Passa ai contenuti principali

PANE a TRECCIA con i RESTI di FARINE 0, 00, farro, integrale, semola

ancora un lunedì panificando...il mio lievito di riporto, chiuso in uno stipetto della cucina, è maturo, lo devo usare. E' una massa elastica, morbida, ne faccio una palla!
Peso i fondi di sacchetti di farine che ho nell' armadietto!

150 g panetto lievito
170 g semolato di Grano Duro
70 g farina 0 molino gaspari
100 g farina 00 molino gaspari
100 g farina integrale bio
60 g farina di farro
mezzo cucchiaino lievito secco lidl
2 cucchiaini sale fino
acqua tiepida qb, gocce di limone
Impasto nel robot poi a mano e metto a lievitare per sette ore in una ciotola coperta, dentro a un armadietto.



Reimpasto e non dimentico di trattenere un pezzo di pasta di circa 200 g per la prossima settimana; formo con la rimanente tre filoni e formo la treccia, come il solito.
Ungo la superficie con olio, la metto su una teglia pure oliata e lascio lievitare coperta su un tavolo per due ore.


Poi scaldo il forno ventilato a 90°C, inforno e lascio a questa temperatura per 20 minuti, quindi abbasso a 160 per altri 30 minuti!
Ottengo una mollica morbida, asciutta e la crosta molto croccante!
E' anche molto profumato.

Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

Commenti

Traveling Bells ha detto…
Ciao Ivana!

I can almost smell this bread baking. It is torture that I do not have some here to sample.

Have a super day. Big hugs, my friend...
oh how i wish i could taste your bread one day! if only i had known you when we traveled there. it would have been so nice to see you in person! i doubt we'll ever get that way again either, it's too hard to fly now. buggers!

hope your prince spaghetti day is tits!

smiles, bee
xxooxoxoxox
Anonimo ha detto…
That bread looks absolutely divine! Hope your plans for the big event this weekend are coming along well. I know you have a lot to do.

big hugs!
ivana ha detto…
Ciao Sandy!!!
It was a superday...I'm preparing for Saturday's party!
I was in my kitchen..pies, lasagna, no time for reading or writing!
I hope you are having a good time!!!
See you!
Big hugs!!!

xoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao carissima Bee!!!
Thank you! It's strange, we cannot meet in person, but we are good friends!
Today I worked hard, now my thoughts are a bit confused...I've to blog but no will!
I've got many photos of my cooking...and no time to publish!!!
Have a great MJ day!!!

Big hugs!!

xoxoxoxooxoxoxox
ivana ha detto…
Ciao cara Lois!!1
My plans run...today some pies, lasagne, peperonata etc!!!
I'm tired...
See you! It's late!!!

Big hugs!
The house? I'll read your blog tomorrow!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.