a SAN SECONDO PARMENSE / Parma, alla CORTE dei ROSSI

Non è passata domenica senza un viaggio nell'Emilia, in un percorso turistico-gastronomico, che mi ha coinvolta al massimo!
Esperienze piacevoli, interessanti, arricchenti...incontri con eventi, persone e personaggi che mi hanno entusiasmata e confortata nella mia filosofia quotidiana, improntata alla gioiosa curiosità per la vita, il cibo, la tradizione, la storia e l'arte!
La meta di domenica 15 è stata San Secondo, un paese del Parmense, in quella felice e feconda terra verdiana, che ci regala tesori d'arte, musica, tradizione gastronomica.
Una giornata non proprio favorevole, con pioggia e temperatura molto abbassata...ma non ci siamo poi abbattuti più di tanto, perché le visite ai due castelli sono state meritevoli e appaganti...per non parlare della sosta prolungata a tavola, davanti a ottimi piatti, preparati con i prodotti tipici della zona, eccellenze riconosciute in tutto il mondo.
Rocca di Sa Secondo, un gioiello architettonico, purtroppo mutilato di molta parte della sua mole, ma ancora ricco di cicli pittorici cinquecenteschi, che ci affascinano!
Siamo attesi dalle guide che accompagneranno i nostri tre gruppi, persone valide, ben preparate, un linguaggio preciso, ma semplice; con loro scopriamo la serie delle stanze, ben diciannove, quasi tutte affrescate, da semplici stanze funzionali alla vita del casato, alle sale di rappresentanza.
Non è permesso fotografare all'interno, soprattutto gli affreschi delle volte, le grottesche e i grandi riquadri illustranti le gesta dei Rossi della grandiosa Sala delle Gesta.

Da un portone dall'arco ogivale, l'antico ingresso, intravediamo un verde parco, sotto la pioggia;  entriamo da un altro portale, fra un' alta torre dell'orologio e un corpo a torrione di due piani, ingentilito da finestre ogivali.

Entriamo nella Corte d'Onore, non molto ampia, con un bellissimo loggiato a colonne con bei capitelli, del Cinquecento, un tempo affrescato, e qui veniamo accolti signorilmente da personaggi in costume, che illustrano con un linguaggio alto la storia del casato, rivelando giochi di potere, valorose gesta, intrighi, matrimoni, parentele con potenti signori e nobili del tempo, Medici, Gonzaga, re di Francia....

Attraverso lo scalone d'onore arriviamo al piano nobile della Rocca, e attraverso le stanze abbiamo il piacere di incontrare i vari personaggi, che declamano Ariosto, o dialoghi, scenette, che culminano con una rappresentazione più articolata nella Sala delle Gesta, dalle pareti e la volta decorate da insigni pittori, molti della Scuola Bolognese della prima e seconda metà del Cinquecento, di cui però non sono noti i nome, per l'archivio perduto.

Un paio d'ore che ci hanno tenuti davvero attenti e interessati, preludio alla esperienza del pranzo, in gradita compagnia, culminata con la enorme torta di frutta

foto ivanasetti


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