La Linzer Torte dell'altra settimana aveva un sapore diverso, perché avevo utilizzato una confettura autunnale della mia zona, invece delle solite confetture di more, o mirtilli, o lamponi neri delle zone alpine.
Il savòr è l'antica confettura che veniva realizzata nelle nostre campagne con i frutti stagionali, quando i lavori pesanti della campagna erano terminati e le donne con solerzia preparavano le conserve per l'inverno!
Come formichine si procuravano gli ultimi frutti spigolati dalle piante, i grappoli rimasti sui tralci dopo la vendemmia, da cui ottenere il mosto...ma soprattutto erano le mele in maggioranza, e, a seconda del sapore che si gradiva in famiglia, si aggiungevano pere, una parte anche di mele cotogne, della zucca gialla, qualche noce, pure della barbabietola da zucchero, un po' di buccia di arance che già si trovavano sul banco dal fruttivendolo.
Non si usava lo zucchero, sostituito dal mosto di uva, che veniva ben cotto prima di inserirvi la frutta a pezzetti.
Il paiuolo, che già era servito per la preparazione della conserva di pomodori in agosto, veniva di nuovo messo in funzione sull'aia, incastonato nel fugone di lamiera, con il fuoco alimentato con fascine di legna, all'inizio, quindi con ciocchi per una lenta e prolungata cottura!
Erano operazioni lunghe, fatte a mano, senza macchine, o robot, ma erano piacevoli, perché si aveva l'aiuto da parenti, cognate e nonne, che con i bambini si trasferivano in campagna a sbucciare mele e pere, a riempire secchi di pezzetti di frutta, che si lasciava in attesa del momento giusto per inserirla nel paiolo fumante.
Un'occasione di divertimento, per i ragazzi: giochi a nascondino, corse dietro al gallo, o alle oche che starnazzavano indispettite, o a fare capriole, o incursioni nel fienile...mentre le donne chiacchieravano e lavoravano con un ritmo rilassato, ogni stagione aveva i suoi lavori e incombenze e si aveva il tempo giusto per fare le cose....
Che c'entra la Linzer Torte con tutto questo?
Io amo collegare usanze, tradizioni, cultura contadina ad altre culture, altre tradizioni con le quali, per le evenienze della vita, sono venuta a contatto...praticamente anche il cibo, un dolce soprattutto, può avere la facoltà di unire trasversalmente terre, tempi, gruppi etnici diversi, e io ci sto attenta, mi incuriosisco, mi diverto!
La nostra Tradizione: il SAVOR
la mia
LINZER TORTE:
150 g di mandorle e nocciole macinate, non spellate,
120 g burro a temp ambiente
150 g zucchero
1 uovo medio
200 g farina 00
1 cucchiaio colmo di cacao
2 cucchiai di liquore (io ho messo alla pera)
1 cucchiaino da te colmo di lievito per dolci o un pizzico di bicarbonato
grattugiata di noce moscata, della cannella, e un misto spezie a piacere, anche pepe macinato, un pizzico
una grattugiatina di scorza di arancia o limone
un paio di cucchiai di latte, all'occorrenza-
Un vasetto di confettura mista mela, pera, cotogna e mosto
Mettere tutti gli ingredienti, meno la confettura, in una ciotola antiscivolo.
Si lavora con la forchetta o un cucchiaio, è un impasto morbido, si impasta a mano brevemente, usando della farina, perché è appiccicosa, ma deve rimanere tale. (Si può tenerla in frigo per mezz'ora per averla leggermente più consistente).
Stendere sul foglio di carta forno, più largo del fondo della teglia di 26 cm diametro, usando un foglio di pellicola per schiacciare 2/3 della pasta col matterello, quindi aggiustarvi la confettura, rientrare il bordo e applicare una grata, con la rimanente pasta.
Scaldare a 170°C, ad aria, o anche a 160°C quindi cuocere per 35-40 minuti
E' ottima dopo un paio di giorni, non deve essere croccante, ma friabile e morbda, si mangia anche come pasticcino.
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Il savòr è l'antica confettura che veniva realizzata nelle nostre campagne con i frutti stagionali, quando i lavori pesanti della campagna erano terminati e le donne con solerzia preparavano le conserve per l'inverno!
Come formichine si procuravano gli ultimi frutti spigolati dalle piante, i grappoli rimasti sui tralci dopo la vendemmia, da cui ottenere il mosto...ma soprattutto erano le mele in maggioranza, e, a seconda del sapore che si gradiva in famiglia, si aggiungevano pere, una parte anche di mele cotogne, della zucca gialla, qualche noce, pure della barbabietola da zucchero, un po' di buccia di arance che già si trovavano sul banco dal fruttivendolo.
Non si usava lo zucchero, sostituito dal mosto di uva, che veniva ben cotto prima di inserirvi la frutta a pezzetti.
Il paiuolo, che già era servito per la preparazione della conserva di pomodori in agosto, veniva di nuovo messo in funzione sull'aia, incastonato nel fugone di lamiera, con il fuoco alimentato con fascine di legna, all'inizio, quindi con ciocchi per una lenta e prolungata cottura!
