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ROHRNUDELN, FAGOTTINI RIPIENI CONFETTURA ALBICOCCHE

Il librettino di ricette di un editore austriaco, Kompass, portatomi da mio figlio da un viaggio, mi ha riportato il sapore della cucina mitteleuropea conosciuta per anni, vivendo all'estero.
E' anche l'occasione per provare la ricetta di panini dolci farciti, avendo a disposizione un vaso di marmellata di albicocche biologiche, che mi è stato regalato.
Io vengo sempre suggestionata da incontri, piccoli eventi, forse molto banali e insignificanti per altri, ma che per me sono un misterioso percorso non solo culinario, ma culturale...ne vengo sempre arricchittita, mi danno una piccola. preziosa gioia, di scoprire, di conoscere!

La ricetta, è scritta in tedesco, e questo aiuta a rinfrescare le mie lontane conoscenze del tedesco...alla mia età anche questo serve, no?

Testo e immagini di ivanasetti

Non è che una soffice pasta lievitata arricchita da ingredienti che le danno sapore e morbidezza, latte,  burro, uovo, e la confettura di albicocche come farcia.
La mia è una variante della ricetta originale, dove ho diminuito i grassi, aggiungendo latte

500  g  farina 0
5      g  lievito secco di birra
40    g  zucchero semolato
40    g  burro +
30    g   burro per spennellare la teglia e i panini
un pizzico di sale e scorza di limone grattata
200-220 g latte tiepido
Confettura di albicocche

Mettere la farina a fontana in una ciotola, versare il lievito al centro e versare del latte caldo, coprire dieci minuti, riparato.
Quando è schiumoso aggiungere zucchero, burro morbido, uovo, mescolare con una forchetta, quindi versare il latte e impastare fino a che si ha una massa soda ma elastica.
Mettere in una ciotola pulita, incidere a croce, coprire e mettere a lievitare (nella lavastoviglie, ben riparata) circa due ore.
Rompere la lievitazione, impastare brevemente, fare lievitare ancora un'ora.





stendere la pasta in un rettangolo a uno spessore di un cm circa, ritagliare dei quadrati di 7-8 cm, porre un cucchiaino di confettura al centro, richiudere a fagottino, la pasta è morbida, quindi è malleabile, aggiustare bene con le dita, di modo da non avere aperture, capovolgere il fagottino, arrotondato, e sistemare nella teglia ben imburrata. Io ho usato una teglia rotonda, tenendo i panini distanti, perché lievitano ancora durante la cottura.
Completata la loro confezione, spennellare con il rimanente burro la superficie dei panini.
Basta lasciarli riparati coperti ancora una decina di minuti, intanto che si scalda il forno ventilato a 160°C.
Infornare e cuocere per 35 minuti.
Raffreddati cospargere con zucchero a velo
Nota:
Sono molto adatti alla colazione, io ho ottenuto 26 panini, li ho raffreddati e congelati.
Ogni mattina ne avvolgo uno in carta da cucina, e 90 secondi nel MW alla potenza per scongelare! E' profumato sia per l'impasto che per la confettura.


Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

 


Commenti

ChoralConductor ha detto…
Cara Ivana, sento il profumo fino da qui,si diffonde tra le pareti della mia stanza, in sala, in cucina: odore di buono, di calore e intimità, di ghiottonerie e di verità. Non ho mai assaggiato questi dolcetti, ma quando capiterà (oh, dovrà capitare, la tua ricetta qualcuno, non io, che mi è in qualche modo vicino, la dovrà pur mettere in pratica, prima o poi...) mi sembrerà di averli già gustati, grazie al tuo scrivere.

