Il sole ha fatto dimenticare le nebbie delle ultime settimane, il gelo è abbastanza intenso, ma nel pomeriggio usciamo per una breve passeggiata a scrutare la natura!
PARCO della MEZZALUNA S. Agata Bo, opere in pietra di Nicola Zamboni: "Sculture sull'Acqua"
Affioranti dall'acqua semighiacciata le tre figure vegliano sul piccolo parco, le piante sono tutte spoglie...in attesa della primavera!
Il mio piccolo prato, dove l'ordinata erbetta originaria è stata completamente fagocitata dalla selvatichezza di piantine varie, radicchi, tarassaco, linguadoca ecc... mi regala i capolini coraggiosi delle margherite LEUCANTHEMUM VULGARE , e le timide e minuscole VERONICA COMUNE o Occhi della Madonna,
mentre il Gelsomino di S. Giuseppe, o Invernale, JASMINUM NUDIFLORUM, ha una vivace attività di gemme e fiori, sugli esili rametti sarmentosi!
Il freddo mi ha spinto a rifugiarmi in cucina e a preparare il mio pane simbolico delle tre farine, che ogni tanto mi viene da fare!
Non avevo la farina di grano saraceno, ma un avanzo di farina di segale:
150 g farina di segale
250 g sfarinato di Grano Duro
300 g farina 0
20 g lievito di birra fresco
1 1/2 cucchiaino di sale fino
1 cucchiaino di zucchero
3 cucchiai di olio + 1 per spennellare il filone
Acqua tiepida q.b.
Nel robot mettere le tre farina, quindi versare il lievito a schiuma sciolto con lo zucchero in acqua tiepida, l'olio e tanta acqua quanto ne riceve, per avere un impasto morbido.
Passare l'impasto sul tavolo e lavorarlo finché non lo si sente bello elastico, vivo!
Chiudere il pane in un sacchetto, fare riposare in frigo circa tre ore. Riprenderlo e lavorarlo brevemente, formare il filone, incidere a grata, spennellare la superficie del pane e la teglia con acqua e olio, fare lievitare al caldo, coperto, per circa tre quarti d'ora, cuocere in forno ventilato a 195°C per venti minuti, quindi abbassare a 170°C e continuare per altri trenta minuti. Lasciare un paio di minuti in forno!
Mettere su una griglia a raffreddare. Tagliare solo quando è freddo, fare delle fette, sigillare i sacchetti e mettere in freezer!
Piace molto anche ai bambini!
La crosta è croccante, ma non dura e la mollica è gradevole, non legnosa, ma friabile anche se compatta!
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
PARCO della MEZZALUNA S. Agata Bo, opere in pietra di Nicola Zamboni: "Sculture sull'Acqua"
Affioranti dall'acqua semighiacciata le tre figure vegliano sul piccolo parco, le piante sono tutte spoglie...in attesa della primavera!
Il mio piccolo prato, dove l'ordinata erbetta originaria è stata completamente fagocitata dalla selvatichezza di piantine varie, radicchi, tarassaco, linguadoca ecc... mi regala i capolini coraggiosi delle margherite LEUCANTHEMUM VULGARE , e le timide e minuscole VERONICA COMUNE o Occhi della Madonna,
mentre il Gelsomino di S. Giuseppe, o Invernale, JASMINUM NUDIFLORUM, ha una vivace attività di gemme e fiori, sugli esili rametti sarmentosi!
Il freddo mi ha spinto a rifugiarmi in cucina e a preparare il mio pane simbolico delle tre farine, che ogni tanto mi viene da fare!
Non avevo la farina di grano saraceno, ma un avanzo di farina di segale:
150 g farina di segale
250 g sfarinato di Grano Duro
300 g farina 0
20 g lievito di birra fresco
1 1/2 cucchiaino di sale fino
1 cucchiaino di zucchero
3 cucchiai di olio + 1 per spennellare il filone
Acqua tiepida q.b.
Nel robot mettere le tre farina, quindi versare il lievito a schiuma sciolto con lo zucchero in acqua tiepida, l'olio e tanta acqua quanto ne riceve, per avere un impasto morbido.
Passare l'impasto sul tavolo e lavorarlo finché non lo si sente bello elastico, vivo!
Chiudere il pane in un sacchetto, fare riposare in frigo circa tre ore. Riprenderlo e lavorarlo brevemente, formare il filone, incidere a grata, spennellare la superficie del pane e la teglia con acqua e olio, fare lievitare al caldo, coperto, per circa tre quarti d'ora, cuocere in forno ventilato a 195°C per venti minuti, quindi abbassare a 170°C e continuare per altri trenta minuti. Lasciare un paio di minuti in forno!
Mettere su una griglia a raffreddare. Tagliare solo quando è freddo, fare delle fette, sigillare i sacchetti e mettere in freezer!
Piace molto anche ai bambini!
La crosta è croccante, ma non dura e la mollica è gradevole, non legnosa, ma friabile anche se compatta!
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Commenti
Angela
Grazie, domani salutiamo per te zia Irma...che è sempre in gamba!!!
Un abbraccio!!!
i had a great time at mahjong today and sarge slept through the whole thing. then he ate more soup and went back to bed. poor guy.
smiles, bee
xoxoxoxoxoo
Pretty flowers...fresh bread...ah, the good life! I love it.
Big hugs, my friend...
I'm so grateful when I watch the Nature working for us...I enjoy these little things!!!
I hope that Sarge feels better soon...and I'm glad that you enjoy again your meetings with the girls!!!
Have a great Thursday!!!
Big hugs!!!
xoxoxoxoxo
Have a lovely Thursday, I bet you have it!!!
Big hugs!!!
xoxoxoxoxoxo
un abbraccio Mirna
Che piacere risentirti!
Stai bene?
Se guardi l'altro post dei tortellini vedi la Paola con sua madre, figlio e nuora, marito e nipote...spero di vederla quest'anno!!!
Per il pane forse è un problema di forno.
Guarda nelle varie ricette che metto, importante è la lavorazione a mano, non deve essere un impasto troppo tenero, circa come la pasta all'uovo, un po' più morbida.
Per la crosta bisogna mettere acqua e olio spennellando sopra e attorno, e abbassare la temperatura dopo 15-20 minuti.
Io lo faccio tutte le settimane e riesce sempre.
Un abbraccio!!!