Sabato 28 aprile fu una giornata davvero intensa e interessante, che io trascorsi quasi totalmente a Castello dei Ronchi. La presentazione del Vetro Dorato Paleocristiano, come dal
volantino
è stata complessa e consequente, con gli interventi degli studiosi, che hanno esaminato il prezioso reperto sotto molti aspetti, che io non posso trattare diffusamente, ma inserisco alcuni cartelloni che fanno parte delle pubblicazioni scientifiche.
La cornice dell'evento è la pregevole dimora che fu fatta costruire dai Signori Caprara nel Cinquecento, che fu poi comletata da un complesso di torri, porticati e da una chiesa, tanto da avere l'aspetto di castello a levante, con un vasto parco a ponente. L'interno è una delizia di affreschi, fregi, grottesche nelle sale e nelle due logge, che lasciano ammirati, per la proporzione, per le soluzioni pittoriche della scuola bolognese della fine del Cinquecento e inizio Seicento, che diedero un grande scossone al manierismo. Non mi dilungo, metto solo qualche immagine.
Testo e foto di ivanasetti
I nomi delle autorità del Comune, della Provincia e della Regione Emilia-Romagna sono elencati nel volantino citato, come pure gli studiosi delle varie branche che hanno contribuito con i loro elaborati alla identificazione ,attraverso gli aspetti liturgici, storico-artistici, scientifici e ambientali, dei reperti scoperti enella Chiesa di San Matteo, proprio di Castello dei Ronchi.
Qui sopra la sala appartata dove è stata custodita per la giornata il prezioso Vetro Dorato.
Foto che gentilmente mi ha prestato un signore, che è storico e illustratore delle testimonianze antiche della nostra cittadna, di cui parlerò a suo tempo.
Nella mattinata ho seguito la manifestazione all'interno della Villa, perché gli interventi nelle varie discipline si sono susseguiti fin verso le tredici e mezza, dopo c'è stato il pranzo
Nella corte si è svolto invece l'esplorazione di un pozzo, da parte dei sommozzatori del Gruppo Ravennate Archeologico, di cui vi parlerò in seguito.
Continua...
perché voglio parlare dell'affascinante rinvenimento delle reliquie di Santa Teodata e relativo Vas Sanguinis, fatto da Carlo Zucchini, esperto d'arte, che per la sua passione infinita sembra avere la magia di attirare dall'oblio tesori dimenticati...e lui, quasi ispirato ripete: "La pazienza delle cose...aspettano silenti nei loro rifugi nascosti la mano di qualcuno!"
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volantino
è stata complessa e consequente, con gli interventi degli studiosi, che hanno esaminato il prezioso reperto sotto molti aspetti, che io non posso trattare diffusamente, ma inserisco alcuni cartelloni che fanno parte delle pubblicazioni scientifiche.
La cornice dell'evento è la pregevole dimora che fu fatta costruire dai Signori Caprara nel Cinquecento, che fu poi comletata da un complesso di torri, porticati e da una chiesa, tanto da avere l'aspetto di castello a levante, con un vasto parco a ponente. L'interno è una delizia di affreschi, fregi, grottesche nelle sale e nelle due logge, che lasciano ammirati, per la proporzione, per le soluzioni pittoriche della scuola bolognese della fine del Cinquecento e inizio Seicento, che diedero un grande scossone al manierismo. Non mi dilungo, metto solo qualche immagine.
Testo e foto di ivanasetti
I nomi delle autorità del Comune, della Provincia e della Regione Emilia-Romagna sono elencati nel volantino citato, come pure gli studiosi delle varie branche che hanno contribuito con i loro elaborati alla identificazione ,attraverso gli aspetti liturgici, storico-artistici, scientifici e ambientali, dei reperti scoperti enella Chiesa di San Matteo, proprio di Castello dei Ronchi.
Qui sopra la sala appartata dove è stata custodita per la giornata il prezioso Vetro Dorato.
Foto che gentilmente mi ha prestato un signore, che è storico e illustratore delle testimonianze antiche della nostra cittadna, di cui parlerò a suo tempo.
Nella mattinata ho seguito la manifestazione all'interno della Villa, perché gli interventi nelle varie discipline si sono susseguiti fin verso le tredici e mezza, dopo c'è stato il pranzo
Nella corte si è svolto invece l'esplorazione di un pozzo, da parte dei sommozzatori del Gruppo Ravennate Archeologico, di cui vi parlerò in seguito.
Continua...
perché voglio parlare dell'affascinante rinvenimento delle reliquie di Santa Teodata e relativo Vas Sanguinis, fatto da Carlo Zucchini, esperto d'arte, che per la sua passione infinita sembra avere la magia di attirare dall'oblio tesori dimenticati...e lui, quasi ispirato ripete: "La pazienza delle cose...aspettano silenti nei loro rifugi nascosti la mano di qualcuno!"
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Commenti
Have a great day. Big hugs, honey...
It was so interesting! The ancient history, the great evenience from the past is so suggestive, and the studies about them is a big work of historic and artistic recherche, with the modern help of today technologie!
Thank you!!!
big hugs!
xoxoxo
Now this precious piece is in aour small Museum, but it's so important for many studies!
Have a great Thursday!
Big hugs!
xoxoxoxoxo
Era la presentazione del reperto più antico della nostra cittadina, ora è nel piccolo Museo storico artistico che raccoglie altre cose pregevoli, come una Croce Romanica, che appartiene al secondo grupp europeo, catalogato dal Museo di Berlino, penso di fabbrica aretina del 12° sec, se ricordo bene...devo parlare pure di quella...soprattutto i ritrovamenti sono quasi magici...e ambedue fatti da Carlo Zucchini, che fu il amico e fiduciario di Giorgio Morandi, che conservò tutte le suppellettili della casa del pittore in via Fondazza a Bologna, che fu poi acquistata dal comune e da due anni è diventata la casa-museo di Morandi...davvero storie fantastiche!
Buona notte!
Un abbraccio!
Good that it has been saved!