Passa ai contenuti principali

Melanzane grigliate, formaggio...e friselle

Bene, una melanzana soletta in frigo, il modo più spiccio è farla come mi aveva insegnato Vreni....ma le varianti sono sempre mie, non riesco mai a fare la ricetta nella stessa maniera

Alla fiera avevo comprato, per curiosità, delle "Tondine Bianche al Finocchio" una specialità pugliese, credo si chiamino anche friselle...la melanzana preparata stava lì sul tavolo e io l'ho usata per preparare due friselle, non tradizionali...ma erano ottime!!!!



Questa è la versione della sera dopo:
Frisella, pomodori melanzana, basilico e le mie zucchine sott'olio, che ci stavano a meraviglia, salame e prosciutto!!!








Riporto la descrizione di Piccinardi della frisella:

“Pane biscottato a forma di ciambella tipico della Puglia e della Campania. Viene fatto con farina bianca o integrale, acqua e lievito di birra. E dopo una prima cottura viene tagliato a metà e rimesso in forno a biscottare. Prima di essere consumato va ammorbidito in acqua fredda….”


Questa è la confezione acquistata alla bancarella dei prodotti tipici Pugliesi!





1 melanzana violetta media tagliata a dischi di mezzo cm
2 spicchi d'aglio tritatissimi
2 pomodori a perina maturi, a dischetti
80 g provolone dolce a fettine
due ciuffetti di basilico
3 cucchiai di olio extra vergine
2 cucchiai aceto rosso di casa
sale e pepe

2 tondine pugliesi

Cuocere le fette di melanzana nella piastra antiaderente, disporle su un piatto piano, cospargere di aglio, sale e pepe, coprire con le fettine di pomodoro, poi sistemare a piacere il provolone, irrorare con olio e aceto, un po' di sale pepe, il basilico.
Lasciare riposare un'oretta.

Passare velocemente le friselle sotto l'acqua fredda, posarle sul piatto e farcire con la melanzana marinata, la prossima volta origano al posto del basilico!

Commenti

Traveling Bells ha detto…
Ciao, Ivana!

This eggplant dish looks very pretty, and I am sure it is quite tasty as well. You have talent!

Thanks so much for the nice comment for Mark. Most Americans appreciate and pray for the troops in other countries. Thanks to Italy for their contribution to freedom!

Hugs,
Sandy
that looks lovely! i love eggplant but not sarge, nope, he won't touch it. is that a bagel? it looks like one. the translator calls it a "pugliesi" which i have never heard before.

today majong was good, i won two times! fifty cents!

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxoxo
Paul from Canada ha detto…
Good morning Ivana. This dish looks very tasty and simple to make. I have a question. What is Friselle Also could you change the provolone to different types of cheese or would it change the taste of your dish. I like provolone but I like also swiss cheese and any different other cheeses. Today is the birthday of my grandson Cole. We are going to have a little party for him. It is his first birthday. You'll see him on my blog. Have a great day my friend.

Paul
BARBARA ha detto…
Lo sa che non conoscevo le friselle? Mi ha messa curiosità di provarle!
ivana ha detto…
Thank you Sandy!!!

The dish is so easy to be done!

The thought for Mark is a natural thank for the great task to face this modern awful situation!

Ciao!

Un abbraccio!
ivana ha detto…
Ciao Bee!

No bagels! This is a bread for sailors in the old times, baked twice, it have to be wept with water and dressed with spicy ingredients!
It's a typical bread of Puglia, Campania, Calabria, the southern Regions of Italy.
Iadd other data!
Ciao!!!
Un abbraccio
Have a lovely saturday!
Ivana

xoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Hi Paul!

The first time I use this biscuit bread (twice baked?), a very poor bread, you give the taste with herbs and spices!
It's wonderful!

I prepare the dish with eggplants always different, you can use your fav. cheese, herbs, winegar....!
So, many wishes for Cole!!!
Ciao, thanks!
ivana ha detto…
Cara Barbara,

Ne avevo sentito parlare, ma mai conosciute "da vicino".
Mi hanno entusiasmata, penso che le proverò in tante altre maniere...poi tenterò la cottura del pane!!!

Grazie!
Ciao!
Federica Simoni ha detto…
che bel piatto invitante!!! le freselle le conosco è da un pò che girano nei blog le ricette..prima o poi le devo fare!! ciao
ivana ha detto…
Ciao Federica!!!

Infatti voglio provare a far la pasta anch'io, secondo la ricetta povera regionale pugliese!!!

Grazie, ciao!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.