Passa ai contenuti principali

PANE alla ZUCCHINA E e MANDORLE

Ieri mi sono messa in cucina a finire le zucchine che invadono il mio frigo in questi giorni!
Stavolta ho giocato con farina e mandorle...ciambella, ottima, e panini e pane ottimi pure loro!!!


Li ho assaggiati subito, ero curiosa, perché procedo sempre a tentoni, aggiungo e tolgo, cambio o lascio, argomentando nella mia testa.....sono soddisfatta al massimo, le scelte sono state gratificanti!
.
Ho fatto la biga,,,ho aspettato solo due ore, era triplicata e



ho fatto abbinamenti estemporanei...zucchina a julienne, latte, olio e.v.o, e anche le mandorle avanzate dalla ciambella!


con l'aggiunta anche di foglie di basilico e la biga


col robot mi sono proprio abituata bene, mi serve per amalgamare bene prima di fare la lunga lavorazione a mano dell'impasto, sempre secondo l'antica usanza delle nostre famiglie contadine, dove la lievitazione cominciava proprio dalle "mani", dall'inglobamento dell'aria e dalla energia che si esercitava sulla pasta, naturalmente sono concetti poco diffusi in altre zone...il risultato è una pasta morbida nella mollica e crosta croccante.


Lascio lievitare la pasta in una ciotola coperta da un foglio di polietilene e da un telo, nel forno spento, a temp. ambiente (fuori sono oltre i 30°C)
Circa dopo due ore è triplicato! Nel frattempo ho preparato e cotto la ciambella...e pensato a che formato dare al pane...mi sono venuti in mente gli stampi da muffins, ho preso quello da sei e il vecchio stampo da plumcake, per farli stare su un unico piano nel forno





Ho messo nel forno ventilato a 180°-190°C per trenta minuti i panini e per 50 minuti il pane, ho abbassato a 150°C circa dopo 20 minuti

Ora sono in freezer, ogni giorno una fetta e un paninetto, per me!

Commenti

Anonimo ha detto…
pare tutto molto buono! belle le "sperimentazioni" :)
ivana ha detto…
Ciao cara!!!

A me è piaciuto il tuo art sulla danza (ci vedo riflessa la nipotina...che sta facendo le stesse esperienze da sei anni a questa parte!). Hai una scrittura vivida, incisiva, a volte "bruciante", sei giovane...complimenti!!!

Grazie...
Il pane è decisamente buono...purtroppo, essendo per me retaggio di anni di miseria di guerra, ci ricasco e ne mangio con famelica voglia!

Ciao!!
Proud Canadian Paul ha detto…
Happy Canada Day from a good Canadian. Everything looks just so wonderful Ivana. I wish it was possible that you could send some of you bread but alas I know it's not. So I will dream what they taste like just by viewing the beauty of their works.
Emily and Cole and the family will be over this evening to view the fireworks. Have a great day my friend.

Paul
ivana ha detto…
Ciao Paul!
Have a great Canada Day!
Enjoy your evening with the family!!!

The bread is a bit hard to make...i work it with the hands for 10-15 minutes, as our mothers did!!!
It's very tasty with these ingredients


See you!!!
Traveling Bells ha detto…
Ciao Ivana!

Your description is so complete, I can almost taste this piece of heaven! Fresh bread is always welcome here, even more so than desserts.

Hugs from cool Colorado, my friend...
ivana ha detto…
Ciao Sandy!!!

Send us a bit cold...here it's so hot!!!
I like bake bread, as my mother did so many years ago!!!

Thank you!!!
Have fun in your amazing travel!!!
Manuela e Silvia ha detto…
Ciao! Molto particolare questo pane. Il nostro timore sarebbe però di non sentire le zucchine una volta cotto.
Approviamo in pieno l'aggiunta delle mandorle.
baci baci
ivana ha detto…
Ciao a Voi!

Infatti non si sentono le zucchine, ma è solo un pane più gradevole.
Le mandorle le metto spesso, per dare una consistenzaq diversa alla pasta!
Grazie!!!
Un abbraccio!!
wow does that ever look good!

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao Bee!

Thank you!
My games in the kitchen!!!

big hugs!!!

xoxoxoxo

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di