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L'OASI DEL LOTO, MICHELE MORISI E IL SUO VIVAIO BIOLOGICO, 1. PARTE

Da tre settimane rimane in un angolo della mia mente una emozione, che non sembra volere concretizzarsi nelle parole scritte in un blog...una magia che ti avvolge tutta, e i sensi sono aperti a cogliere profumi, a vedere vita, creature, piante e fiori, ad ascoltare canti di uccelli, stormire di fronde, mentre la mente cerca di capire, di registrare, ricordare nomi, storie, spiegazioni!
Dalla strada provinciale si devia verso un percorso privato, dal paesaggio solito di campi coltivati, frutteti ordinati, belle case con giardini e spazi ben definiti, si arriva a un luogo "antico", non addomesticato! Anche la srada stretta è   in terra battuta, e non porta oltre a questa macchia naturale, dai confini segnati da fossati e altissime siepi fitte e invalicabili di maclura.

Testo e immagini di ivanasetti


Maclura pomifera
cI Siamo finalmente, io aspettavo da circa un anno di poter visitare questo posto, incuriosita dal fior di loto che fiorisce in un vascone nel 

 giardino di Daniela
la mia vicina

Questo luogo, che mi sta affascinando fa parte dei vivai protetti, dove si pratica l'agricoltura biologica.
Ogni pianta è catalogata, nessuna altra esotica può essere inserita, soprattutto si mantiene l'originarietà delle piante autoctone della nostra zona, già consolidate da un lungo periodo di manutenzione mirata a questo scopo.


E Michele è il Cicerone di questa scoperta, mentre Daniela, che mi ha condotta qui, già pratica del luogo,  ci accompagna, pure lei interessata.
Il cielo è coperto e ogni tanto una pioggerellina autunnale improvvisa ci bagna un po'...ma chi ci fa caso? Siamo troppo appassionati a quello che ci circonda che siamo insensibili alla pioggia!
Ascolto con grande attenzione le parole, i chiarimenti, ma anche sono curiosa di guardare, scoprire,



La Farnia, quercus robur, ulracentenaria, accanto al vecchio magazzino degli attrezzi


i sentieri portano a uno slargo, là sono le piante acquatiche, settembre non è il mese favorevole per visitare un vivaio di piante acquatiche, lo splendore dei fiori di Loto, delle ninfee, dei ciclamini d'acqua e altre palustri autoctone è ormai un ricordo estivo, si estende solo la selva di foglie enormi dal verde caratteristico, dalle quali si ergono le canne dei frutti di loto, come calici forati, che man mano scuriranno.




Da questo spiazzo centrale delle acquatiche lo sguardo scopre attorno il mondo degli alberi, delle viti, l'orto degli ortaggi, l'angolo delle piante da giardino, le piante da frutto, frutti di bosco...e oltre un impenetrabile canneto, lungo un sentiero appena segnato, tra alberi di boscaglia scorgiamo il laghetto ormai solitario, tutto coperto di foglie di ninfee

Qui non arriva il trattore o la sega elettrica, la mannaia...tutto rimane incontaminato, si autoseleziona, elimina o rielabora le parti caduche degli alberi, in piena libertà naturale.

Mi sembra un sogno...nella nostra zona è raro avere queste macchie, abbastanza estese, dove ritrovare la vera natura come era un secolo fa.
Continua...perchè da questa visita ebbi uno strano, inaspettato aiuto provvidenziale...un ingrediente che mi permise di eseguire una ricetta austriaca o boema, che proprio in quei giorni mi solleticava...le strane combinazioni che mi capitano nelle mie peregrinazioni!!!
Licenza Creative Commons
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Commenti

those huge old trees always amaze me. nature amazes me.

hope your eye is doing better honey.

smiles, bee
xxoxooxoxox
Anonimo ha detto…
Buongiorno Sig.ra Ivana, si ricorda di me? Ci siamo viste di sfuggita da Foxy con Bea e abbiamo chiaccherato del blog e delle sua squisite ricette!!! Complimenti per questa pagina , mi ha fatto conoscere un posto che non mi era noto.... bellissimo e magico direi! A presto .
ludovica
ivana ha detto…
Thank you, cara Bee!
On Monday another test (Magnetic Resonance...or like it!)
The plants are a natural Park of biological agriculture!!!

