Passa ai contenuti principali

CREVALCORE LA CASA DEI GIOVANI OGGI, BISOGNO URGENTE DI RIPRISTINARE UN EDIFICIO DI GRANDE IMPORTANZA PER LA COMUNITà

La sosta nei pressi della CASA dei GIOVANI 

è stata una rinnovata pena che giace dentro di me da un anno...ma non riuscivo a sbloccare l'urgenza di questo mio post...in tanti mesi ho seguito,  non partecipando, lo sforzo per ricostruire... sapevo che tanti giovani studenti degli istituti superiori, e  universitari e laureati, ma anche tanti altri ragazzi volontari e volonterosi le studiavano tutte per racimolare denaro.
Nei mesi dopo il terremoto,   con la Casa dei Giovani completamente inagibile sia nell'edificio che nel cortile, i ragazzi, hanno organizzato mercatini, incontri, divulgazione dei loro manifesti, compilazione di un video che raccontasse la storia dell'Oratorio dal 1949, appena usciti dalla guerra...qui un sommario delle attività svolte al servizio della comunità

Conosco molti giovani che, come a loro tempo i miei figli, i figli delle amiche, dei parenti e conoscenti, hanno frequentato nelle ore libere dalla scuola questa struttura, che non aveva solo il ruolo strettamente religioso, ma una valenza sociale molto grande, per le famiglie, per l'educazione e lo svago dei giovani.

Non si arrendono alle difficoltà, questi paladini ricchi solo di entusiasmo ed energia, continuano a prestare il loro servizio per i bambini dalla primaria alla secondaria inferiore, come continuano le signore che prestano la loro mano a far funzionare eventi nelle ricorrenze festive annuali.
Pur a ritmo ridotto e in ambienti di fortuna, in affitto, la Parrocchia e tanti volontari si impegnano come prima, pressati però dalle scadenze dei contratti, in ansia per la necessità di reperire finanziamenti, ma soprattutto donazioni da privati che possono capire questo problema tanto sentito  da tutta la comunità. 
La situazione degli edifici religiosi nelle province colpite dal sisma è davvero disastrosa, per il gran numero di crolli anche totali, o, in ogni caso, con lesioni gravissime, che ne impediscono la fruizione.
Allora aiutiamo anche con quello che ognuno di noi può fare... metto quindi anche la loro richiesta d'aiuto

 C A S A dei G I O V A N I crevalcore
progetto  r i c o s t r u z i o n e

BANCA DI IMOLA S.p.A.
FILIALE 035
CREVALCORE

CC 0630152

IBAN
IT 86 R 05080 36790 CC0350630152

SWIFT
IMCOIT2AXXX



Io mi sono limitata a fare le foto dell'esterno, mentre per l'interno ho ricevuto una cartella di 43 foto del luglio 2012, quando fu possibile, con l'aiuto dei soccorritori, e in condizioni di sicurezza, penetrare negli ambienti, svuotarli in parte delle suppellettili e documentare i danni.

Muro esterno lesionato
 recinto del cortile lesionato nei tre lati
interno del cortile












La notte dell'oblio non deve oscurare una struttura che ha molti meriti, e che è stata un vanto riconosciuto della nostra cittadina.
Il sole e l'azzurro intenso, privo di umidità ed afa accentuano l'abbandono, nessuna voce dal cortile, non il groviglio di biciclettine e biciclette e motorini che stazionavano accanto al cancello e al muretto, nessuna palla che fuoriesce dall'alta grata a protezione, le vie sono deserte, solo qualche macchina parchegiata...

Lo squarcio che ha staccato l'angolo del recinto
il cortile vuoto
le erbacce prolificano alla base dei muri nelle facciate


L'edificio nelle facciate sudovest sembrano meno lesionate...
 Mi fa impressione vedere le finestre aperte, come circa un anno fa quando il 29 maggio alle ore 9:03, la vita nel nostro Centro Storico subì l'arresto fatale!
E' difficile per una persona anziana, che ha nella sua memoria l'aspetto vivo della città, con la libertà di accedere alle vie, alle piazze, alle chiese, agli uffici, all'ospedale, alla caserma, al teatro, ai negozi, al suo Municipio, ora sia sospesa in questo limbo di attesa, speranza che avrà un termine troppo lontano per gli anni che le sono concessi...

Sono fiduciosa che ci sia l'aiuto, perché la vita sia meno dura per questi giovani, che possano sperare in un futuro più sereno di oggi!!!

Grazie a tutti Voi, amici e scusate la mia commozione !!!

Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

Commenti

.TelA ha detto…
Nonna ma così strappi altri pezzi del cuore!!
Ma va bene così... non vuole essere un rimprovero, tutt'altro.
Anzi, bravissima!
La tua commozione non è solo tua, stanne certa.
Le vie di Creva torneranno a vivere della vita della bassa.
E grazie a te!!!
Anonimo ha detto…
E brava Nonna! Passo spesso da te, ma in silenzio, senza lasciare il segno, non mi piace essere troppo protagonista, ma questa volta non posso esimermi dal commentare. Mio figlio e i miei nipoti avrebbero potuto essere lì al momento sbagliato in quei giorni, invece il destino o la fortuna hanno giocato a loro favore. Nonostante tutto continuano a frequentare, compreso quello di 19 anni, ovviamente in soluzioni di ripiego, quindi sarà mia cura aiutare ad alzare i toni e la voce di questo appello, perché c’è ancora bisogno di aiutare gente che si adopera, spesso, anche senza ricevere indietro nemmeno un Grazie.
RB
Sandy B ha detto…
These photos are definitely sad to see, especially because it affects the children...many children. Your friends share your pain and loss.

Sending big hugs, honey...
ivana ha detto…
Grazie .TelA,
tutto è degno della nostra accorata attenzione, per fare rivivere, pian piano, tutti i luoghi dell'incontro della nostra comunità...è proprio questa grave mutilazione e carenza dei nostri riferimenti d'aggregazione e servizio, che causano lo sconforto!
Speriamo, e mi adopro nel mio piccolo a contribuire verso il positivo!
Grazie
ivana ha detto…
Ciao cara RB!
Non disturberesti affatto, anzi mi fa piacere leggerti!
Hai ragione, a volte si prende come se tutto ci fosse dovuto, senza uno sforzo per contribuire...mentre invece c'è tanto bisoogno di solidarietà da parte di tutti!
Buona giornata, a te...scusa il ritardo, ma ho dei problemi che ritardano qlquanto le mie risposte. persino gli articoli, che in questi giorni sono così impegnativi mi restano in sospeso, senza concludere...ho centinaia di foto da aggiustare, dovrei documentare tanti eventi...pazienza, devo arrendermi all'età!

Un abbraccio!
ivana ha detto…
Thank you Sandy!

We hope that the donations from people who can donate a bit, will help the reconstruction, some friends helped and we are so grateful!
The children in our town have no normal school buildings, only prefabricated "boxes", it's very sad!

I try to sensitize people to help a little, if they can!

Have a lovely Wednesday!

Big hugs!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.