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NONANTOLA 2012: SOGHI, SABA, SAVOR e...ZUCCA

Domenica mattina, sto pulendo in casa, sono quasi le 10...il grigiore umido dell'alba si è mutato in chiarore discreto...mi vien voglia di uscire per sagre...anche solo un'oretta mi basta, ho già in testa Nonantola e la sua sagra autunnale basata sui prodotti tipici del territorio Modenese...
Sono sorpresa, il G. acconsente, senza opporre le solite lagnanze!
"Alle undici e mezza dobbiamo essere di ritorno!"
Nonantola ci accoglie con la triste visione della sua Torre dell'Orologio tutta imbragata da sostegni e impalcature in ferro, 

Testo e foto di ivanasetti

molto spazio nelle vie e nella piazzetta adiacenti è inutilizzato, ma in complesso le vie della cittadina sono libere, il centro è vivo e attivo.
La sensazione che si prova, per noi privati della libertà di "andare in piazza", è quasi inebriante, respiriamo un'aria che ci entusiasma, ci fa sorridere alla gente.
Incontriamo subito il SAVOR, la confettura stagionale, che da secoli le donne di campagna preparavano partendo dal mosto dell'uva, per lo più lambrusco, e la frutta che si aveva in questo periodo, mele, pere, zucca, mele cotogne, basilari per questo prodotto...si otteneva una confettura densa, lucida, non dolce, un po' asprigna, essendo cotta solo nel mosto fresco, senza aggiunta di zuccheri raffinati...e  sta cuocendo nella lucente. moderna autoclave, dove si regola la temperatura, non più il paiolo di rame dall'esterno nero di fuliggine, che nelle aie veniva scaldato dalla fiamme della legna che vi ardeva sotto, nella fornacella in muratura, o posto entro un qualche cilindro di latta pesante, ritagliato all'uopo.

Ci parlo alle signore al banco pieno di bottiglie e vasetti, saba e savòr in vendita, 

Da anni mi fermo a questo stand a curiosare e assaggiare: il savòr è esattamente col sapore del savòr della nostra famiglia, è un'azienda di Spilamberto, custode della antica loro ricetta centenaria, rimasta tale e quale, senza le contaminazioni globalizzanti, che mistificano la tradizione. Non mettono la barbabietola da zucchero, che sembra che da altre parti, avevo provato anch'io, viene utilizzata...il suo sapore è decisamente troppo forte e copre i sapori dolci e profumati dell'altra frutta. La saba è un prodotto del mosto, un elisir dolce, vischioso, che si usa d'inverno come dolcificante e conservante.

L'ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE di Modena...altro prodotto conosciuto in tutto il mondo, apprezzato da grandi personaggi dell'arte, dai buongustai.
A Nonantola c'è la torre del Municipio che ospita da alcuni anni l'Acetaia Comunale; in occasione della sagra autunnale si possono fare visite guidate e illustrate da esperti, ma anche si svolge lungo il corso davanti al Municipio il concorso per il miglior Aceto Balsamico dei produttori privati della zona. Le bottigliette contengono i campioni per il concorso, che vengono esaminati secondo un protocollo che contempla varie voci, con punteggi da assegnare per ogni campione numerato, quindi anonimo per gli esaminatori-assaggiatori!




Alla base dell'Aceto Balsamico è il mosto cotto di uve del Trebbiano

Il calore che si sprigiona dai paioli di rame, contenenti il mosto bollente, rende"strani" i volti dei due simpatici signori

Il NOCINO, sempre tradizionale;  oggi è presente l'ORDINE DEL NOCINO di Spilamberto
quest'anno è pure presente alla sagra il Comune di Albinea con la disfida dei liquori   ottenuti da bacche ed erbe secondo le ricette delle famiglie sotto ll ducato degli Este; ad Albinea la manifestazione si svolge a metà giugno


un foglio con le valutazioni su un campione di Liquore Archibugio, da erbe, un nome strano dalle varie interpretazioni, che curasse le ferite da archibugio, o che sembrasse un colpo di archibugio berne un sorso, tanto era forte per l'alcool contenuto!



Ho avuto il privilegio di parlare con un signore dello stand, che mi ha spiegato, sempre stimolato dalle mie domande (dovete però non dimenticare un G. impaziente, che ogni tanto mi tira la manica, o borbotta: "Non scocciare la gente!"!) molti particolari sul nocino e sull'aceto balsamico.
Un attrezzo per sezionare le noci da utilizzare per la preparazione del Nocino

E' tradizione popolare raccogliere  le noci per il Nocino nel periodo di S. Giovanni Battista il 24 giugno, ma il signore mi faceva notare come questo termine non può essere sempre tenuto in considerazione, si debba bensì tener conto del grado di sviluppo del gheriglio, che deve iniziare ad essere gelatinoso, che il legno non sia duro, ma perforabile, e questo succede, negli anni recenti anche quattordici giorni prima di S. Giovanni B..

La ZUCCA...è ovunque, da un estremo all'altro delle vie, nelle sue varietà e forme naturali

ma anche artistiche


e mangerecce
Incontro pure la CONSORTERIA DEL MAIALE di S. PROSPERO Mo, specialisti dei "PAPARUCC' " un piatto unico, costituito da polenta condita con ragù di carne e fagioli, un antichissimo piatto economico, almeno quando realizzato solo con fagioli, 






Un saluto all'Abbazia, anch'essa sinistrata dal sisma di maggio, il suo bel Protiro coi leoni e la Lunetta di scuola del Wiligelmo, dell'inizio del XII sec.



L'ora permessa è ormai trascorsa, di fretta percorriamo le vie, dove sono esposti attrezzi e oggetti che riguardano la vendemmia...ma ho già messo troppe foto...alla prossima!
Licenza Creative Commons
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Commenti

that's the very best vinegar in the world. i still have some left and just recently used some for my mahjong girls salad i made. they loved it too.

hugs, bee
xoxoxooxox
Anonimo ha detto…
Conosco molto bene l'az. agr. che fa il savor, abitiamo a meno di 1km di distanza. Se riesci a convincere tuo marito anche da noi il prossimo fine settimana c'è festa grossa e ti potrei far assaggiare il nostro "frizoun" (cipolla cotta alla piastra con aceto balsamico!!!!)
Buona giornata, Francesca
Traveling Bells ha detto…
I agree with Bee on Modena balsamic vinegar being the very best in the world. Loved visiting through your photos. Thanks for letting us tag along.

Big hugs, honey...

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