Passa ai contenuti principali

CROSTATA con FARINA di CASTAGNA alle PERE

Anche questo è un mio dolce prototipo, carente di ingredienti che al momento non avevo, ma è riuscita ottima ugualmente, per i nostri gusti!
La farina di castagna nei dolci normali non deve essere oltre un terzo del totale delle farine, perché appesantisce e darebbe un sapore più pungente
Avevo solo un uovo, quindi ho pensato a una crostata, però non con la frolla, infatti ho optato per una specie di brisée, dove non c'è l'uovo, che volevo mettere nella crema della farcia...con le pere che ho in abbondanza, per smaltire anche quelle, perché si maturano toppo in fretta!
Insomma pian piano si è concretizzata una specie di Waehe, la crostata svizzera della mia memoria, dal sapore ben armonizzato, tra pere, cannella, spezie, cioccolato, uovo,  farina 00 e farina di castagna e latte nella  crema abbastanza liquida con cui ho coperto le fette di pere disposte a raggera sulla base di brisée sui generis, stavolta fatta così!


Testo e immagini di ivanasetti!

Di pesi solo le farine e il burro, il resto a occhio e croce!


120  g  farina 00
50    g  farina di castagne
50    g  burro sciolto
2      cucchiai, non colmi, di zucchero
latte freddo sino ad avere un impasto morbido
scorza limone grattugiata e alcune gocce di limone
1   pizzico di bicarbonato e 1 cucchiaino di lievito per dolci

Fare una palla e intanto preparare la crema 
1   cucchiaio di farina 00 e 1  di farina di castagne, un buon pizzico di spezie saporite, 
1 cucchiaio di zucchero
1 uovo
circa un vasetto da yoghurt di latte, mescolare il tutto per una crema molto liquida




Tagliare 3 pere mature a spicchi, irrorarle con succo di limone e  un cucchiaino di cannella
Stendere 2/3 della pasta sul fondo di uno stampo a cerniera, foderato con carta da forno, fare il bordo con un cordone di pasta schiacciato alla parete dello stampo, triturare un paio di biscotti secchi e spargerli sulla base, disporre le fette di pera in uno strato compatto (due pere non erano sufficienti, quindi ne ho preso una terza!), cospargerlo con cioccolata fondente grattugiata, 








Versare quindi la crema, e infornare a 170°C per quasi 40 minuti!

Una crostata non raffinata né elegante, perché sono sbadata e non credo in quello che faccio, spesso!
Fatta raffreddare subito tolta dallo stampo...assaggiata, perché volevo capire come era riuscita...quindi eccola qua!!!!


Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.




Commenti

wow, i'd eat that any day, it looks wonderful! i had cottage cheese for supper, ha ha ha.

hope you are feeling good today and no problems. i'm pretty good.

smiles, bee
xoxoxoxoxo
Anonimo ha detto…
Non sarà raffinata ed elegante però io una fetta la mangerei volentieri! Io ieri sera volevo fare i biscotti usando la sparabiscotti, ma non ho trovato la ricetta che uso di solito quindi....non mi sono venuti con quell'aggeggio così ho dovuto ripiegare diversamente, sono buoni di sapore ma orribili da vedersi :-(( Qui il sole ha vinto la nebbia però siamo appena sopra da 0°. Buona giornata, Francesca
Fabipasticcio ha detto…
Buongiorno Ivana mi sembra davvero ottima!
Tutto bene?
Dida ha detto…
Ah che goduria, io amo molto le torte di pere. Questa la copio per un futuro utilizzo, grazie Ivana, sei sempre una garanzia.
Anonimo ha detto…
Cara Ivana
E sarà sicuramente ottima,la tua crostata, pere con cannella sono la fine del mondo.
Abbiamo un bellissimo sole che ti riscalda le ossa, sto fuori a fare pulizia.
Un bacio e saluti
Vreni
Traveling Bells ha detto…
Who cares about refined and elegant? I want good taste, and I am quite certain that this is quite tasty! Ummm...wish I had some right now.

Sending big hugs for a great day...
ivana ha detto…
Ciao Cara Bee!
Glad that you wergood yesterday, and hope Sarge is feeling much better today!
I feel a bit tired, but no pain, i was with my princess in the morning!
Have a great canasta day!!!

Big hugs!!!

xoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao Francesca!
Grazie, la crostata oggi è ancora meglio, perchè le crostate sono meglio il giorno dopo!
Per la sparabiscotti non saprei, anche mia nuora ne ha una tutta complicata, io faccio solo le mezze lune alle mandorle, o i baci di dama o gli zuccherini...poca roba, preferisco fare dolci non piccoli...per fare prima!!!!

Anche qui è venuto il sole bellissimo!!!
Un abbraccio!!!
ivana ha detto…
Ciao Fabi,
grazie la schiena va meglio, dalla bimba sono stata al mattino oggi, quindi sono più riposata e anche la bimba è più tranquilla!

Un abbraccio!!!
ivana ha detto…
Ciao Dida!

davvero non mi aspettavo che fosse così buona e ben condensata nella crema, morbida ma che sostiene bene la frutta!
La cioccolata, la cannella e le spezie saporite, quelle miste, hanno dato un qualcosa in più!
Ho tant pere devo sbizzarrirmi ancora!!!

Un abbraccio!!!
ivana ha detto…
Cara Vreni!

Sì, oggi è ancora migliore, ne ho portato anche ai bambini!
Devo rifarne, anche perché ho tante pere che scappano di maturazione!
Ho pure fatto pappardelle alla farina di castagne, mangiate oggi!!!

Un abbraccio e sono contenta di sentirvi alleggeriti da un peso!!!

Ciao a voi e agli amici!
ivana ha detto…
Ciao Sandy!!!

For the tea time quite good!!!

I'm glad you had your kids with you!

Big hugs!!!

xoxoxoxoxo
Elisa ha detto…
Com'è dolce, signora Ivana.. tanto quanto questa meravigliosa creazione. E' tanto rassicurante, grazie mille per essere presente con la sua creatività.
Un abbraccio, devo provarla assolutamente con la farina di castagne!
ivana ha detto…
Grazie Elisa!

Niente lei qui nell'etere!
Non sono molto dolce, ma una caparbia vecchietta che sta qui in mezzo a una popolazione giovane, ma solo per dare un senso di quotidianità provinciale!!!

Grazie davvero...(da dove? Ho una carissima Elisa dall'Argentina...ma non mi dà del lei!)

Un abbraccio!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.