Passa ai contenuti principali

NEVE, GELO, LUCE

La notte tra il sette e l'otto dicembre è arrivata la prima neve!
Avevo lasciato le imposte della stanza accostate e correvo spesso a spiare fuori


La neve scendeva compatta senza vortici, tranquilla, e al mattino aprendo la finestra della cucina ho visto soffici sagome candide del piccolo cespuglio del ligustro



Al bordo del piazzale la poderosa siepe di pyracantha aveva abbassato le fronde, appesantite dalla neve



mentre dalla terrazza sul retro scoprivo il nudo carpino gonfio di neve, ricamando un intreccio fitto che nascondeva il nido

E gli uccellini che volevano fare la colazione, scappavano delusi dai ghiacciati cachi abbandonati sull'albero 

 La temperatura è sotto lo zero, la giornata diventerà luminosa, abbagliante



I bambini guardavano da dietro i vetri, sperando di fare uscire nel prato le slitte di plastica colorate...ma non è nevicato tanto da poterli accontentare.

Sembrano dimenticate le nebbie che rendevano le giornate spente, informi, le cose erano ombre dietro la trama delle goccioline sospese nell'aria.

L'inverno si è annunciato, le giornate sono rimaste rigide, ma almeno anche le stanze sono chiare, le ore del giorno sono più leggere....

ed è bello pasticciare in cucina: la fumante minestra di passatelli, fatta con un attrezzo di fortuna

  o una cena con una sostanziosa polenta con pollo in umido?


E poi con gli avanzi, il giorno dopo fare degli stuzzichini, con stelline di polenta e speck?


Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.


Commenti

Jean(ie) ha detto…
The soup looks delicious. I love a good hot brothy soup on snowy days. Warm the body from the inside out.

big hugs!

P.S. the snow is pretty. I know it isn't fun, but it sure is pretty.
.TelA ha detto…
STUPENDO!
Hai scritto benissimo!
Ho visto anche io le pareti illuminate dal riverbero del bianco inverno.
E l'animo rinfrescato è tutt'altro che avvilito, rigenerato, pieno di energia, a godere di meteo buono.
Grazie per l'illuminazione, e per i colori della tua tavola!
~Paola~ ha detto…
Ciao Ivana, che bellala neve!! QUi ancora niente ma mi sa' che non tardera' ad arrivare cmq!...
Ultimamente sbircio spesso qui e oggi mi sono cimentata nella tua ricetta di tortelloni di zucca che mi sono riusciti davvero ottimi!! Prima volta che ho provato a fare la spoja con il robot,la mia mamma era qui che guardava e ha detto che d'ora in poi usera' meno i suoi 'unti di gomito' per impastare...mi sa' che hai convertito anche lei!! :o)
Tanto oer dirtene una: domenica scorsa abbiamo finito la seconda tortellinata di 12 uova...la prima (sempre di 12 uova)e' gia' nel freezer da due settimane...Prossimamente faro' le tue raviole dolci anche se devo modificarne il ripieno...
Mi sono affacciata per ringraziarti ...mi invogli a continuare a 'paciugare' un po'...
Ne approfitto per inviare a te e al Gianni tanti saluti affettuosi, anche dalla mia mamma che e' qui di fianco a me...Un abbraccio! ♥

Paola
Ohh dimenticavo...i tortelloni sono risultati davvero ottimi conditi con un bel ragu' alla bulgnaisa ,of course! Ma lo sai che NON li avevo MAI fatti prima??
Anonimo ha detto…
A me questa nevicata è piaciuta perchè mi ha portato verso il clima natalizio senza troppo disagio, le foto he hai fatto alla pianta di cachi con la neve sopra sembrano delle cartoline.
Buona giornata, Francesca.
Anonimo ha detto…
Stupende le foto, più che mai suggestive, e più che mai "attraenti" i piatti, in primis quelle stelline di polenta con lo speck!
Golosissima semplicità..
Buona giornata anche da me, benché abbia visto che sei dalle nipotine- malatine: auguri!
Un abbraccio
Adri
Paula Feldman ha detto…
ci deve essere una fatina che arriva proprio in tempo per imbiancare fuori mentre dormiamo. Una sbirciattina fuori dalla finestra ogni tanto fa venire solo piu curiosità di quanta neve cadrà prima del mattino. Sicuramente i piccoli avranno il loro giorno sulle slitte! Inverno appena iniziato e gia neve. Ho sentito non so dove che quest'anno avremo tanto di neve...abbracci da ponente
ivana ha detto…
Ciao Jeanie!

