La Farina di castagne A metà autunno i montanari scendevano in pianura a vendere o scambiare i loro prodotti. I nostri contadini aspettavano questi scambi, e così si passava l’inverno variando dalla polenta di granturco a quella di castagna, dalla minestra coi fagioli a quella con le castagne secche ammollate, o il riso alle castagne, dalla brazadèla delle occasioni festive, alla mistocchina improvvisata, ai ditali di farina tostati sulla piastra della cucina economica, ai papazzini…. Interessante era la purea che si otteneva bollendo le castagne secche, che serviva come ripieno per i dolci natalizi, le raviole dolci o sabadoni fritti nello strutto o, in versione arricchita nell’impasto e negli ingredienti, al forno! Dalle nostre parti usava fare la pattona, o torta di farina di castagne, che si poteva distinguere in versione dei ricchi e quella dei poveri, e senz’altro immaginate come possano essere state. La pattona era un vero mattone per me, mi faceva venire bruciore di ...
Un tramonto con le sue luci ed ombre, una nonna che sempre più lentamente scrive, risponde, raccoglie ricette,racconti, immagini...fino a quando si potrà.