Have a lovely Tuesday!
Big Hugs!

ivana ha detto…
Ciao Ludovica,
mi commuovi, grazie, e ricordati che sono semplicemente nonna ivana, e con il tu, in questa comunicazione virtuale!
Davvero un posto magico, da visitare in altra stagione e non con cielo nuvoloso...

Mi hai fatto molto piacere, un abbraccio!
Traveling Bells ha detto…
What a magical place. I am so happy that you got to visit there.

Big hugs, honey...
Paula Feldman ha detto…
ce sempre qualcosa di magico nei giardini...finalmente qui è piovuto! e il mio di giardino sta molto meglio...un abbraccio da ponente P
Jean(ie) ha detto…
What beautiful water flowers and plants. Hope your MRI goes well. Big hugs from the west!
Anonimo ha detto…
Un post(o) bellissimo, con cui hai fatto sognare anche me..
Sai che ho il.. vizio - diciamo così - di approfondire: per cui, scoprendo da te questa strana pianta, ho trovato un sacco di notizie interessanti, in merito, fra cui la proprietà di curare congiuntiviti ed infiammazioni degli occhi! Almeno, pare che a questo scopo lo usassero gli Indiani Osagi, col cui nome è conosciuta la pianta in America.. Non sarà proprio il tuo caso, ma.. non dirmi che lo sapevi!
Invece il fiore di loto.. acc. se lo conosco bene! Nel lontano 1980 - viaggio in India e Kashmir con figli - sull'houseboat di Srinagar ne eravamo circondati. Da quegli strani "baccelli" ricordo di aver mangiato anche i semi, che un ragazzino si divertiva a porgerci..
Ho tante foto.. bei ricordi: una marea di fiori e foglie: là le usano anche come ombrello, quando piove.
So che, in stagione, nei laghi intorno a Mantova si può andare a vedere la fioritura del loto: pare che sia uno spettacolo raro.
'notte, Ivana!
Ti abbraccio, curiosa di leggere quel che hai promesso di scrivere..
Adri
ivana ha detto…
Ciao Paula!

Davvero mi affascina la natura non forzata dalla mano e dalla cultura progressista dell'uomo, che trasforma in scenari di ibridi e colori e forme innaturali la ricchezza genuina che ci viene donata!
Penso che il tuo giardino e frutteto-uliveto siano un luogo bello e naturale, e mantenuto tale!

Un abbraccio!
ivana ha detto…
Ciao cara Jean!

It's a magic place, and Mr Morisi is an artist, he kows his Natural Park, where we can see old plants of our area!

Big hugs, honey!
ivana ha detto…
Ciao Adri!

hai ragione, voglio dare l'input per approfondire...ho già parlato delle proprietà del Fior di Loto e di altro nel Blog, e pure della dottoressa scienziato che negli anni venti introdusse in Italia tale pianta. Il mio non è un blog scientifico, si trovano siti che poi aiutano nella ricerca...io non voglio dimostrare di conoscere argomenti che non mi appartengono, non sono qualificata, e non voglio dare notizie non afidabili, ma un piccolo aiuto mi pare possa servire a chi, come te, hanno già un background importante, di esperienza diretta!
Vorrei aver potuto viaggiare lontano, invece il G. diceva sempre che dobbiamo prima conoscere l'Italia e dopo...il dopo non è mai venuto!!!

Buona notte Adri!
Anonimo ha detto…
Ah, be'.. se è per questo, noi ci eravamo ripromessi di visitare all'età che abbiamo ora quella gran bella parte d'Italia che ci manca ( diciamo da Salerno-Paestum in giù.. non poca! ): i lunghi e non facili viaggi "lontano" poi non avremmo avuto più la voglia e la forza di farli.. questo ci dicevamo!
E così adesso quella gran bella parte d'Italia ci manca ancora, e temo che non la vedremo mica più.. :-///
C'è sempre il rovescio della medaglia: dei viaggi fatti non ci pentiamo certo, però..
A te, grazie per tutti gli input e.. niente complimenti, ché non li vuoi! ( °______^ )Ciao!
Adri
ivana ha detto…
Hai Ragione Adri, bisogna afre le cose quando si è in forza, procrastinare a volte vuol dire rinunciare per sempre!
Piccoli giri li facevamo anche ultimamente, ma adesso siamo meno sicuri e tranquilli, non si riesce a distaccarsi dalla casa!

Un abbraccio!

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