Passa ai contenuti principali

CRESPELLE a LASAGNA con ROSE , PROSCIUTTO, à la nonna ivana

Il G. brontola e brontola, quando mi vede in cucina con ingredienti strani, che a lui non suscitano piatti da mangiare....e allora io cucino quando lui non c'è!!!

Le rose fioriscono a vista d'occhio...mi piace staccare con la mano il fiore gonfio e morbido sotto le dita, mi commuove...e allora mi vien voglia di portarle sul tavolo di cucina e consumarle come cibo!
Ho le crespelle verdi pronte...mi viene l'idea delle lasagne!


Anna mi porta il radicchio fresco dalla campagna, un radicchio verde, amarognolo che io preparo cuocendolo, o aggiungendolo alle insalate



Preparo un ragè con cipolla, sedano, carota cui aggiungo rose tritate e gambuccio di prosciutto tritato, gocce di limone, due pomodori maturi, sbollentati e tritati.





Intanto preparo una besciamella, con un cucchiaio di farina integrale, 30 g di burro, 250 g latte, sale, noce moscata
Mescolo la besciamella al ragù di rose.
Preparo una teglia, con carta da forno unta di burro, dispongo le crespelle e le spalmo con la farcia, spolvero con parmigiano reggiano, faccio cinque strati, sopra metto farcia, formaggio e burro


Ho cotto al forno a 180°C per mezz'ora.
Le amiche mi chiedono che sapore hanno...le rose, cotte come se fossero carne da ragù, sembrano davvero carne da ragù...non ci trovo sapori e odori strani...gustose come un buon primo solito!

Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

Commenti

T.. ha detto…
Che belle Ivana!! io sono un pò come tuo marito,:-) però se uno me le dà senza dirmelo le mangio:-)
Certo sono bellissime le tue rose!!
Un abbraccio!
lucy ha detto…
adori i fiori in cucina e che idea fantastica.mi piace moltissimo e ti assicuro che te la copio!
ivana ha detto…
Ciao Tiziana!!!
Grazie!!!
Davvero non si capisce che si sta mangiando rose!!! Sono petali carnosi, appunto!!!!!
Mi dispiace gettarle nel secchio...
Buona giornata a te e fam.
Un abbraccio!!!
ivana ha detto…
Ciao Lucy!
Senz'altro saprai fare una cosa tua...le mie sono solo esperienze a sensazione, non ricette da imitare...a me ispirano così, e provo!!!!
Grazie!
Un abbraccio
Anonimo ha detto…
E allora com'è finita ? Il signor marito le ha mangiate, le lasagne con la sorpresa ? Ciao Ivana, buon pomeriggio. CHIARA
ivana ha detto…
Ciao Chiara!

Le abbiamo mangiate oggi, metà, perché sarebbero per 5-6 persone...ieri sera avevo tagliato una porzione per l'assaggio, prima di pubblicare...e oggi le abbiamo scaldate al Microonde per il pranzo, ed erano ottime, ancora meglio di dopo averle tolto dal forno ieri!
Direi che non ha fatto alcun commento, e il silenzio è stato più che positivo!!!

Grazie, cara!
Un abbraccio!!!
Anonimo ha detto…
I love using crepes instead of the traditional pasta for manicotti. I need to try it for lasagne. Sometimes the lasagne "noodles" are just too much. I'm sure using crepes would lighten it up. Plus, I can add a veggie to the crepes... Thanks for the idea!
ivana ha detto…
Ciao Lois!

I do use crepes for many dishes, like strudel, lasagna, roses...if you search "crespelle", you get the shape of my crepes, square, round, small or large, so I can prepare cannelloni, lasagne, crepes susette...etc...
It tasted very good today!!!
G. was speechless!!!!!!

Big hugs|!!!!
Traveling Bells ha detto…
Ciao Ivana!

You continue to amaze me with your variety...and cooking with roses! Delish.

Big hugs, honey...
ivana ha detto…
Ciao cara Sandy!!!
You see, I've a passion forthe flowers, or better for the nature...it is so rich and generous!!!

HAve a great Friday!!!
big hugs

xoxoxoxoxoxo
i love crepes for manicotti rather than pasta too! this all looks wonderful! as always!

have a great day my dear friend.

smiles, bee
xoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!!!

Thanks!
It was tasty, delicate and G.was enthusiast, we ate it twice!
Big hugs!!!

xoxoxoxoxoxo

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.