Passa ai contenuti principali

"BISOGNAVA FARLO" LIBRO DI M.P BALBONI, INCONTRI PER LA MEMORIA

Il libro di M.P Balboni è un testo importante, perché lo ha scritto con l'attenzione da storica studiosa di documenti, scritti, effettuando nel tempo, con pazienza e costanza una ricerca che voleva mettere in luce avvenimenti della seconda guerra mondiale, che riguardavano ebrei  internati a Finale Emilia...
E' commovente l'incontro di persone accomunate, pur di diverse provenienza, nelle vicessitudini di quel periodo doloroso, di persecuzione e eliminazione, concepite come soluzione finale del problema ebraico.
Maria Pia ha potuto incontrare i protagonisti reali, ce li presenta con delicatezza, ammirazione, ma ne delinea bene le caratteristiche umane, le insospettate doti, il carattere. in questo sta la forza narrativa della Balboni, che rende gradevole la lettura, che coinvolge, ci commuove; non è pesante, come può essere talvolta un testo storico, completato da numerose note su testi, articoli, documenti consultati.
Mi è piaciuta la disposizione dei capitoli, che pur facendo un percorso alternato nel tempo, nel vicino passato e quello remoto dei fatti, il racconto è dinamico, attraente.

Il libro è corredato da numerose fotografie in bianco e nero, riproduzioni di documenti, sono foto di persone che assomigliano alle nostre foto di famiglia che conserviamo in vecchi album o relegate nei cassetti.
Questo libro della Casa Editrice Giuntina ha una veste sobria, ma il suo contenuto è ricco di storie importanti,  gesti  di solidarietà verso i perseguitati, di coraggiosa presa di coscienza della dignità umana, da proteggere e difendere, a tutti i costi.
Grazie, Maria Pia!

Il libro verrà presentato in occasione delle manifestazioni  di questo periodo, in memoria della Shoah, il primo incontro sarà:



Aggiungo gli altri incontri ed eventi che si svolgeranno nelle prossime settimane, riferitimi da Maria Pia per e-mail:

il 27 saranno letti alcuni passi del libro nella Sinagoga di Modena, la funzione in sinagoga inizierà alle ore 18.00, è aperta a tutti, gli uomini dovranno avere la testa coperta da un berretto o cappello.

il 6 marzo (prima Giornata Europea dei Giusti istituita dal Parlamento europeo) lo
presenterò al castello di Formigine, alle ore 21.00;


il 15 marzo (nell'ambito della ricorrenza della Giornata dei Giusti - trovi informazioni in google alla voce GARIWO -) lo presenterò a San Felice,  di sera nell'auditorium della
biblioteca comunale. 

Poi vi sono in programma vari incontri con gli studenti
locali, il 28 gennaio al Calvi e il 31 gennaio al Liceo(FINALE eMILIA)




Commenti

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di