Passa ai contenuti principali

CREVALCORE FOTO CORRIDA S. SILVESTRO 2012

Bene, la giornata fin dal mattino era luminosa e fredda, i tetti tralucevano di brina, come i prati e i tettucci delle macchine...ma già da tutte le parti arrivavano macchine, furgoncini attrezzati dei gruppi podistici dalle provincie vicine...
Mi sono imbaccuccata e son partita, macchinetta digitale in...tasca!!!
Ecco al bivio verso il luogo d'incontro presso la palestra nella zona sportiva
Arrivo proprio al momento della partenza


 
 partiti!!!




L'arrivo allo stesso punto
 Vado a vedere all'interno della palestra
 Poi faccio un giro nel viale, dove ci sono le macchine e i fugoni con le relative insegne stese su un'asta, visibili per i propri gruppi

 Quello più grande e con un tendone è del Gruppo Podistico la Guglia di Sassuolo, dove mi fermo a fare qualche chiacchiera...sono sempre vogliosa di informarmi..e sempre la gente mi corrisponde con  cortesia...mi rendo conto che forse mi prendono anche sul serio, qualche volta!!! Meno male!!!



I minuti passano e alla spicciolata arrivano i podisti, che poi si cambiano gli indumenti nei rispettivi posti del proprio gruppo...
 Poi ci si reca in palestra al punto di ristoro e a ritirare i premi



 i premi in natura:


Mi faccio versare anch'io un bicchiere di tè...e a faccia tosta mi presento anche al tavolo delle cape...va be' c'è anche mia sorella e due amiche...sono loro che hanno lavorato nelle settimane precedenti la corsa...Franca ha preparato la famosa SALAMOIA BOLOGNESE, delle presine con i colori del gruppo Creval...corre...e anch'io ricevo, per la mia camminata nei paraggi con la macchinetta digitale una confezione di beni in natura!!!!
Grazie Franca!!! Quindi ecco qui le foto di questa manifestazione ludica-sportiva, che si tiene tutti gli anni a San Silvestro!
Il terremoto ha modificato la nostra realtà di cittadini e il nostro spirito!
Giorgio all'inizio ha fatto un breve discorso di benvenuto e fra l'altro una raccomandazione:
"Passerete sotto la Porta Bologna, entrerete per un duecento metri nel nostro Centro Storico...meglio essere rispettosi di quel silenzio, su quel Corso abitano solo 4 famiglie, tutte le altre sono ancora sfollate...il paese è ferito...ma vi accoglie con molto piacere"
So che entrare sulla piazza avrà fatto impressione...come fa impressione a me quando ci vado e ancora trovo silenzio e abbandono!


incontro anziani podisti che arrancano, ritardatari, o forse hanno voluto fare più lunga la loro camminata....il sole splende più alto, la brina è scomparsa
Testo e foto di ivanasetti

Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

Commenti

Jean(ie) ha detto…
What a fun event. And such nice prizes! I love the last photo of the tree-lined road. So peaceful and beautiful!
Je_Djallen ha detto…
Bellissime queste iniziative comunitarie..sportive..e i premi "in natura" .. meglio di così?!
E per fortuna mamma Natura ha lasciato, seppur freddo, una bellissima luminosità!

Buone Festività Jè
Grazie Ivana, per le tue testimonianze ... il tempo passa e tutti tendono a dimenticare!!! Grazie per questi bellissimi istanti di vita gioiosa nelle difficoltà!!! Grazie di tutto e tanti tanti auguri perché il 2013 sia un anno di immensa gioia per te e la tua gente!!!
ivana ha detto…
Thank you, Jean!!!

The events give us a bit of joy...and we forget for awhile!
Have a lovely New Year's Eve!
Big hugs!
ivana ha detto…
Grazie Jè,

ricambio gli auguri a te e famiglia!
Sì, questa manifestazio, detta ludica-sportiva, è una bella cosa, agevole per tutte le età, un ritrovarsi la domenica o nelle altre feste in un paese o nell'altro, per una camminata o una corsetta, per chi ce la fa!!!!

Un abbraccio affettuoso!
ivana ha detto…
Grazie Sabrina!

Sì, cerco di esserci negli eventi che ci danno momenti di aggregazione gioiosa, e ci fanno anche scordare l'ansia!

Un abbraccio e ricambio gli auguri a te e famiglia e alla tua Regione!!!
Traveling Bells ha detto…
Wow! What a fun run, although cold. We are getting sooo tired of the cold here.

Big hugs, honey...

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.