all'altro del corso; luce e silenzio, immobilità e solitudine.
Testo e immagini di Ivanasetti!
Il negozio della Profumeria Silvana è aperto da dieci giorni, non c'è nessuno nei pressi, nessuno che entra nei minuti che io chiacchiero con Elena.
Ho la macchina e scatto le foto...mi faccio ardita e oltrepasso la transenna solo per un paio di metri, alle calcagne di due residenti che vanno a ritirare qualcosa, penso...e arrivo proprio ad avere una visuale diversa, è Piazza Malpighi
Scorgo il Campanile, messo in sicurezza da subito, e in fondo Porta Bologna e sul corso i mezzi per la messa in sicurezza dei palazzi...e il monumento a Marcello Malpighi
Le ombre della tarda mattinata, per il sole già molto alto, rendono molto stanco l'aspetto dello scienziato, sembra un disincantato e rassegnato Vecchio che osserva la sua piazza con tristezza, ma anche con caparbia fermezza a tutelare questo abbandono, questa solitudine.
E scorgo la Parrocchiale di San Silvestro, lo strano del nostro paese dopo il terremoto è questo aspetto quasi intatto delle facciate, delle strutture, ma internamente sono pericolanti, come una costruzione a secco, che con un soffio del lupo debba cadere giù come le casette fasulle dei Tre Porrcellini.
Richiudo la transenna e riprendo la mia bicicletta...è strano come si notino particolari che per una vita ti sono stati sotto gli occhi, ma senza essere visti...
Un cammeo a bassorilievo e una targa bianchi risaltano sull'intonaco rosso della casa di fronte alla profumeria...chi sarà mai?
Scatto le foto, certa che non avrò la possibilità di leggere che ci sta scritto, le transenne mi impediscono di avvicinarmi, non voglio riavventurarmi come prima, i Vigili del Fuoco sono da altra parte, e non voglio fare la monella!
Naturalmente nell'elaborare le foto trovo invece la scritta abbastanza leggibile... Don Vincenzo Ferranti, questa è la casa dove nacque nel 1811, credo di avere letto; fu un famoso studioso del diritto, e qualcosa si trova in Internet, come il commento alla lettera di risposta del Barone Ricasoli all' on. Deputato Ricciardi, una pubblicazione che fa parte di una raccolta edita nel 1931, da parte delle Librerie del Harward College, contenente studi sul Risorgimento Italiano.
Il Commento di Ferranti abbraccia i temi del tempo (ma riferibili benissimo anche ai nostri: scuola e lavoro!); il rapporto stato e chiesa, l'educazione popolare; la Questione Romana!
Vincenzo Ferranti commento
Naturalmente Leda ed io approfondiremo la conoscenza di Don Vincenzo Ferranti...la targa così evidente, che ci è sfuggita sempre, ora ha bisogno della nostra attenzione!
Queste visite a quella minima parte accessibile di Corso Matteotti mi procurano tristezza a volte amarezza e rammarico...ma qualcosa di positivo cerco sempre di afferrarlo, malgrado tutto!
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Commenti
hugs, bee
xoxoxoxoxo
I"m so glad that you seem to able to get into my blog and comment on it. I'm very glad. Have a great day my good friend.
Paul
Have a great Saturday. It is cooling down tonight.
Big hugs, honey...
I go almost each day to the main street of my town...only a few people go there...it's impossible to go the street along, only in a short West zone.
We hope that the works to set the buildings safe lasts not too long!
Have a great Sunday!
Big hugs!
We cannot enter the most part of the Main Street, no shops, no bank (only one is open in Center, the other are out of center inside of containers!
The Hospital is in new containers. The Municipal Offices are transferred in other Building!
We need more then 100 million Euro for the public Buildings!
That is the situation!
I can comment, but I don't see wenn you write a post on your blog, than my accont is ivana google, not ivana ... google+. I tried to join you, but I cannot work with google+!
Have a great week, mine is so busy!
The works run very earnst, we trust we can have a better future!
Thank you, honey!
xoxoxoxo