REally a tasty warm soup for snowy days!
Since last week my cough is so bad...
I have to read and and write comments...my days are ao full, and sometimes I'm not able to do anything!
Big hugs!
ivana ha detto…
Ciao .Te
Grazie a te...speriamo che duri questo riflesso splendente...nebbie e piogge ci afflosciano le energie e l'entusiasmo!
Buona notte!
ivana ha detto…
Ciao Paola!
Mi immagino quando siete alla produzione industriale di tortellini e adesso anche tortelloni, allora tua mamma è ancora in gamba!
I nipoti saranna belli cresciuti, come del resto anche i mei!
La pasta con il robot non è per niente diversa da quella a mano, e poi a lasciarla riposare dienta bella compatta e elastica...perché fare fatica, quando abbiamo i mezzi per semplificare e velocozzare certe lavorazioni?
Mi fa piacere leggerti!
Naturalmente ricambio di cuore i saluti e gli auguri
a te e famiglia...poi ti parlerò in mail!
Sì col ragù sono goduriosi, nelle nostre case li mangiano così ancora!
Ho proprio una zucca in cantina e appena ho tempo li faccio anch'io!

Un abbraccio e a presto!!!
ivana ha detto…
Ciao Francesca!

A me piace perché è bel tempo adesso, ci sono le strade pulite, c'è chiarore, e niente nebbia, che qui da noi è quasi sempre presente!
La mattina quando si esce siamo sempre alcuni gradi sottozero...
Il cachi qua fuori dalla finestra appartiene al vicino, che da tempo non si presenta a casa, abita altrove, e la pianta si poggia tutta da me, mi fa ombra d'estate e questo spettacolo d'inverno...

Un abbraccio e tanti auguri.

ivana ha detto…
Ciao Adri!

Infatti sono via parecchie ore, e se ho un minuto di tempo e riesco a capirci qualcosa, comunico con il tablet...ma non sempre riesco, stamattina fb era inaccessibile, e non sono riuscita a mandare un saluto mattutino!
Anche perché devo badar lì, ho l'argento vivo incarnato nella piccolina...e devo avere cento occhi!

Un abbraccio!!!
ivana ha detto…
Ciao Paula!

Questa neve è davvero stata gentile e ci ha portato pochi disagi, e ci ha tolto quel grigio livido e umido delle nebbie e delle piogge!
Un abbraccio!
Paul ha detto…
Oh how beautiful Ivan. Unfortunately here in Amherstburg, we haven't had much snow yet. I do hope that we get at least some snow for Christmas.
The polenta looks real;y inviting. When my mother did it years ago, she put ribs in the sauce and we are both of them together for dinner. It tasted great. How I wish I could have a plate right now. See you my friend.

Paul
Flora ha detto…
volevo farti i complimenti per il tuo blog, l'ho scoperto da poco per caso, ma ho già sbirciato diverse tue ricette, tutte bellissime! brava!
Le foto della neve, molto belle... anche qui da me è nevicato.
Mi sono anche aggiunta ai lettori fissi :) Passa anche da me se ti va! a presto,
Flora
empress bee ha detto…
snow is beautiful but i still don't like it! ha ha...

you are SO creative with your dinners! the polenta stars are adorable...

hugs, bee
xxoxooxoxxo
ivana ha detto…
Hi Paul!

I hope you get some snow for Christmas!
Our grandchildren got sick one after the onder, so I got myselg the gastrointestinal virus too!!!
Now I feel better!
No eating, for two days...but tomorrow I'll do something in mykitchen...Christmas is near!!!
Have good time!!!

See you!
ivana ha detto…
Ciao Flora,

Grazie del commento...hai un bellissimo blog, raffinato, complimenti!
Io però non ho l'abitudine di leggere o anche scrivere gli altri blogger, anche perché non sono brava, e faccio solo quello che sono abituata a afre in cucina, senza dovermi confrontare con gli altri...è una mia filosofia! Penso che mi legga la gente, per curiosità e affezione!!!

Un abbraccio e buon lavoro!
ivana ha detto…
Ciao cara Bee,
I wait for the end of the work in your apartment, I think you chose fine colors!!!
I was sick, now I feel better, so I can write a bit, but I do many mistakes in your language!!!
Have fun with the gals!

Big hugs!!
Traveling Bells ha detto…
The snow is beautiful to look at, but I sure don't like to be out in it! Stay warm.

Big hugs, honey...

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.