Erano operazioni lunghe, fatte a mano, senza macchine, o robot, ma erano piacevoli, perché si aveva l'aiuto da parenti, cognate e nonne, che con i bambini si trasferivano in campagna a sbucciare mele e pere, a riempire secchi di pezzetti di frutta, che si lasciava in attesa del momento giusto per inserirla nel paiolo fumante.
Un'occasione di divertimento, per i ragazzi: giochi a nascondino, corse dietro al gallo, o alle oche che starnazzavano indispettite, o a fare capriole, o incursioni nel fienile...mentre le donne chiacchieravano e lavoravano con un ritmo rilassato, ogni stagione aveva i suoi lavori e incombenze e si aveva il tempo giusto per fare le cose....
Che c'entra la Linzer Torte con tutto questo?
Io amo collegare usanze, tradizioni, cultura contadina ad altre culture, altre tradizioni con le quali, per le evenienze della vita, sono venuta a contatto...praticamente anche il cibo, un dolce soprattutto, può avere la facoltà di unire trasversalmente terre, tempi, gruppi etnici diversi, e io ci sto attenta, mi incuriosisco, mi diverto!
La nostra Tradizione: il SAVOR
la mia
LINZER TORTE:
150 g di mandorle e nocciole macinate, non spellate,
120 g burro a temp ambiente
150 g zucchero
1 uovo medio
200 g farina 00
1 cucchiaio colmo di cacao
2 cucchiai di liquore (io ho messo alla pera)
1 cucchiaino da te colmo di lievito per dolci o un pizzico di bicarbonato
grattugiata di noce moscata, della cannella, e un misto spezie a piacere, anche pepe macinato, un pizzico
una grattugiatina di scorza di arancia o limone
un paio di cucchiai di latte, all'occorrenza-
Un vasetto di confettura mista mela, pera, cotogna e mosto
Mettere tutti gli ingredienti, meno la confettura, in una ciotola antiscivolo.
Si lavora con la forchetta o un cucchiaio, è un impasto morbido, si impasta a mano brevemente, usando della farina, perché è appiccicosa, ma deve rimanere tale. (Si può tenerla in frigo per mezz'ora per averla leggermente più consistente).
Stendere sul foglio di carta forno, più largo del fondo della teglia di 26 cm diametro, usando un foglio di pellicola per schiacciare 2/3 della pasta col matterello, quindi aggiustarvi la confettura, rientrare il bordo e applicare una grata, con la rimanente pasta.
Scaldare a 170°C, ad aria, o anche a 160°C quindi cuocere per 35-40 minuti
E' ottima dopo un paio di giorni, non deve essere croccante, ma friabile e morbda, si mangia anche come pasticcino.
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
Commenti
while you were talking about the women peeling apples it took me back to podunk, i would sit in the porch rocker with a bowl in my lap peeling apples for pies. i loved doing that and looking out over the mountains. such lovely memories i have! thank you for the reminder.
smiles, bee
xoxoxoxoxoo
I love this Torte, for it's so tasty, and not hard, and it lasts so long, my method is lightly different, you know that I like to give my "personal" touch!!!
Hugs!!!
xoxoxoxo
You know that I like to tell about tradition...our memories come out..and we enjoy that!!!
Thank you so much!!!
Smiles!!!
xoxoxoxoxoxoxoxo
Proprio così...io sento nostalgia per il FARE INSIEME!
Pensa, domani amiche, cognate e nipote si ritrovano a casa da mia sorella a "fabbricare" tortellini per amici, parenti, il medico, le suore...e chi più ne ha, più ne metta, proprio come una volta...io dovrei andare, se il G. me lo consente!!!!
Un abbraccio da Levante, con un cielo meno cupo, ma freddo ancora!!!!
Paul
This sure looks good, and I am sure better than any I have eaten anywhere in Europe! I always enjoy reading your stories, along with seeing the photos of your food.
Have a great day. Big hugs...
Not too much sugar, I always use less sugar than indicated!!
I know (virtually) your bars, they also look so good!!!
We have to make "tortellini bolognesi" at my sister' tomorrow...we work as at a assembly line!!!
Have a great Tuesday...buon lavoro!!!!
Saluti alla famiglia!!!
Thank you...I love to tell my memories!
I also like to take pictures...so you all see what and how I'm working in my kitchen!
I'd like a photo on your recipes...it's very interesting, I do not know the dish, the ingredients, it'd be easier for me...when it's possible!
Ciao!!!
Hugs!
xoxoxoxoxoxo
Quant'è buona la Linzertorte! Sabato prossimo partiremo! Quindi avrò più tempo di dedicarmi ai dolci e pasticini. In questi giorni sono proprio indaffarata parecchio con le preparazioni per la partenza.Sperando che da voi va tutto bene, vi auguro un bellissimo tempo prenatalizio,mi farò sentire.
Auguri di cuore a Te e Gianni.
affettuosamente
Vreni e Toni
Un abbraccio...stiamo bene...spero che continui così!!!
Auguri anche a te e Toni!
Ci sentiamo!!!
Io non sono brava a fare dolci raffinati...anzi non ne faccio mai, ma con frutta fresca e secca mi cimento in ciambelle o torte semplici, che vanno bene per merende o per fare due chiacchiere davanti al caffè o al the!
Grazie cara...
Buona serata!
Buona festa anche a te!!!
Grazie sempre delle buone parole!!!
Un abbraccio!!!