Passa ai contenuti principali

DALL'INDIA con AMORE...ELENA da MUMBAI

NATALE 2010...ATTESA










Mumbai,  dic. 2010

"Non ho mai capito perche’ le persone straordinarie appaiono estremamente semplici ed umili, mentre quelle che si atteggiano da supereroi di solito sono pure nullita’.

Sister Joanna e’ il cuore e l’anima di Anmol, da lei e’ partito tutto, con lei hanno vissuto per anni le ragazze di strada che ha accolto, e grazie alla solidita’ della sua intelligenza il progetto e’ stato plasmato e sviluppato fino a diventare cio’ che e’ oggi. Da oltre 10 anni si occupa di bambine di strada: ha cominciato andando a parlare con le famiglie che vivono sui marciapiedi, con i bambini che raccolgono i rifiuti; poi ha fatto scuola di strada per questi bambini, andando alla sera negli slum per insegnare loro a leggere e scrivere quando tornavano dal lavoro; ha creato una casa famiglia per ragazze di strada dove non c’era nulla, ed e’ stata per anni ogni giorno accanto a chi non aveva nessun altro. Eppure a guardarla e’ una donna bella ma semplicissima, dolce e fortissima, che mi sembra Joan Baez appena scesa dal palco di Woodstock, perche’ a me da l’idea di una sognatrice che ha raggiunto il suo obiettivo di creare una casa famiglia in cui crescere con amore le figlie della miseria, grazie alla sua tenacia.




Mi ha parlato a lungo di tutto il suo lavoro, dell’impegno e delle difficolta’, parlando al plurale nonostante sia sempre stata praticamente sola, e senza mai accennare alla fatica e alle preoccupazioni che, sono certa, l’hanno accompagnata negli anni. Guardandola adesso lavorare con le bimbe ho visto una grande spiritualita’, ho capito cos’e’ davvero “la cura”, il prendersi cura e l’accogliere....................

.....Accompagno a scuola le bimbe a piedi tutte le mattine. Di solito ci vanno con il loro scuola bus da 20 posti in cui stanno tutte strette e contente, ma questa settimana andiamo a piedi e camminiamo per mezz’ora per una strada mezza asfaltata mezza dissestata, io con la bici a mano e molte di loro con i piedini scalzi che camminano sui sassi (per Natale avranno tutte in regalo sandali nuovi, anche se non e’ detto che tutte li vogliano, perche’ la liberta’ di camminare a piedi scalzi non ha prezzo!).

 
Le bimbe mi scortano fino alla scuola, preoccupandosi che io non finisca sotto un camion e che ritorni indietro stando dalla parte giusta della strada, poi corrono in classe e io me ne torno a casa in bici. L’altro giorno ho aiutato alcuni ragazzi a trasportare un secchio di vernice pesante sulla bici ed arrivati a destinazione volevano darmi dei soldi ed offrirmi la colazione... l'India e' cosi', imprevedibile!
Avevo scritto un diario completamente diverso da mandare, ma stasera prima di cena Sister Joanna ha invitato tutte le ragazze a sedere per terra in piccoli cerchi nel grande cortile interno, e dato che oggi e' l'anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, ha parlato loro di diritti umani, chiedendo loro quali sono. E le bimbe hanno fatto molti esempi assolutamente validi, e mentre ero seduta in mezzo a loro, con un tetto di stelle ed una luna sottile a forma di sorriso, ho respirato un'aria di pace e di casa, ho sentito di far parte di qualcosa, e che tutto cio' che viene fatto per loro ha senso, perfettamente senso.
Ho saputo altre loro storie, e non avevo piu' voglia di parlare di come e' bello questo posto, del grande giardino e degli alberi di papaya, ne' del mercato profumato di sacchi di spezie colorate in cui sono andata. 



 Vorrei parlarvi degli occhi neri di queste bimbe che ti scrutano attente; del fatto che anche se con molte di loro non posso parlare inglese, ci capiamo comunque; e di Pooja, che prima di venire qui e' stata anni in cella col padre incarcerato perche' nessuno si occupava di lei. Parlare di diritti umani qui ha piu' senso che nelle aule universitarie in cui li ho studiati io. Tutto questo e' per parlarvi di Sister Joanna, del suo sogno e della sua cura." 
 ele

Grazie Elena!!!!

Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

Commenti

Anonimo ha detto…
Thank you for sharing their story.
wow i didn't know they celebrated christmas in india, see i am never too old to learn something!

sarge is some better today, he ate today and slept some but comfortably. tomorrow may be better yet! thank you for your kind words honey. they always mean so much.

how could we have found each other over the internet and become so close like sisters and have never even met? isn't it a bit of a miracle?

smiles, bee
xoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao Lois!!!
Thank you!!!
I hope that Hank is at home!!!
Have a great Sunday!!!
Hugs!
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!!!