Ciao, un saluto caro

Gian Marco
Traveling Bells ha detto…
Boy oh boy...these look good! And I am hungry:)

Big hugs, honey...
what a wonderful breakfast! love it!

smiles, bee
xoxoxoxoxo
Jean(ie) ha detto…
That's a great way to enjoy my jam all year long. Yum!
Paul ha detto…
Wonderful Sweet rolls Ivana. I've been behind reading your blog my friend. I read the last three sections and the stories and photos were great. It's so great seeing the people and areas around your place. Since I will probably never be able to get to where you live Ivana, I'm so glad to see and read about where you live. Thank you for giving me a chance to see what Italy looks like.

Paul
ivana ha detto…
Ciao Gian Marco!!!
Bene, fa che qualcuno te li faccia, vale la pena...mangiarne uno..alla volta, se si riesce!
Buona giornata...poi aspetto le tue impressioni su BO!

Un abbraccio!
ivana ha detto…
Ciao Sandy!

Thank you! My thoughts are for your friend Maryan!!!
Big hugs!
ivana ha detto…
Ciao Bee!

They are!!! Have a lovely Thursday...and a pool afternoon!

Big hugs, honey!!!
ivana ha detto…
Ciao Jean!
Thanks!
I know...your home is ..quite quiet, now!!!

Big hugs!
ivana ha detto…
Ciao Paul! Thank you!
I'd love that you and your family could visit Italy, a true visit, without prejudices!!!

Hugs to you all!
.TelA ha detto…
Solo oggi una cara amicizia vicino a te, spero di poter usare il tu senza maleducazione, mi ha mostrato l'elenco infinito delle tue idee culinarie.
Ma ho avuto mooooolto piacere nel leggere anche di altro.
Leggere di vita comune, vera, vissuta.
Leggere del tentativo, riuscito, di continuare.
Leggere di un tremore non ancora assopito ma ben affrontato, con lo sguardo alto e fiero.
Leggere... in realtà poco.
Ho passato lo scroll del mouse sui post anche meno recenti, scrutando velocemente i titoli, i grassetti, e soprattutto le foto. Rivedere, a volte, volti noti anche se poco.
Ma, per chiudere e tediare il meno possibile, principalmente ho avuto la netta sensazione di essere di fronte agli appunti di una persona per bene.
Quindi, queste righe spero non invadenti sono per complimentarmi con Nonna Ivana.
Saluti, e chissà, un giorno, per caso, quasi, mi presenterò stringendoti la mano.
Grazie davvero.
ivana ha detto…
Grazie!
Un commento molto gradito...mi ha incuriosito subito, per cui penso di avere letto già un 70% dei tuoi scritti!
Bella scrittura...
Uno specchio di se stessi...è
difficilissimo essere difronte alla propria immagine, narrare il vissuto...mi pare proprio riuscito...complimenti!
Finirò la lettura!

Di nuovo grazie per l'attenzione alle mie cose, cucina e altro...

A risentirci!


p.s.
Si usa il "tu" nella comunicazione dei blogger!


.TelA ha detto…
Sono felice di averti colpito con le parole dei miei scritti.
Sono d'accordo quando scrivi che è difficile specchiarsi senza vanità o senza troppa ostilità, bensì dovrebbe essere solo serenamente con se stessi, accettandosi per quel che si è.
E' un buon esercizio introspettivo.
A risentirci davvero... ci rivedremo senz'altro da queste tue parti, giacché mi piace accendere i fuochi e cucinare con quello che c'è, e sono certo troverò spunti e idee tra le tue esposizioni.

ps: in effetti sono novello di certe robe, un sacco di robe, grazie del "tu"...
ivana ha detto…
Bene, rotto il ghiaccio!
Ritengo che leggere i pensieri e le esperienze delle persone, al di là della conoscenza materiale, fisica che se ne abbia o meno, sia un buon metodo per capirsi, per riconoscere in altri concetti, intenti e espressioni che ci accomunano, e danno speranza che si possa essere positivi e fiduciosi nel prossimo!

La cucina è anche una palestra per coordinare, concentrarsi, sperimentare e ...usare la fantasia...se poi si cucina per figli e nipotini, per amici...il piacere è ancora più intenso!

Buona notte!

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