Passa ai contenuti principali

PRIMI PIATTI RUSTICI DOPO LE FESTE: TORTELLONI E TAGLIOLINI



"Comprami molte verdure, di stagione!" mi raccomando con il G.
Non sempre mi dà retta, magari mi continua a prendere zucchine e peperoni a Natale, mentre io voglio broccoli, cavoli, bieta, indivia belga....

Le galline hanno ripreso a deporre le uova, così io mi diverto, sì, mi diverto, perché mi piace fare la pasta in casa, penso abbia un valore aggiunto apprezzabile: so quali ingredienti metto, continuo la tradizione delle nostre famiglie, mi dà anche piacere poterlo fare anche adesso, che non sono più giovane, o forse proprio per quello, il cibo e il rito di prepararlo sono una grande soddisfazione, non solo "gastrica", ma anche affettiva e culturale...non sento la fatica, o almeno non ci faccio caso!!!


Cominciamo con la pasta all'uovo classica delle nostre parti, faccio tortelloni di magro, che vuol dire con ricotta e prezzemolo e molto formaggio...metto anche l'uovo, era il consiglio della vecchia zia di mio padre, classe 1875, che mi dava da bambina:
"Metti sempre l'uovo nei gnocchetti (gnocchi di patate!) e nei tortelloni di ricotta, serve per "tenere unito" l'impasto delle patate e il ripieno dei tortelloni...e molta noce moscata!"
Zia Ernesta, che morì ben quasi cinquant'anni fa, certamente non approverebbe il fatto che io uso un robot per impastare e una macchinetta con motorino per tirare la sfoglia!
"Guarda che faccio proprio esattamente come fai tu!" Le replicherei, " sono gli stessi ingredienti, solo che non uso le mani e il mattarello, ma un miscelatore, e un rullo d'acciaio per tirarla!"

Zia Ernesta era speciale, lei aveva vissuto alcuni anni in centro a Bologna, e "sapeva di mondo", come si suol dire, il marito, lo zio del babbo, era impiegato al Comune di Bo, e ricordo ancora i registri che teneva per la casa, con una grafia bella, regolare, inclinata, con delle maiuscole da manuale di scrittura, allora era una materia vera e propria!
I tortelloni, eccoli!

TORTELLONI RICOTTA E PREZZEMOLO con CICORIA BELGA STUFATA
Testo e immagini di ivanasetti


I pesi all'incirca del ripieno:

300  g  ricotta fresca mista
1 cucchiaio abbondante di prezzemolo già tritatissimo (dal freezer!)
1  etto  circa di parmigiano reggiano 30 mesi
1  uovo fresco
1  pizzico di sale fino, una grattugiata di noce moscata

Una sfoglia, pasta al'uovo, nel robot, 
400  g farina 00, 
100  g semola di grano duro rimacinata (non veniva mai usato il grano duro dalle nostre famiglie, e zia Ernesta mi sgriderebbe!
5 uova medio-grandi fresche
Quantitativo per tortelloni per cinque persone, mangiati in parte noi due, il resto in freezer,
taglioline per quattro, ovvero due pasti, per noi due

Il G. ha voluto condire i tortelloni con un avanzo del ragù bolognese preparato l'altro giorno, io al posto del burro ho messo appena un filino d'olio e ho condito con indivia belga che avevo appena preparato per contorno, fatta in questo modo:

lasciare a bagno  in acqua e bicarbonato degli spicchi di indivia belga, risciacquare e scolare bene, mettere in un tegame e cuocere con coperchio più piccolo del tegame, per fare cuocere la verdura nella sua acqua di vegetazione, badare che non strini, fiamma molto bassa, la mia cottura "a cupola", sale e pepe, e un filo d'olio.

ho ritagliato un po' di cicoria stufata e ho condito il mio piatto, aggiungendo scagliette di parmigiano

TAGLIOLINI AL RADICCHIO ROSSO E PANCETTA




TAGLIOLINI BROCCOLO E SALAME 


Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

Commenti

Jean(ie) ha detto…
That pasta with broccoli looks yummy. I would like make that now! LOL!
Traveling Bells ha detto…
Ivana, this all look sooo good...as usual!

Having fun in Central Florida. Big hugs, my friend...
Anonimo ha detto…
Buongiorno,Ivana! La cosa più bella dei tuoi post è questa sapiente mescolanza di considerazioni sentimental-culturali e culinario-gastronomiche.. Ahahah!
La tradizione sostenuta dall'innovazione è un gran segno d'intelligenza, secondo me: e tu sei bravissima sia a metterla in atto che a raccontarla!
Si sente che ti viene proprio dai "precordi": perciò è tanto coinvolgente, e ti seguiamo in tanti!
Per me, condivido il tuo gusto per i condimenti a base di verdure, come questo sopra, e.. di stagione, se solo è possibile!
Buona giornata, abbracci!
Adri
Maria Elena Gonano ha detto…
Che belli i tuoi racconti, Ivana... davvero ogni tua ricetta è un racconto, ecco perché sono tutte deliziose!
Un abbraccio...
Anonimo ha detto…
Questa mattina sono andata al mercato e ho preso SOLO verdura di stagione, tra cavolfiore, cicoria cimata e cavolini ho preso anche un radicchio di Castelfranco che è bellissimo, sembra un fiore!
Buona giornata, Francesca.
Paul ha detto…
That pasta with broccoli looks tasty Ivana. I haven't had a chance to read your blog lately. I had to go to the hospital each day to visit my mother who ha been there for a few days. She was very sick on Saturday and they brought her in the hospital that night. She was in the emergency for three days and thank God she received a room this morning. Hopefully she'll be helped much better now. See you my friend.

Paul
ivana ha detto…
Cara Adri,
grazie, cogli nel segno sulla mia intenzione di non abbandonare la tradizione, innestandovi l'innovazione...mica si può fermarsi!
Sono di nuovo molto impegnata e tra visite oculistiche, visite ad amici, avventure varie le mie giornate see ne volano!
Buona giornata, siamoa giovedì e mi sembrava di avere inoziato appena la settimana!
Ora sto andando dalla piccolina!
Un abbraccio!
ivana ha detto…
Ciao MEG!!!

Grazie, sei generosa...ma è sempre bene essere coerenti con la propria storia, senza sovrastrutture impossibili e faticose...io sono così...anche un po' pazza!!!

Un abbraccio e buona giornata!
ivana ha detto…
Ciao Francesca!

Ottima cosa...anch'io amo il radicchio di castelfranco, anche perché è più fragrante. e meno legnoso!
Buon lavoro!

Un abbraccio!
ivana ha detto…
Ciao Paul!

I hope that your Mom is feeling better, I'm so surprised that she had to stay in the emergency three days...
We all in the world get too many economic problems!

Hugs to her and you all!
i made the pasta in my younger years, i loved doing it with the rolling pin. no more though, just store bought. too bad!

hugs, bee
xoxoxoxoxo
Valentina ha detto…
Carissima Ivana, che bellissimo post. Aggiungere alle ricette un pizzico di ricordi e malinconia quanto basta è il segreto per una buona riuscita. Sembra quasi di sentire la voce di zia Ernesta...I miei auguri più cari per il nuovo anno e viva l'uovo negli gnocchi!!! Valentina

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di