Passa ai contenuti principali

MELANZANE...FINGER FOOD E ANTIPASTI...POLPETTE e MEZZELUNE

caserecce alla mia maniera, con piccole soluzioni per far cosine nuove...ma non troppo, il G. sta sempre vigile, per cogliermi in castagna (spero che il traduttore dia la giusta versione!).


Due belle polpose melanzane scurissime, il basilico davanti a casa che purtroppo sta affievolendo la sua produzione di foglie odorose, a causa del calore che emanano persino i muri della casa.


Taglio a fette rotonde una melanzana, che cuocio sulla piastra, come il solito, una parte sarà solo condita, un'altra parte provo a fare le mezzelune con farcia di basilico, aglio e mandorle:


con questo procedimento



Ho macinato basilico, aglio, mandorle nel tritatutto e condito con sale e pepe, ho ammorbidito con appena un po' d'olio, per farcire le fette  di melanzane grigliate, poi piegate a mezzzaluna, da servire con la salsa diluita ancora con olio, e da contorno per altre verdure, come i peperoni o per servire le polpette di melanzana, che ho preparato con la seconda melanzzana di quasi mezzo kg, pelata a strisce alternate, poi a fette e grigliate pure queste


60  g  pane bianco secco.
50   g  parmigiano 
25   g  mandorle pelate
1     spicchio d'aglio
20   foglie circa di basilico
1     uovo maxi
450  g  melanzana grigliata
macinare pane e formaggio  nel tritatutto  e metterli in una terrinetta
macinare il basilico, l'aglio e le mandorle e un po' di pane


 Macinare anche le melanzane con un po' di pane


Mescolare il tutto, unendo anche un cucchiaio di farina, che rende più compatta l'impasto, condendo con sale e pepe


deve essere un impasto fine e sodo
Si fanno delle palline grosse come piccole noci, si arrotolano a palla, si infarinano bene, si schiacciano
Ne ho ottenute 28, che ho cotto sette alla volta in due dita d'olio di arachidi in una padella piccola!
Sono ottine fredde, appunto come finger food, passando anche una ciotolina di salsa al basilico, per rafforzare il sapore estivo del basilico, descritta sopra!
Porle ad asciugare su un doppio foglio di carta da cucina!

Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.
 













Commenti

that's a great idea! hope you are doing well dear...

hugs, bee
xoxoxooxox
Judy ha detto…
I read your comment on Sandy's blog about Jessica Rossi. Her event is on Aug 4 and I will cheer for her (there are no Canadians in her event!!)
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!

Thank you!
It's a bit long to prepare, but very nice for a party!

Have a great afternoon!

Big hugs!
xoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao Judy!
Thank you so much!
Sandy's friends are my friends!
Glad to read you!!!

Big hugs!

xoxoxo

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.