You had such a scary week, my thought was steadly with you, I wished you could be so strong to help sarge...thank dr. W and dr G. now it is better.
I feel a great "sistership" with you..that is a gift for both, I think!

Perhaps you haven't read about Mother Teresa of Calcutta, an example of what is done in India for helping the poor...
Elena does this visit for a project of distance adobtion, where the little girls are taken in care in Family-houses.
I wish you a really Sunday in paradise...we have also enjoy small improvements, that means that we receive more courage, and time is not so dark!
Big hugs to you both!!!
Buona domenica!
Smile!!!

xoxoxoxoxoxo
angela ha detto…
Ciao,
che bella la pagina di oggi, mi ha ricordato tante cose di cui una tristissima...qui ci sono diversi indiani residenti di cui alcuni ragazzi adottati dalla comunità di Madre Teresa a Bombay. Io tenevo i contatti in inglese per conto delle famiglie.La prima arrivata si chiamava Agnes, aveva l'età di mia figlia con cui andava a scuola (scuola media)Alcuni anni fa è morta in un incidente stradale lasciando un'intera comunità nel dolore. Pooja è anche il nome di una mia ex alunna che vive con tutta la sua famiglia qui a San Gemini...grazie Ivana, sei sempre vivifica e riesci a toccare il cuore delle tue lettrici. Buona giornata,
Angela
ivana ha detto…
Grazie a te Angela!!!
Come vedi il mio cucinario..non è che un diario, che si snoda dagli intrecci del mio quotidiano, con stimoli piccoli da cosette sciocche, ma anche da aperture a temi più profondi...magari ci miglioriamo un pochino!!!
Sai che non mi ero neppure accorta che Mumbai è la Bombay delle mie riminiscenze geografiche? Si vede che dovevo migliiorare anche in questo!!!
Che strano e triste destino ha avuto la Agnes del tuo ricordo!
Elena invece è in un centro, o vari centri salesiani, che hanno come scopo, precipuamente, l'istruzione.
Una gran bella esperienza per Elena!!!
Buona domenica a te e famiglia...
Antonietta ha detto…
commovente!
ivana ha detto…
Grazie Antonietta!
Buona domenica a te e famiglia!!!
Traveling Bells ha detto…
Ciao Ivana!

Thanks for sharing this moving story.

Have a blessed Sunday.

Sending big hugs, my sweet friend...
Anonimo ha detto…
Questo è vivere e testimoniare quotidianamente il VERO Natale. Grazie e buona giornata, Francesca.
Happy Paul ha detto…
Once again a wonderful note especially near Christmas. I always thought that if the entire world celebrated Christmas we would all be better. Have a great day Ivana.

Paul
ivana ha detto…
Ciao Sandy!!!

Thank you!
Indeed it's a really deep experience!
Have a great Sunday...I am back from the "crip Musical" the kindergarten has palyed at the school of my kids...Teresa was singing loud and fearless...she is very well!!!
Hugs!!!

xoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Grazie Francesca...
davvero con questi "bollettini" che ci invia Elena, anche nel mio sentire si sviluppa ben altro concetto del Natale!!!
Buona serata a te!!!
ivana ha detto…
Thank you Paul!!!
We are moved from the stories of Elena...and she lives really that!!!
Have a great Sunday, with your family!!!!
Paula Feldman ha detto…
Leggere le parole di Elena è sempre un esperienza bellissima! Siamo sotto Natale e la bontà sembra esserci piu vicina...conoscendo Elena attraverso le sue parole ci avvicina al bene...un abbraccio da ponente, P
ivana ha detto…
Grazie Paula!!!

Sì, Elena ha fatto diverse esperienze personali, sempre in crescendo...ci insegna parecchie cose, e sempre verso una maturazione cosciente di se stessa!
Grazie...qui è freddo, forse rinevica...a quanto pare anche a GE sta nevicando!!!!
Un abbraccio da Levante!!!
Anonimo ha detto…
what a great, moving story and wonderfully told. Have a wonderful Monday.
ivana ha detto…
Thank you Bridget!
Elena can write very well, after the Uni she did a 1-year journalist master, she is a very sensible woman!!!

Have a great week!!!
MANU ha detto…
Manda un abbraccio a Elena e alle bimbe di Mumbai e tanti aguri di Buon Natale a tutti da parte mia.Manuela
ivana ha detto…
Ciao Manu!!!
Grazie...mando anche le foto della neve che le bambine vogliono vedere!!!!

Un abbraccio!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.