Passa ai contenuti principali

CARNEVALE dei FIORI 2011 S. GIOVANNI PERSICETO


FIORI a SAN GIOVANNI  in Persiceto
e
Il  CARNEVALE 



 Cartoline di Persiceto



pro loco


Carnevale dei Fiori
14 maggio

Il Carnevale Storico di San Giovanni in Persiceto, giunto ormai alla sua centotrentasettesima edizione, vivrà in primavera l’appendice festosa del Carnevale dei Fiori. Sabato 14 maggio 2011, dalle ore 20 alle ore 24, per le vie del centro storico sfileranno i carri che hanno partecipato alla competizione degli Spilli e saranno accompagnati da musica e da un ricco gettito floreale. L’evento è giunto ormai alla sua settima edizione ed è patrocinato dal Comune di San Giovanni in Persiceto, dalla Provincia di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna. Il Carnevale dei Fiori è un’occasione per passare una serata allegra e festosa tra le vie di San Giovanni in Persiceto in compagnia di quelle Società Carnevalesche che, con il loro lavoro e la loro passione, contribuiscono a mantenere viva una tradizione secolare. In caso di maltempo il carnevale verrà rimandato a domenica 15 maggio.

Concorso Fotografico – Carnevale storico di San Giovanni in Persiceto 2011.
I COLORI, LE EMOZIONI, LE PERSONE

Dal 26 aprile al 14 maggio 56 foto selezionate dalla giuria saranno esposte nelle vetrine dei negozi persicetani partecipanti. Con un acquisto minimo di 5 € si riceverà una cartolina che permetterà di votare la foto più bella. Tra le cartoline che avranno votato la foto con più preferenze verrà estratto il vincitore di un buono spesa da utilizzare nei negozi aderenti.
Sabato 14 maggio alle ore 20.30 in Piazza del Popolo si terrà la premiazione del concorso e l’estrazione della cartolina vincente.


Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

Commenti

Anonimo ha detto…
ooh, I like that float! So much going on! Love it!

Have a great Saturday. Big hugs to you!
ivana ha detto…
Ciao Lois!
Finally we have got blogger back!!
I'm going to the carnival...jury for cakes!!!
I'll tell about!
Have a great Saturday!!!
Big hugs!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.