Passa ai contenuti principali

ROMANO BONFIGLIOLI e la LEADERSHIP

Incontro con l'autore Romano Bonfiglioli e il suo libro "Leadership e dintorni"!

E' molto caldo nella Sala Ilaria Alpi presso la Biblioteca di Crevalcore...come il solito il condizionatore tarda a renderci la serata più gradevole...ma presto l'evento ci coinvolge e non badiamo ai visi accaldati.....


E' abbastanza puntuale l'introduzione del presentatore, alla quale segue il benvenuto della signora Sindaco Rimondi, che coglie l'aspetto piacevole della scrittura, il risvolto umano nella rievocazione della infanzia di Bonfiglioli nel nostro paesone (ora si fregia della denominazione Città), la competenza dell'autore nel settore economico dell'Italia ecc....



Interviene poi un amico d'infanzia, Romeo (frequentavamo la stessa classe elementare negli anni Quaranta), qui sentiamo la commozione e l'orgoglio, la nostalgia e l'amicizia e la partecipazione mia e di molti presenti in sala diviene più attenta e sentita.
Si snocciolano aneddoti, si ricordano personaggi, situazioni, giochi di quegli anni... che troveremo nel libro.
Bonfiglioli , signore vecchio stampo, verga a mano i suoi scritti su fogli di carta comune, che ordina in cartelle, che lascia decantare nel tempo....sapore antico dell'inchiostro della penna stilografica, linguaggio piano, caldo, modesto...ma in sottofondo c'è conoscenza concreta, competenza specifica, ma anche quella che un tempo onoravamo come saggezza.

Un libro che ho avuto fra le mani in anteprima, per passare allo scanner le copertine, che mi ha subito coinvolto, stimolato a leggerne clandestinamente alcuni capitoli, a pregustarne il percorso biografico...ora invece ho il libro con la sua dedica e potrò completarne la lettura, con serena attenzione.

Un libro importante, sotto molti punti di vista, che può aiutare parecchi a conoscere il mondo del lavoro, dell'imprenditoria, soprattutto medio piccola industria, che in Emilia Romagna ha particolari connotati degni di interesse.
Non entro nel merito della parte "scientifica" del libro, di grande importanza per coloro che sono nel settore del lavoro e della sua gestione, ma che anche ai profani come me offre dati, schemi, spiegazioni chiari e utili.





Il rinfresco nell'atrio di Sala Alpi, preparato dalla Enoteca Papi, ci ha accolto con le prelibate, robuste leccornie del nostro paese, gnocco alla salsiccia al forno, le irrinunciabili frittelle di riso, salate, e ottimi vini da degustare!
Mica posso glissare su questo angolo goloso, che mi intriga, oltre al piacere dell'incontro con l'autore!


Commenti

sausage biscuits and donuts! count me IN! ha ha ha

happy tuesday to you my friend. it is sunny and cold here, beautiful outside. we had the fireplace on!

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!!!

Fireplace on? We need no fireplaceon, it's so worm!
The meeting was interesting....by eating too!!!!!

Ciao..
Un abbraccio!
xoxoxoxoxoxo
Anonimo ha detto…
Cara nonna Ivana,
ti ringrazio molto per il simpatico e centratissimo resoconto che hai fatto sul tuo “blog” della bella serata a Crevalcore, dove come avrai capito io vengo sempre molto volentieri.
Mi sono permesso di darti del tu essendo tuo “collega” come nonno di 3 magnifici nipotini, anche se un “signore vecchio stampo” come mi definisci, avrebbe dovuto usare il Lei!
Di nuovo grazie spero che verrai anche il 10 giugno ore 17.30 alla presentazione del libro a Bologna.
Mettiti d’accordo con Romeo.

Romano Bonfiglioli
ivana ha detto…
Grazie a te Romano,

L'incontro è stato piacevolissimo e molto interessante, inoltre la lettura del libro mi aveva già colpita in precedenza, proprio per la scrittura gradevole, non impastoiata, che fila via con dolcezza e nostalgia del tempo passato, con proprietà, con modestia, ma nello stesso tempo compiacimento per i risultati che man mano ottenevi nella vita.
Ho davvero apprezzato anche le teorie che stanno a base delle tue personali realizzazioni: riconoscimento del merito, non appiattimento, non sfruttamento, ma coinvolgimento.
Grazie!
Per la presenza a Bologna ci terrei davvero...vediamo se sarà possibile!!!!

Buona giornata!

ivana

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

PLATESSA al MICROONDE!!!

Il microonde è un elettrodomestico che mi piace sempre di più, sia a pranzo che a cena mi sono preparata due piatti semplici, simpatici...me lo dico da me stessa, ma in fondo anche il G. gradisce! Una confezione di platesse surgelate coop,  sono 6 filetti, per il pranzo delle Ceneri. Non sono molto amante dei pesci così delicati, piatti da malatini, mi ricordano le infinite volte che si preparano per bambini inappetenti, che poi lo diventano ancora di più! Nella padella si sbriciolano, non sai come voltarli, o ci fai una tale impanatura...che poi mangi solo pane bruciacchiato! O sono io che non so trattarli!  Stavolta invece ecco come ho fatto! Testo e immagini di ivanasetti 6  filetti di platessa scongelati, tenuti in un po' d'acqua e limone, poi asciugati 1  pomodoro maturo sodo e grande, tagliato a fette di pochi millimetri 1/2  limone, succo 2  cucchiaini di prezzemolo secco 2  cucchiaini di salamoia bolognese 2+2  cucchiai di olio e.v. 2       cucchiai di