Passa ai contenuti principali

Sant'Agata Bolognese...e ELISABETTA SIRANI

Sono giorni poco sereni, soprattutto in riferimento alla donna!
Una breve visita a una chiesa parrocchiale nei dintorni, una immaginetta sacra... e in me si è messa in moto una ricerca, che mi sta appassionanando profondamente!!
Sculture a Sant'Agata


Una cittadina che ha un semplice impianto urbano,  aspetto gradevole per la linearità delle vie, pulite, decorose,  nei muri intonacati, nei portici ampi del corso, interessante anche per le testimonianze del passato, per il lavoro di ricerca archeologica, per gli studi storici!
Dal Comune ho avuto in dono un bel libro di Alberto Barbieri: L'antichissima Terra di Sant'Agata Bolognese, che devo leggere con molta attenzione!
Ho già scritto qui
Sant'Agata


Il 5 febbraio ricorre la festa del Patrono, Sant'Agata appunto...per caso ascolto la radio, sento il "Santo del Giorno", commoventi sono i cenni al martirio di Agata, che subisce lo strappo dei seni e poi viene bruciata!
E' pure patrona di Catania e là viene festeggiata,  nel corso di un mese; i dolci che si preparano ricordano il supplizio della Santa!


Chiesa dei SS. Andrea e Agata...non trovo foto recenti, che sono riposte non so dove nelle cartelle!




Nella nicchia in alto a sinistra è la statua ottocentesca di S.Agata!

 Sono entrata in chiesa:
Ho fatto l'offerta e ho preso l'immaginetta  posta su un tavolino al centro della chiesa, accanto alla balaustra del presbiterio
Riproduce la tela che sta in alto nell'abside, dipinto un tempo attribuito a Guido Reni, poi riconosciuto come opera di Elisabetta Sirani,  che raffigura appunto la martire Santa Agata. 
Ho fotografato il santino, come lo chiamiamo noi!


Elisabetta Sirani è nata a Bologna nel  1638, dove morì a soli 27 anni nel 1665.
Una pittrice eccezionale, unica, per la produzione di quasi 200 opere in dieci anni.
Pittura che si stacca dai maestri del tempo, per la tecnica, che sarà seguita da altri pittori, per la dolcezza, pur sembrando una pittura da homo come disse un suo biografo.
Sono state fatte negli ultimi anni delle mostre che hanno focalizzato l'attenzione su Sirani e le pittrici di quell'epoca,  giusto tributo...è interessante capire come fosse possibile anche in quegli anni per una donna avvicinarsi alla cultura, studiare, esprimersi!
Elisabetta Sirani, pur così giovane, fu famosa in tutta Europa, ricevava commissioni di quadri da grandi casati;  il Battesimo di Cristo, che si vede nella chiesa di San Girolamo alla Certosa di Bologna (il Camposanto!), fu la sua prima commissione pubblica e lei aveva solo 19 anni! E' una tela molto grande, una composizione complessa, un movimento corale dal basso, una conoscenza non solo pittorica, ma anche  simbolica, religiosa.
Poi vengono guadri di eroine mitologiche o storiche, le figure di Madonna con Bambino, i ritratti, come quello di Beatrice Cenci, che si pensava di Guido Reni, ma gli studiosi hanno attribuito alla Sirani!
Si trovano in Internet molte fonti per allargare la conoscenza di questa ragazza prodigio, che dipingeva con tanta abilità, fervore, passione, intensità, consumando la propria vita in questa tensione enorme.

Una curiosità: dal 1994 le è stato dedicato un Cratere sulla Luna  

Nel 2007, da marzo a luglio, a Washington DC si tenne una interessante mostra : 
Italian Women Artists from Renaissance to Baroque, e fra le artiste c'è anche Elisabetta Sirani.


Le sue opere si trovano anche all'estero in musei e in collezioni private!


In Internet sono reperibili molte immagini, e siti riconducibili a Elisabetta Sirani e alle sue opere, biografie e bibliografia che la riguardano


Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.


Commenti

hello ivana! i did not hear this before, how tragic! i am shocked about the cutting off her breasts and burning her. tragic.

i laughed though at the thought of the sheets and me in your home and your orange pajamas! in fact i laughed about it all day today!

smiles, bee
xoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!!!

Agatha was martyred around 251 AD, and many Painters have painted her, and this picture painted by the Bolognese painter Elisabetta Sirani is in the church of a town near me, S. Agata Bolognese, where my grandchildren go to school!
I hope that the google translation of the post is light to understand!

Have a great week...

big hugs
xoxoxoxoxoxo
angela ha detto…
Ciao,
da noi oggi festa per un altro Santo, San Valentino patrono di Terni...e degli innamorati! Grande folla alla Basilica per la Messa e i riti valentiniani,e poi consegna del “Premio Internazionale San Valentino d’Oro” rivolto a forme ‘d’amore non comuni’. Un riconoscimento da assegnare a quelle persone che con il proprio impegno sociale o lavorativo,hanno trasmesso un messaggio d’amore al mondo intero. (dalla musica alla medicina,all'architettuta,al teatro ecc...) Cari saluti
Angela
ivana ha detto…
Ciao Angela!!!
E' vero!!!
Come mi piacerebbe avere qualche foto originale dello svolgersi della festa!!!
Ci vai anche tu?
Una buona giornata a te e Buon San Valentino!!!
Anonimo ha detto…
I have always been fascinated by the stories of saints. I was born in the Anglican (Episcopal) church, but had a catholic education (Hank is a life-long Roman Catholic). What a tragic story.

I love church-related art with a passion. That stems from my art hsitory education from sister georgianna. Soemthing that I learned from her with great passion.
ivana ha detto…
Ciao Lois!!
My interest also was for the painter, Elisabetta Sirani, she was enfante prodige, and her works (200 within 10 years) are everywhere!
I'll search at our bibliotheke!

Have a lovely Valentine's Day!!!
I hope Hank feels better!!!

Hugs!
Paul ha detto…
She just lived at 27 and died. This story is so sad but gave life to others as time went on. Are there anymore other historical people who lived in Bologna? We have the two grandchildren with us today and it's warming up in Amherstburg today. It's about time. Have a good day Ivana.

Paul
ivana ha detto…
Ciao Paul.

I hope that google has correctley translated !
Sant'Agata Bolognese is a little town close to our town.
Sant'Agata was a girl who was killed in 251, in Catania, Sicily.
Elisabetta Sirani, Bologna 1638-1665) was a famous painter, she began as a child painting, and she painted 200 pictures, and all people admired her ability and art!
You can read about Bologna:
http://en.wikipedia.org/wiki/Bologna...its history is long and interesting!
Marconi and other scientists...the list of historical people is at the bottom!

We had Teresa...

Have a great roamntic evening with Mary Lou!!!

Ciao!!!
Traveling Bells ha detto…
Ciao Ivana!

Beautiful artwork, but a very sad story. History is filled with stuff like this.

Sunny day here. Our friends have arrived and will be over for dinner with us shortly. We are grilling a pork tenderloin.

Happy Valentine's Day to you and the G. Big hugs, my dear...
ivana ha detto…
Ciao Sandy!!!
A great Valentine's Day to you and Dick!!!
I wanted to tell about Elisabetta Sirani, because she was a woman, but a great artist, she was intelligent, she could do it in a town where the women also could study, play instruments, write, paint, be medecin doctor!

A lovely week!
Big hugs!!!
ivana ha detto…
Answer for an anonymus reader!

No official attribution, at the present I cannot remember where i did read the information, but it's known that Elesabetta's Father worked for Guido Reni!
I don't answer, when the comment is anonymus!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.